Allattamento

Allattamento

Vi scrivo di questo delicato argomento dopo la settima poppata di tutta la notte e sono le 5.53 minuti. Siamo andati a letto alle 21.30, vi lascio calcolare ogni quante ore mi sono svegliata per allattare Leonardo, baby shark di 6 mesi tondi tondi. 
Vi chiederete perché si è svegliato così spesso nonostante abbia sei mesi?! Partiamo dal punto che l’allattamento è la cura per tutto. Ovvero credo che stia mettendo i dentini, vista la salivazione e la rabbia con cui succhia il ciuccio. 


Dovete sapere che “l’allattamento è la cura per tutto” ve lo diranno talmente tante volte che non potrete far altro che dargli ragione.
Leonardo è già stato al pronto soccorso due volte,a neanche un mese dalla nascita,per bronchiolite. Sapete quale è stata la cura che mi hanno prescritto? L’allattamento. Perché il mio latte è una bomba, scherzo, bere al seno salva i bambini da molte patologie e malattie. 
La bronchiolite è curabile solo con ossigenazione assistita a quell’età, quindi avrebbero dovuto ricoverare Leonardo. Ma visto che allattavo mi hanno fatto tornare a casa premurandosi che io facessi docce lunghe con il bambino in bagno, i vapori aiutano a sollevare il polmoni, ho acceso il nebulizzatore con gocce di mentolo in salotto e ho arieggiato spesso casa.

Se vi dovessi fare i miei ragionamenti (pappe mentali) da mamma vi direi che, a Leonardo avevano fatto un test appena nato per la bronchiolite, essendo nato a novembre qui lo fanno per prassi, secondo voi non poteva essere già Coronavirus? A Lussemburgo ci testeranno tutti quindi ve lo saprò dire presto spero.

Ma torniamo all’allattamento, “allattare è una fortuna” anche questo ve lo diranno spesso. In effetti lo è, economicamente ma soprattutto per il bambino. Lorenzo non è mai stato malato fino a quando l’ho allattato e non l’ho portato all’asilo, luogo pieno dei peggio virus possibili e immaginabili che i nostri figli poi gentilmente ci portano a casa. Che poi fossero solo virus intestinali, che ogni tanto fanno anche bene, ma sono quei raffreddori che non finiscono mai fino a sfinirti. 
Vi diranno anche spesso che “allattare fa male” e non posso che confermarlo. Ammetto anche che dopo una settimana al massimo il dolore passa perché il bambino si attacca bene al capezzolo e tutto va naturale come deve andare. Infatti sta tutto nel come si attacca il bambino al capezzolo. Ora a parte gli scherzi durante il primo, e unico corso pre parto, che ho frequentato, incinta di Leonardo ho conosciuto una donna che non riusciva ad allattare, ha insistito talmente tanto che ha allattato suo figlio e quello di un’amica. 
I motivi per cui non potreste allattare sono molti, potrebbe dipendere dalla forma del vostro capezzolo ma anche dalla forza che ha il vostro piccolo, dalla vostra forza di volontà e soglia di sopportazione del dolore. Allattare può provocare delle piaghe sanguinanti al seno, vi direte “e che schifo” invece no, lui berrà e il vostro latte stesso vi curerà queste ferite.
Allattare può portarvi la febbre, perché dovrete allattare bene, svuotare il seno se ne avete troppo, fate impacchi caldi se iniziate a sentire il seno duro…. potrei farvi una lista infinita di cose che ho imparato a fare allattando.

Allattare è bellissimo come ogni cosa che si fa quando si è mamma, anche svegliarsi 7 volte per vederlo riaddormentarsi accarezzando il seno come se mi stesse ringraziando per quello che sto facendo per lui. Può succedere anche di allattare ma che il vostro latte non sia abbastanza o non sufficientemente nutriente per vostro figlio, un pó come quando ci si prepara a partorire ma dopo 16 ore di travaglio da sola in una sala vi fanno un taglio cesareo d’urgenza. Noi donne siamo capaci di cose che non sappiamo neanche. Vi lascio con questo spunto al prossimo articolo.

Anna Piccolomini

Come si chiama mamma? Piccolomini Anna. È grassa o magra? Grassa. È Bassa o alta? Alta. Cosa le piace mangiare? Pasta e anche un po' di gnocchi. Come le piace vestirsi? Bene. Quanti anni ha? 3 come me. Quale regalo vorresti fare alla mamma? Una macchina telecomandata. Chi ama la mamma? Io e non papà. Cosa fa la mamma? Sta con me e Leonardo. Di cosa ti parla sempre la mamma? Di non dire brutte parole. Dove vuoi viaggiare con la mamma? Alla scuola e all'asilo. Cosa vuoi fare da grande? Accompagnare un bimbo all'asilo. Di cosa ha paura la mamma? Di perdere il bus. Cosa piace alla mamma? Mangiare. Cosa fa arrabbiare mamma? Quando lancio le macchinine e dico brutte parole. Ecco come mi vede mio figlio. Mi descrive di sicuro come una donna sposata con due figli, che lotta ogni giorno per lavorare nel sociale. Vivo a Lussemburgo ma sono anche originaria di questo Paese e per metà pugliese. Amo il rosa da sempre e mamma dice che ho una classe innata. Amo osservare e mi lascio andare solo con le persone che amo. La mia prima impressione è sempre quella giusta.

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