Presunto Innocente – Serie TV

Presunto Innocente – Serie TV

Presunto Innocente è una serie TV in esclusiva su Apple TV+ prodotta dalla Warner Bros e andata in onda per la prima volta nel luglio del 2024.

Si ispira liberamente al famoso romanzo di Scott Turow, pubblicato nel 1987, dal quale è stato tratto l’omonimo film interpretato da Harrison Ford nel 1990.

Luci ed ombre

Ma, a differenza della pellicola diretta da Pakula, la serie presenta connotati ben diversi. E’ un continuo di luci ed ombre che confondono lo spettatore. Da non dimenticare poi la fotografia superbamente patinata, le tematiche scabrose e la pioggia. Tanta.

E’ una serie veramente ben fatta. Un vero e proprio giallo che disorienta lo spettatore minuto dopo minuto, grazie agli innumerevoli colpi di scena (piazzati soprattutto all’ultimo minuto di ogni puntata). E poi la recitazione è da manuale.

Ma andiamo per ordine.

La vittima e il presunto innocente
Il presunto innocente e la vittima

Il punto di partenza

Il protagonista della serie TV è un procuratore distrettuale che, negli Stati Uniti, è un vero e proprio pubblico ufficiale che rappresenta il governo nei processi. Una figura paragonabile (mutatis mutandis) ad un Magistrato della Repubblica Italiana. Ha quindi un ruolo fondamentale in tutta l’azione penale.

Ma, negli Stati Uniti, è una carica elettiva della durata di 4 anni, alla scadenza dei quali si affronta una vera e propria campagna elettorale.

Ed è proprio in questo contesto che prende vita la serie TV nella quale, il procuratore distrettuale Rusty Sabich (interpretato dall’ottimo Jake Gyllenhaal) deve indagare sull’omicidio di una sua collega brutalmente assassinata.

Ma, nel momento in cui si scopre che lui era il suo amante, la gestione del caso diventa piuttosto delicata soprattutto dopo che il suo capo, Raymond Horgan, ha perduto le elezioni a favore di Nico Della Guardia che preferisce il collega Tommy Molto a dirigere le indagini.

L'accusa
L’accusa

Da accusatore ad accusato

Sabich quindi da accusatore diventa accusato ed è costretto a chiedere aiuto proprio al suo ex capo affinché lo difenda in aula, che diventerà un vero e proprio ring dove fantasmi del passato, schermaglie dialettiche, errori e vecchie acredini emergeranno per gettare discredito su tutti.

In aula
In aula

In tutto questo poi c’è la famiglia di Sabich: moglie e due figli che iniziano a nutrire dubbi sull’innocenza del marito/padre così come lo spettatore, costretto suo malgrado a dover prendere una decisione sulla colpevolezza (presunta) del protagonista.

Continua?

Fortunatamente gli episodi sono solamente otto ed è un piacere vederli scivolare velocemente tra ripensamenti e certezze messe in dubbio dalle prove schiaccianti che sembrano, di volta in volta, incastrare Sabich. Ma è in produzione la seconda stagione. Ci affidiamo quindi alla presunzione di innocenza?

Trama: La serie, come descritto sopra, è un continuo di luci ed ombre. Assolutamente imperdibile per gli amanti del giallo e dei legal thriller anni 90. Ricorda vagamente Basic Instinct per il modo di accattivare lo spettatore.

Attori: Jake Gyllenhaal, Ruth Negga, Bill Camp, Renate Reinsve, Peter Sarsgaard.

Pro: E’ tanto che non si vedeva un giallo fatto così bene, dove colpi di scena e duelli giudiziari fanno di questa serie un piccolo capolavoro. Un suggerimento: leggetevi la recensione di Il Processo

Contro: N/A

Voto finale: 9

Piattaforma: AppleTV +

Artemis

Nato nell’ormai lontano 1978 a Roma e vissuto tra il centro e la periferia, ho vissuto un’infanzia spensierata e ricca di emozioni, contornato da amici e cugini sempre pronti a divertirsi. Riesco a mettere la testa a posto quando capisco che studiare e conoscere il mondo è il vero inizio della vita ed è per questo che mi laureo in Scienze Politiche e, dopo 2 anni di lavoro, me ne vado in Australia per capire che aria tira ma è solo l’Amore che mi trattiene in Italia, un Amore che mi dona 2 meravigliosi bambini con i quali gioco, corro, urlo e mi diverto. L’AS Roma mi sceglie come tifoso e, a distanza di parecchi anni, posso dire che ha scelto bene anzi benissimo visto che cammino insieme a lei macinando chilometri e superando gli ostacoli. Radio, Cinema, TV (poca) e Musica mi fanno compagnia da sempre portando pensieri e parole nelle mie giornate, nelle mie corse mattutine, mentre lavoro, mentre mangio o mi perdo nei miei pensieri su come migliorare il mondo.

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