Buoni propositi: una questione di… testa!

Buoni propositi: una questione di… testa!

I buoni propositi sono il classico punto di partenza di ogni anno nuovo, ma solitamente durano al massimo un mese. Giusto il tempo d’intraprendere quel corso impossibile, quella dieta drastica o quella scuola di cucina complicatissima che poi molliamo al primo ostacolo o comunque dopo poco tempo. Vi siete mai domandati perché? I buoni propositi non sono altro che una questione di… testa! Diffidate da chi vi racconta che ci vogliono sacrifici durissimi altrimenti non ce la farete mai. O da chi vi consiglia di accendere un cero alla Santa di turno, sperando nel miracolo. Non è così. Basta molto meno. Ed oggi scopriamo insieme come spuntare quella lunghissima “to do list”.

L’approccio giusto

Piuttosto che guardare ai buoni propositi come una montagna da scalare, vedeteli piuttosto come un’opportunità. Come un regalo che fate ai voi stessi per cambiare ciò che non vi piace. Trasformate la negatività in positività, la pesantezza in energia, il senso del dovere in senso del benessere. Annotate ogni piccolo cambiamento, anche il minimo, per apprezzare i progressi che man mano state compiendo e soprattutto non siate severi con voi stessi. Se un giorno vi sentite particolarmente stanchi o demotivati, mollate tutto e rilassatevi. Ricomincerete meglio e di più dal giorno successivo.

La costanza

Sapevate che per fare vostra un’abitudine ci vogliono appena 21 giorni? Tre settimane sono il tempo sufficiente per trasformare un’azione in una abitudine e questo vale anche per i buoni propositi. Facciamo un esempio pratico: al primo giorno di caffè senza zucchero o di corsetta nel parco probabilmente storcerete la bocca. Non mollate! Al secondo, al terzo, al quindicesimo, al ventesimo… andrà MOLTO meglio. Vedrete che dopo 21 giorni, quella nuova abitudine sarà diventata la normalità e non avvertirete più alcuna fatica. Forse mentre leggete queste righe, state inarcando il sopracciglio per lo scetticismo, ma in fondo cosa sono tre settimane? Non vale forse la pena provare?

La gratifica

Se riceviamo un complimento o una gratifica, tendiamo a dare di più. A sforzarci di più. A fare meglio! E allora ogni tanto premiamoci. Se ad esempio desideriamo smettere di fumare e siamo stati bravi nel non toccare neanche una sigaretta per tutta la settimana, concediamoci una coccola per gratificarci. Che sia un massaggio, un pranzo fuori, un piccolo regalo o magari un po’ di pilates. Facciamolo! Staremo molto meglio. A fine giornata riflettiamo per qualche minuto sui nostri cambiamenti graduali e sentiamoci grati per questo. Motiviamoci, anche da soli, ed assumiamo un atteggiamento positivo. Anche queste piccole azioni si riveleranno preziose nel tempo e ci daranno una grande mano.

Eleonora Marini

Ciao sono Eleonora, nata e cresciuta a Roma, sposata con 1metroed85dimuscoli di nome Alessandro. Abbiamo due "coinquilini" bianchi, dalla coda lunga, che fanno le fusa tutto il giorno: Martino e Matilde. Sono una giornalista, amante di ogni forma di comunicazione, tanto che mi sono sempre divisa tra radio, tv e carta stampata. Per non farmi mancare niente! Assidua frequentatrice di palestra, alterno lo squat alla carbonara, il bilanciere alla bilancia, gli addominali ad un buon calice di vino, in un equilibrio perfetto che oscilla tra "da domani dieta" a "per me un altro tiramisù, grazie". Colleziono tacchi a spillo ma (ormai) vivo con le sneakers ai piedi; la mattina mi sveglio a volte Bridget Jones, a volte Carrie Bradshaw, ma comunque bionda e con la voglia di conquistare il mondo. O almeno un caffè alla vaniglia per svegliarmi. Sono innamorata della mia famiglia, di mio marito e dei miei amici. Ma più di tutto dei miei gatti, il re e la regina incontrastati della mia vita!

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