Quattro giovani e un’arte antica

Quattro giovani e un’arte antica

Questa è una storia di altri tempi. Anzi, forse è più attuale che mai. E’ la storia di quattro giovani che, complice il lockdown, hanno realizzato un sogno. Anzi, due. Due sogni che hanno radici lontane, e la storia di una passione che non è mai stata messa a tacere. Quattro giovani e un’arte antica: quella di creare ceramiche straordinarie dalle proprie mani e coltivare un orzo di cui si era perduta la memoria. Ma partiamo dall’inizio. Partiamo da UTOL.

ÙTOL nasce tra Roma e la Val di Fassa, dalle mani di David Romelli e Flavio Rossi.
UTILE
agg. - ùtol {÷oi, ÷a, ÷es}
La parola ladina che dà il
italiano semplicemente con
che l'arte e l'artigianato
l'uso quotidiano, portando
e della materia nella vita di ogni giorno.
nome al progetto si traduce in
"utile", perché crediamo fortemente
possano e debbano confrontarsi con
la bellezza della forma, dei colori
ÙTOL trasmette importanza culturale e qualità estetiche agli oggetti creati dando scopi oltre alla semplice decorazione, estendendo la propria idea di bellezza ad un pubblico più ampio possibile e una massima fruizione attraverso l'artigianato.
L'arte quindi, come l'artigianato artistico, non può più permettersi di essere inutile, come asseriva provocatoriamente Oscar Wilde nella prefazione de Il ritratto di Dorian Gray.
Da questa idea la collaborazione con chef, ristoranti stellati, spazi espositivi e punti vendita selezionati per la presentazione di progetti o la realizzazione di creazioni specifiche che raccontino la propria storia.

Un romano e un trentino, i giovani David e Flavio, lavoratori stagionali. Fino a poco tempo fa uno era chef, l’altro si occupava di gallerie d’arte. Passione per arte e cucina che hanno unito in un laboratorio di ceramica aperto, tre anni fa, nella zona del Pigneto, a Roma. Hanno iniziato a realizzare ceramiche per passione ma, complice il lockdown e la perdita del lavoro, hanno deciso di “spingere” sul laboratorio.

Così è nato UTOL: ” Ci siamo ritrovati a realizzare oggetti in argilla – spiegano – abbiamo pensato che il forno a Roma poteva essere una risorsa, non solo una passione. Il primo servizio ci è stato commissionato da uno chef per il suo ristorante. E’ così che abbiamo iniziato a lavorare”.

Ogni prodotto è unico, la ceramica è realizzata tutta a mano. L’ispirazione è diversa: ” I pezzi più rappresentativi della nostra arte sono quelli che riusciamo a creare insieme – spiega David – . Io ho un approccio più “di pancia”, istintivo, mentre Flavio è più studioso”.

“Nell’arte come nell’artigianato, molte cose sono viste e riviste, ma mai quelle che noi facciamo ricordano una creazione già realizzata. Di particolare, c’è forse il fatto che veniamo associati ad un concetto più artistico, rendendo bello qualcosa del quotidiano. Aggiungiamo sculture sui piatti in modo che siano belle da vedere”.

Il successo di Utol al Pigneto è stato tale che i due giovani hanno deciso di aprire un punto vendita anche a Canazei, posto da cui viene David. Da qualche settimana, in appena nove metri quadrati, con paglia nelle pareti ad intonaco blu, colore tipico della Val di Fassa, le ceramiche di Flavio e David sono visibili a tutti. Questo piccolo negozio si chiama Belebon, ossia l’insieme di Utol e N’Outa. Cos’è N’Outa? Il sogno numero due.

Il passato di N’Outa

N’Outa in ladino significa “di una volta“. Sara De Silvestro e Fabio Romelli ( fratello di David), coltivano un grano antico realizzando prodotti unici che vengono venduti nella bottega di Canazei. Tutto nasce dall’incontro con un’anziana signora che viveva nella frazione Vera, a Canazei e che coltivava una qualità d’orzo molto antica per i suoi animali.

L’anziana signora regala un sacchetto di questi semi a Sara e Fabio. Questo succedeva sei anni fa. Da quel momento, i due giovani un po’ per gioco ma spinti dalla voglia di far rivivere qualcosa che pensavano perduto, si mettono a coltivare questo orzo. Col passare del tempo questa coltivazione, piccola ma molto fruttuosa, diventa una vera e propria attività arricchita poi dalla conoscenza delle tradizioni del posto.

Nasce così il caffè di orzo antico tostato, gli sciroppi di cirmolo, vino mugo e tarassasco, fino a deliziosi biscotti che vengono realizzati da uno chef stellato del Trentino e servite nelle ceramiche d’autore, quelle di David e Flavio. C’è anche il liquore con grappa trentina profumato con erbe e camomilla che nascono spontanee nei boschi e gli scarti della smielatura, che dona quel sapore dolce.

L’arte antica di Belabon

Belabon è una realtà fresca, dove si respira il sapore antico ma anche la passione, la bellezza, l’arte e un gusto nuovo, che ha il sapore di un futuro che non vuole dimenticare le radici e la bellezza. Un’arte antica che sa di nuovo.

Sara De Silvestro, Fabio Romelli, Flavio Rossi e David Romelli

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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