La quarantena e il compleanno di mio fratello in ospedale

La quarantena e il compleanno di mio fratello in ospedale

Mio fratello compie 26 anni oggi.

E’ ricoverato all’ospedale di Bellaria per polmonite bilaterale. Ha lavorato fino a mercoledì mettendo la sua vita in pericolo, come è poi successo. Noi siamo a Napoli, lui è a 700 km da noi, ha lasciato la sua casa senza sapere che non l’avrebbe rivista, senza caricatore per il telefono e non sapevamo come metterci in contatto. Appena ci è arrivata notizia dall’ospedale Maggiore non sapevamo neanche come fargli ricapitare le cose perché era il giorno di Pasqua, così l’altro mio fratello con tutti i permessi si è messo in cammino per andargli a portare le cose di cui aveva bisogno. Quella notte ha fatto 500 km da solo, dopo aver lavorato anche lui stando in prima linea in questa emergenza. È veramente una situazione difficilissima e tornerei ad una settimana fa. Era difficile anche allora. Ma voglio che si diffonda il messaggio che la nostra più grande libertà ora è quella di rimanere a casa. Casa nostra è un’immensa libertà paragonata a chi è immobilizzato con l’ossigeno o chi è in terapia intensiva. Oggi è il suo compleanno, ma sono molte le persone che si ritrovano a doverlo festeggiare così e si sentono così giù che non riescono neanche a fare una videochiamata. Le cose da dire sarebbero tante, fin troppe e l’unico modo che abbiamo per comunicare sono i social.

GRAZIE PER QUELLO CHE FATE TUTTI I GIORNI,PER NON FARCI SENTIRE SOLI.

SIMONA, 19ANNI.

distantimaunite

Magazine digitale di intrattenimento. #unpezzoallavolta selezioniamo storie e interviste per raccontarvi il mondo, a modo nostro. "Non chiederci perché siamo uguali, scopri perché siamo diverse".

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