Covid: la prima pandemia del Terzo Millennio?

Covid: la prima pandemia del Terzo Millennio?

“Tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità”… Ecco cosa Monod fa dire a Democrito nel suo saggio sulla filosofia naturale della biologia contemporanea.

E questa frase ha ispirato anche il titolo e la realizzazione del nuovo volume ideato dall’Associazione CAMMINO: “Il caso e la necessità. Covid-19, la (prima?) pandemia del Terzo Millennio“.

Questo ultimo volume è l’undicesimo della Collana Cammini e si propone come un “fermo immagine”, descrive lo smarrimento che ha caratterizzato il confronto di tutti noi con la pandemia mondiale di coronavirus.

I maggiori esperti hanno analizzato i nuovi temi e modi di essere “comunità” oggi, dopo uno sconvolgimento inaspettato che ha disorientato, ma anche attivato risorse. Nel libro si spazia tra le varie aree inevitabilmente interessate, la politica, la religione, la cultura e non per ultima la sanità.

In tutti questi campi non si è potuto tralasciare l’importanza di dover cercare un punto di equilibrio tra il bilanciamento nella tutela tra libertà personali e salute pubblica; la protezione dei dati personali e necessità di garantire la prevenzione; la ricerca sempre in fieri della sottile linea che determina il discrimen tra rispetto e abuso.

Il libro vuole evidenziare però anche quelle rivoluzioni positive che ci sono state a causa di necessità: lo smart working, la velocizzazione della digitalizzazione; la comprensione di quanto le diverse fasce di popolazione abbiano esigenze diverse; ecc ecc…

Le pandemie fanno parte della storia dell’uomo, fanno parte di un “caso” e di una “necessità” biologica ed é inevitabile pensare che potranno prospettarsene altre… L’importante è la consapevolezza e la capacità di affrontarle, sempre.

Per maggiori info: www.cammino.org

Angela Tassone

Esperta di Comunicazione e Marketing. Componente della FERPI - Federazione delle Relazioni Pubbliche italiana. Socievole e inconsapevole accentratrice, cerca di indirizzare al meglio le proprie energie. E anche se ha imparato che nella vita le cose non si possono mai considerare definitive, il suo amore per la scrittura e i media non passerà mai.

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