Racconto di un Viaggio nel Chianti

Racconto di un Viaggio nel Chianti

In questa stagione, che ancora riesce a regalarci sole e splendide giornate, possiamo pensare di organizzarci dei weekend fuori porta, come ad esempio…un viaggio nel Chianti.

Specie se si vuole fare una cosa alternativa e mirata, il giro per le cantine storiche del Chianti è perfetto: un soggiorno all’insegna di passeggiate, cultura e in più buon vino e ottima cucina.

Il Chianti è una zona della Toscana in provincia di Siena che si distingue per il suo vino. Vino fatto esclusivamente di uva Sangiovese o Sangiovese al 70%.

I paesi storici del Chianti Classico sono tre: Castellina nel Chianti, Radda nel Chianti e Gaiole nel Chianti.

Quando si decide di soggiornare qui per un week end o più giorni, è utile sapere che le varie visite per le cantine storiche avranno sempre dei punti di contatto. Ad esempio, il racconto della storia del Gallo Nero.

Il Gallo Nero del Chianti

Il Gallo Nero è il simbolo del Chianti Classico e viene inserito nell’etichetta del vino per distinguerlo dal Chianti che proviene dalle altre zone della Toscana.

L’origine è molto antica e i primi ad utilizzarlo sono stati gli uomini della Lega del Chianti: si tratta di un’istituzione politico-militare creata dalla Repubblica di Firenze proprio per il controllo della zona del Chianti.

Ciò che è incredibilmente affascinante è la leggenda legata a questo simbolo: si narra che nell’antico Medioevo dopo anni di guerra per il controllo del territorio del Chianti tra la Repubblica di Firenze e la Repubblica di Siena, si decide di metter fine al conflitto e definire i confini delle due repubbliche. E soprattutto si stabilisce tramite una competizione “alternativa”.

Le due Repubbliche si erano accordate in questo modo: in un giorno stabilito, al primo canto del gallo, un cavaliere per ciascuna Repubblica sarebbe partito al galoppo dalle rispettive città e il punto dove si sarebbero incontrati sarebbe diventato il confine.

Da Siena decidono di utilizzare un gallo bianco per dare il via al proprio cavaliere, mentre da Firenze si sceglie un gallo nero. I primi trattano il volatile con tutte le accortezze, nutrendolo a volontà, gli altri lo chiudono in una gabbia senza dargli da mangiare.

Tra vino e natura

Il giorno della sfida, il gallo nero, ormai stremato da giorni di digiuno e dalla chiusura nella gabbia canta molto prima dell’alba. Il cavaliere fiorentino parte prima e dopo pochi chilometri dalle porte di Siena i due si incontrano, esattamente alle porte di Fonteruoli, a Castellina in Chianti, che diventa il confine delle due Repubbliche.

Il mio weekend inizia proprio da qui, da Castellina in Chianti. Dopo aver preso possesso del nostro appartamento presso un agriturismo, la formula migliore da utilizzare per un viaggio così strutturato, siamo andati presso la Tenuta Nunzi Conti per la prima degustazione di vino. Loro ci hanno stupito anche con una degustazione diversa dalle altre esperienze, ovvero di aceto balsamico, sia bianco sia rosso.

Per la cena siamo rimasti a Castellina che è un borgo piccolo ma molto bello, tipico della zona dove tutto sa di Chianti.

Il giorno seguente lo abbiamo passato tutto a Radda. La mattina siamo stati per le vie e i vicoli della cittadina alla ricerca di scorci che ci potessero appassionare e da fotografare. Dopo pranzo siamo partiti alla volta del Castello di Albola, posto proprio sulla collina. Castello medievale dove oltre al Chianti Classico si produce la Riserva e la Gran selezione.

Qui, senza dubbio l’esperienza è più strutturata e anche le cantine sono per dimensioni e produzioni molto più imponenti.

Gaiole e Quercieto

Il terzo giorno, siamo stati a Gaiole, abbiamo pranzato e il pomeriggio siamo tornati verso casa.

L’ultimo giorno ce lo siamo tenuti per la degustazione presso la “nostra” tenuta, ovvero Quercieto. Anche qui vini di alto livello e degustazioni ottime.

Il bello di questo luoghi e di questa esperienza è che i vini sono sempre accompagnati a storie, a leggende e a racconti storici. Tutti ambientati in ville, castelli e tenute. Il passeggiare per i boschi circondati da uva, tanta, ma anche da alberi di cachi, fichi d’india e viali di cipressi interminabili rendono la vacanza per cantine ancora più bella.

Nella reception del nostro b&b capeggiava questa scritta di Edmondo De Amicis: “Il vino aggiunge un sorriso all’amicizia ed una scintilla all’amore.”

Ecco non ho trovato parole più giuste di quelle di Edmondo De Amicis per raccontare questa breve vacanza in Toscana.

#ostinatamenteottimista

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Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

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