Disegno, scrivo e amo il calcio. Nel dubbio mangio.

Disegno, scrivo e amo il calcio. Nel dubbio mangio.

La carta, la matita, il tratto, il disegno. L’idea e la sua realizzazione. La tecnica e l’estro. Il pallone, il calcio e la voglia di giocare. Il nonno come allenatore. Il cane come compagno di squadra. La passione sul campo. I volti, le espressioni e le sensazioni. Lo studio, continuo. L’entusiasmo, sincero. La voglia di imparare, senza fine. Uno spirito ironico e mille talenti. Il calcio femminile e una ragazza di vent’anni, nella cui bio di Instagram si legge: Disegno, studio, canto, suono, dipingo, scrivo, amo il calcio. Nel dubbio mangio. E in poche parole ha detto tutto.

Tra disegnare e cantare. Suonare e dipingere. Comics e scrittura. Tra talento e umiltà.

In mezzo a tutto questo c’è lei, Lisa Tommasini.

Giovanissima creativa veneta, che studia Storia dell’arte all’Università di Venezia.

Il mio primo “quadretto” l’ho disegnato a quattro anni. Ero incoraggiata e avevo l’esempio di mio papà che dipingeva. Negli anni ho continuato a disegnare tanto che mi sono dovuta rendere conto che la mia strada conduceva al liceo artistico. E così è stato. Venezia da quel momento mi ha adottata.

Però se guardo indietro ai miei primissimi lavori mi viene da mettermi le mani nei capelli. Perché la verità è che più fai, più migliori. Disegnare è una cosa che si impara disegnando. E’ tutta pratica.

Fare insegna a fare

proverbio

Lisa si nasconde. E’ una ragazza seria e umile. E’ vero che la pratica aiuta ma nel suo caso la mano dell’artista c’è. E si vede.

La manina se la cava bene diciamo. Una cosa fondamentale comunque è allenare l’occhio, per cogliere proporzioni e dettagli.

Tela e carta per esprimersi. Carboncino e colore da studiare. E tanti ritratti già realizzati. Con quell’occhio allenato, come dice lei, a raccontare particolari, pieghe e smorfie.

La matita scorre sulla carta e le fantasie diventano maglie, coppe, esultanze.

Già, perché in Lisa convive anche questa dimensione. La Juventus, la passione, il calcio.

Io ho giocato a calcio da bambina. E in quel momento non avevo capito quanto fosse rivoluzionario quel mio gesto. Ero in una squadra mista, la più piccola e unica femmina. Gli altri si conoscevano tutti, erano in classe insieme, facevano gruppo. Quindi in allenamento o in partita io la palla non la vedevo mai. L’allenatrice da gran persona quale era, ci faceva giocare tutti. Non lasciava nessuno in panchina.

Però quell’essere esclusa, mi dava la sensazione di non concludere nulla e allora ho smesso. Continuando a giocare da sola a casa, con mio nonno. Con lui mi allenavo a tirare in porta. Abbiamo continuato insieme fino a pochi anni fa.

Adesso nonno fa più fatica, e allora ho trovato un nuovo compagno. Il mio cane. Che devo dire dimostra di avere talento!

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Un giorno si accende la scintilla.

L’occasione è il Campionato Mondiale di Calcio Femminile e la splendida partecipazione della Nazionale azzurra. Un evento che ha stravolto menti, impegno e interesse di molti italiani.

Lisa stessa non resta immune a questo entusiasmo collettivo.

Fino a quel momento non ci avevo mai pensato. Che ci potesse essere una realtà solida dietro alle parole calcio femminile. Seguivo il maschile, lo seguo tuttora. E non credevo che il movimento delle donne fosse in stato così avanzato. Quando è arrivato il mondiale ho detto: da adesso in poi me lo seguo tutto. E così è stato.

Ho trovato ciò a cui appassionarmi e da lì è partita anche l’idea di fare qualcosa di mio, per aiutare e rallegrare il movimento.

Oggi Lisa è disegnatrice e responsabile della pagina Calcio Femminile Comics. Una realtà consolidata. Apprezzata da addetti ai lavori e calciatrici.

La pagina nasce grazie ad una entità più grande, Ragazze con i tacchetti.

Avevo fatto dei ritratti durante il mondiale e così mi chiesero di realizzare qualche fumetto a tema ironico. Io accettai e coinvolsi pure una mia amica. E iniziammo a riflettere seriamente sulla possibilità di creare una pagina solo nostra dedicata esclusivamente a questo.

Adesso siamo un team di otto persone e ci conosciamo tutti. Due disegnatrici e gli altri che forniscono news e idee. In questo modo ci teniamo al passo con le notizie e l’attualità.

L’ispirazione non ha un momento preciso. Le idee più semplici mi vengono dalle foto. Se vedo una fotografia strana o divertente, la prima cosa che faccio è salvarmela per trasformarla successivamente in disegno. Per qualcosa di più complicato, come le locandine, prendo spunto da quello che già esiste. Può essere un episodio particolare del calcio femminile oppure prendo il titolo di un film e lo rielaboro.

Una che è andata fortissimo è stata “alla ricerca del pettine perduto”, dedicata a Valentina Bergamaschi, con la partecipazione di Valentina Giacinti.

disegno

Il Calcio Femminile si è fatto spazio nel cuore di Lisa. Quando affronta l’argomento del movimento diventa seria. Dimostra il doppio dei suoi vent’anni.

Siamo su una specie di trampolino di lancio.

Perché si stanno mettendo le fondamenta per qualcosa che da adesso in poi deve solo crescere e farsi conoscere. Siamo a un punto buono, per i pochi anni che son passati da quel mondiale. Tuttavia di lavoro ancora ce n’è.

Bisogna adesso aspettare il lancio.

Ci sono trasmissioni dedicate, in radio e tv. C’è la crescita d’interesse. Non resta che attendere. Che tutto cresca con i suoi tempi.

E nell’attesa che tutto si compia Lisa si dedica al disegno.

Sicura in tutto, decisa in ogni cosa.

No qualcosa di nebuloso c’è anche per lei.

E’ nel momento della fatidica domanda “cosa vuoi fare da grande?” che esce fuori un grande punto interrogativo. D’altronde ha ragione. La sua giovane età le permette di sperimentare, provare, conoscere e studiare più cose contemporaneamente.

Vedremo… Diciamo che fino a qualche anno fa mi sarebbe piaciuto essere l’autrice di canzoni, per altri. Perché io canto anche. Poi adesso ho tante idee da sviluppare sul versante del calcio femminile. Sarebbe bello poter allenare le bambine o scrivere di calcio. L’ultima ispirazione, legata a quello che sto studiando adesso, è occuparmi della valorizzazione delle piccole botteghe di artigianato. Ci sono tantissime possibilità all’orizzonte. Per il momento continuo gli studi.

La mente che si illumina per le infinite opportunità. Perché lei sa che tutto è possibile.

Mi dicevano dai, cosa ci fai tu col pallone. Ci pensi mai, che sei al Mondiale e vai su Sky. E’ formidabile, ne sta parlando la Tv, han trovato l’acqua su Marte. Allora tutto è possibile.

Sigla dei Mondiali Femminili di calcio Sky

Lisa è linfa vitale. La sua energia è contagiosa, il suo sorriso è una finestra aperta sul mondo. Mi ha subito conquistata.

Quando parla e racconta della sua infanzia si riesce a cogliere la semplicità e la verità di chi, probabilmente, ancora non ha capito di essere un’artista, in erba.

Quando immagina il suo futuro si intravedono i sogni e le aspirazioni di chi si prepara ad essere grande.

#IrriducibilmenteLibera

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Sabrina Villa

Per Vasco “Cambiare il mondo è quasi impossibile -Si può cambiare solo se stessi - Sembra poco ma se ci riuscissi - Faresti la rivoluzione” . Ecco, in questo lungo periodo di quarantena, molti di noi hanno dovuto imparare nuovi modi, di stare in casa, di comunicare, di esternare i propri sentimenti. Cambiare noi stessi per modificare quello che ci circonda. Tutto si è fermato, in attesa del pronti via, per riallacciare i fili, lì dove si erano interrotti. I pensieri hanno corso liberamente a sogni e desideri, riflessioni e immagini e, con la mente libera, hanno elaborato anche nuovi modi di esternazione e rappresentazione dell’attualità. Questa è la mia rubrica e io sono Sabrina Villa. Nata a Roma e innamorata della mia città. Sono un'eclettica per definizione: architettura, pittura, teatro, cucina, sport, calcio, libri. Mi appassiona tutto. E' stato così anche nel giornalismo, non c'è ambito che non abbia toccato. Ogni settore ha la sua attrattiva. Mi sono cimentata in tv, radio, carta stampata. Oggi, come al solito, mi occupo di tante cose insieme: eventi, comunicazione, organizzazione. La mente è sempre in un irriducibile movimento.

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