Il principe non è azzurro, è molesto

Il principe non è azzurro, è molesto

Credevo, fino a pochi giorni fa, che l’unica cosa che avessi travisato del cartone della Walt Disney in tutti questi anni fosse la formula della regina davanti allo specchio. Mai avrei pensato al principe molesto.

Dunque, spero di non causare turbe a nessuno rivelando che le parole corrette sono: “Specchio, SERVO delle mie brame…” e non l’insensata anafora che io e la maggior parte delle bambine e dei bambini abbiamo ripetuto per tutta la vita “SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME…”. Scusate, per chi lo scopre adesso so che è un duro colpo ma non è tutto. 

Perché ora è anche venuto fuori che il principe, figura che se non fosse per il finale avrebbe meno spessore del neo sul naso della megera, sarebbe anche molesto. Quel giovane uomo, con la verve e il temperamento di Mammolo, fa solo un gesto che conta davvero: con un bacio risveglia Biancaneve. Un atto che da generazioni abbiamo valutato romantico oltre che salvifico, è invece una molestia.

La storia in sostanza è questa. 

Riapre il parco giochi di Disneyland a Anaheim, in California e vede la giostra di Biancaneve rinnovata. Luci, effetti speciali, la classica magia del mondo incantato delle fiabe però all’ennesima potenza. A un certo punto si materializza la notissima scena finale: il principe si avvicina e bacia Biancaneve addormentata. Tutto in regola, pare. Esattamente quello che conosciamo da decenni. Nessun colpo di scena. Almeno lì dentro. 

Perché una volta fuori succede che una recensione sull’attrazione pubblicata sul sito San Francisco Gate solleva la questione “bacio non consensuale” così : “Le dà un bacio senza il suo consenso” – scrivono -“mentre lei dorme. Non può essere vero amore se soltanto uno dei due è consapevole di quello che sta accadendo”. “Non siamo tutti d’accordo” – aggiungono – “che insegnare ai bambini che baciarsi, quando uno dei due non è consapevole, non va bene?”. 

A questo punto quindi la strada da percorrere è quella della rimozione di questa scena. La soluzione è adattare il finale in modo che rispetti i valori e le ideologie attuali, che si adegui ai canoni della “cancel culture”.

In pratica in quella scena, definita “obsoleta”, si oscilla tra la molestia e la necrofilia, perché in fondo il principe pensa che Biancaneve sia morta, no? 

Io non lo so se questo bacio possa condizionare il pensiero dei bambini di oggi, se possa instillare l’idea che i rapporti uomo-donna non siano egualitari. Non ho gli strumenti per fare queste valutazioni. E sarebbe semplicistico e forse inopportuno affermare: “a me non è successo”.

Però una cosa voglio dirla. La dico a quelle mie amiche che spesso lamentano la poca intraprendenza dei loro puntelli e cercano la risposta alla domanda che le tormenta: “Perché a fine serata non mi ha limonato?”.
Amiche mie, erano tutti dei veri principi azzurri, mica come quel molestatore seriale che è capitato a Biancaneve.

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Ivana Figuccio

Sono Ivana, trentabbé anni, siciliana nell'anima e a tavola ma ormai da qualche anno a Milano per amore...del giornalismo. Mangio, bevo e scrivo: spesso simultaneamente. Ma lo faccio anche per lavoro, sia chiaro. Il food&wine è infatti uno dei settori che più si addice alla mia penna e la mia bilancia lo sa bene. Odio correre ma amo guardare gli altri che lo fanno. Non pratico yoga e nemmeno lo yogurt. Lo sport nella mia vita c'è solo per alleggerire i sensi di colpa per i miei peccati di gola. Confesso il mio smodato amore per il cioccolato ma non mi pento. Da buona sicula adoro il mare e il vento di Scirocco. Ma non chiedetemi qual è casa, perché nel mio cuore c'è posto per la sabbia e per la nebbia.

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