Cento e più vite in una vita sola.

Cento e più vite in una vita sola.

Ho sempre pensato che la vita di ognuno di noi potesse essere rappresentata come una linea retta: ne conosciamo il punto di partenza, ma non sappiamo la fine, eppure la vita è un continuo andare avanti verso la meta, anche se la linea retta alle volte può diventare una curva, una rotonda, uno svincolo. Tutto inizia e tutto finisce, tutto è nuovo e niente torna: come si parte, si arriva.

La vita poi, si sa, ci mette sempre davanti a cose diverse rispetto a quello in cui abbiamo sempre fortemente creduto: a un certo punto ho iniziato a pensare alla vita, nella mia testa, come un cerchio. Nonostante gli eventi siano in continua evoluzione, in ogni nostra fase c’è una ciclicità di cose: un inizio, una fine. Un momento su, uno giù. Una trama serena e delineata, uno sconvolgimento inaspettato. E questo pensiero l’ho applicato a tutto: all’amore, al lavoro, alle relazioni, a noi. Dentro questo cerchio, noi siamo il punto al centro, forti della nostra libertà e capacità di scegliere se farci buttare giù, se puntare in alto o semplicemente mantenere l’equilibrio.

Poi la vita, ancora lei, che si manifesta nelle maniere più disparate e che ci pone davanti a mille bivi. La trama, da che sembrava una linea dritta e poi un cerchio, diventa qualcosa di veramente indefinibile, e noi con lei.

Sono stata una studentessa che nutriva amore per la filosofia e la letteratura che sognava la Sorbonne e un pied a terre a Parigi con la sua compagna di banco. Sono stata un’impiegata dipendente, poi capa di me stessa, disoccupata, ancora dipendente. Sono stata compagna – di pezzi di vita, di giochi e avventure, di ruoli precisi e altri che non trovano definizioni. Sono stata una fidanzata fedele che credeva nell’amore, sono stata amante, alle volte senza saperlo, altre con consapevolezza. Ho tradito – un sentimento, un credo, la mia natura, me stessa. Sono stata tradita, nella maniera più brutale possibile, senza accortezza nè paure. Ho sperato anche quando la disperazione era l’illusione più facile a cui credere. Sono stata depressa tanto quanto ho vissuto botte di vita riempiendomi i polmoni, lo stomaco, le vene, gli occhi, la bocca, le mani ed ogni cosa di vita. Sono stata figlia, sorella, nipote, amica. Curata dall’amore e curante di amore a chi ho voluto avvicinare. Sicura di affrontare la vita prendendola a testate, e inconsapevolmente – ma neanche troppo – ho abbassato la testa in silenzio più di quanto, da giovane incosciente, avrei mai immaginato.

Ho visto la vita davanti a me.
Poi sopra.
Poi sotto.

/wethespies for more ✨

Ho pensato fosse tutto chiaro, delineato, certo seppur incerto. Ho vissuto una parte della mia vita senza rendermi conto che intanto ne vivevo altre cento, e arrivata a questo punto, altre cento ancora ne vivrò. Prendendo quel cerchio, facendomi punto al centro, andando in alto, in basso, mantenendo l’equilibrio. Oppure, cercando una nuova strada da percorre, magari senza limiti, magari in una delle cento vite in questa vita sola.

distantimaunite

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