Grazie, Samantha

Grazie, Samantha

La mamma è sempre la mamma, ma non sia mai decida di distrarsi con altro per un certo periodo di tempo che ecco, puntuali, arrivano le critiche su come sia una “cattiva madre” o “che non metta al primo posto la prole”. Critiche che sono piovute addosso a Samantha Cristoforetti solo perché, alla vigilia della nuova missione che la vedrà a capo della stazione spaziale internazionale (si, capo…rileggete la frase), sarà lontano dalla terra e dai figli per sei mesi.

Ma siamo impazziti? Sei mesi con i figli affidati solo ed unicamente al padre??? Certo, fossi in lei mi preoccuperei anche io…..

Perché la mamma è la mamma e non può (ancora) essere altro…

A breve, AstroSamantha, partirà da Cape Canaveral con la navetta Crew Dragon ‘Freedom’ (SpaceX) per l’avvio della nuova missione spaziale Expedition 67. Si tratta della prima connazionale a salire su una navetta della SpaceX.

Per rispondere alle molte curiosità sulla vita in orbita e mostrare come sia la quotidianità all’interno della Stazione Spaziale, la nostra astronauta  ha aperto un profilo sul social TikTok che ha guadagnato migliaia di follower nel giro di poche ore. Lo ha fatto proprio perché, attraverso brevi video, condividerà con i più giovani una sorta di “diario di bordo”, raccontando come si svolgerà la missione.

Un’idea per avvicinare i giovani allo spazio e al suo lavoro.

Durante la conferenza stampa però, le viene rivolta una domanda che suona più o meno così: “Come ha organizzato la vita familiare dei suoi due bambini ( di uno e 5 anni), dato che sarà nello spazio per sei mesi”?

Perché è risaputo, è la donna che deve organizzare la vita della famiglia….

Molto candidamente e con un pizzico di ironia, lei ha risposto che ha istruito il compagno (ingegnere francese), “riempiendo il frigo di post-it per ricordargli le cose più importanti “. Aggiungendo: ” Ho la fortuna di avere un partner che ha sempre dimostrato di cavarsela molto bene in famiglia e di essere il punto di riferimento per i nostri due figli anche per lunghi periodi. Noi astronauti dobbiamo molto a chi ci aiuta quando siamo lontani da casa in missione o in addestramento».

I commenti sono piovuti da tutte le parti. Da chi attacca la domanda definita maschilista perché “ad un uomo non sarebbe mai stata fatta”, a chi esalta la gestione paritaria della famiglia che appare dalle parole di Samantha Cristoforetti. E poi c’è la parte, numerosa ahimè, di chi crede che fare l’astronauta è un mestiere incompatibile con la famiglia. Ovviamente questo vale solo per le donne.

Von NASA/Robert Markowitz – https://www.flickr.com/photos/nasa2explore/12778323243/, Gemeinfrei, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=31618783

Le mamme, le più spietate.

Ecco alcuni commenti raccolti sul web…

“Forse sarebbe stato più responsabile non avere figli. Non è un obbligo! Il rapporto madre figli è più forte di ogni altro legame. Comportarsi in un certo modo per allentarlo…è una privazione. Se ne renderà conto quando non potrà recuperare. Si capiva subito che lei era votata alla sua passione! Poteva essere coerente”.

“Il fatto di essere in gamba come professionista non la rende in gamba anche come persona, a me fa pena, quando non sarà più una star le rimarrà quello che non ha dato”.

“Ritengo che certe professioni che portano via tanto tempo siano incompatibili con il mettere su famiglia, sia per uomini che per donne”.

In un’intervista al Corriere della Sera del 7 agosto del 2021, l’astronauta spiegava il tipo di rapporto che ha con i suoi due figli,  Kelsi Amel di cinque anni e Dorian Lev di e uno, e come ha spiegato loro il suo lavoro e la sua assenza per sei mesi: “Mia figlia, che ha quasi cinque anni, è cresciuta sapendo da sempre che la mamma fa l’astronauta e un giorno tornerà nello spazio. Non so quando ha maturato un’effettiva consapevolezza di questo, ma adesso credo che piano piano capisca. Chiaro: non è un fulmine a ciel sereno, deve far parte della normalità familiare. Se uno dei due genitori fa un lavoro che lo porterà a non esserci per un periodo lungo è fondamentale che sia l’altro genitore ad avere il rapporto quotidiano e più forte con i figli. E nel nostro caso è il papà. Non ho mai cercato di avere un rapporto con mia figlia per cui sarei stata indispensabile, sarebbe stato del tutto irresponsabile da parte mia“.

Grazie Samantha

Io vorrei dire a Samantha Cristoforetti solo grazie. Una grazie grosso come una casa. Perché l’esempio che sta regalando alle giovani generazioni di donne è indispensabile. Ma anche quello che sta offrendo alle vecchie donne, come me. Perché nel 2022 non è accettabile leggere commenti come quelli sopra. E neanche fare domande del genere, ma questa è un’altra storia.

Per tutto questo e molto altro ancora, solo grazie Samantha.

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#OstinatamenteEclettica

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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