In forma post parto: mamme sull’orlo di una crisi perenne

In forma post parto: mamme sull’orlo di una crisi perenne

Essere mamma è un’avventura straordinaria. Punto e a capo.

Ma qui vorrei parlarvi di quella sensazione post parto che ti fa rifiutare il confronto con lo specchio limitando il rapporto con la tua immagine riflessa a un semplice: “ciao chi sei? Non ti riconosco. Tu non sei me”!

Qualsiasi fosse il nostro peso di partenza e al di là della quantità di chili presi in gravidanza una cosa è certa: quel fatto di non rientrare più nel 95% del nostro guardaroba è una realtà che rompe il nostro già delicato equilibrio, portandoci sull’orlo di una perenne crisi di nervi. Poi vabbè alzo le mani: guardo le Vip che tornano in forma il giorno dopo essere uscite dall’ospedale o dalla clinica e mi sussurro: “sogno o son desta?”.

L’impresa di tornare in forma dopo il parto

Ditemi come si fa! Perché io sono due anni che corro (letteralmente) dietro a mia figlia, che non dormo più di quattro ore di fila a notte, che mangio in piedi o se sono fortunata in punta di sedia, che prima della quarantena macinavo chilometri per ore con passeggino annesso per farla addormentare e per la cronaca mi ero pure iscritta a corsi di indoor cycling ad orari improbabili (tipo che alle 7 di mattina ero già sulla bici. La mia amica svizzera Margherita potrebbe confermare). E sapete qual è il risultato? Che, almeno nel mio caso, quella odiosa pancetta sta sempre lì a fare capolino, imperterrita, ridendo di me e dei miei sforzi e nascondendosi allegramente sotto magliette sportive extralarge che quando me le regalavano alle conferenze stampa dicevo: “ma sono enormi, nemmeno come pigiami le uso”! Ah no! Eccole qui tirate fuori dal cassetto e ora in prima fila nell’armadio a ricordarmi: “cos’è che dicevi? ripeti un pò”! E meno male che l’allattamento prolungato avrebbe dovuto aiutare anche nella perdita di peso. 10 mesi di poppate avranno sicuramente avuto benefici effetti su mia figlia, ma su di me da questo punto di vista: zero!

Elisabetta Mazzeo ed Emanuela Impieri. Qui in Campidoglio

E a chi di voi starà pensando: “ma che ti lamenti tu?” già rispondo che ognuna fa riferimento a quello che era e soprattutto a quel peso che la faceva semplicemente star bene con se stessa. Che sia stata una taglia 40,42,44 ecc.

Poveri mariti in questa fase, che qualsiasi cosa dicono sbagliano. “Sei bella comunque”. “Come comunque? Quindi non sono più come prima!”. “Ti regalo un abbonamento in palestra amore?”! E noi: “ma secondo te dove lo trovo il tempo”. Comunque formulino il loro pensiero, sperando e credendo di essere carini, finiscono con il colpire l’insicurezza che è in noi.

Belle siamo belle comunque

Perché diciamoci la verità, è l’insicurezza che ci frega. Perché belle siamo belle comunque. Siamo noi, con qualche chilo o smagliatura in più forse, con quei capelli bianchi destinati ad aumentare per le preoccupazioni, con quelle rughe che si allargheranno inesorabilmente con il passare del tempo. E certo, abbiamo tutto il diritto di volerci rimettere in forma.

Ma vi e mi prego: togliamoci dalla testa che dobbiamo assolutamente tornare ad essere come prima. Perché quelle di prima non lo saremo più. Perché la maternità ci ha cambiate dentro. Qualche esercizio di palestra e una dieta equilibrata potranno riportare indietro il nostro peso di qualche chilo e ridarci l’immagine di un fisico di nuovo accettabile ai nostri occhi. Ma la nostra anima sarà profondamente cambiata per sempre, fino alla fine dei nostri giorni. I nostri sonni non saranno mai più del tutto tranquilli. Le nostre gioie viaggeranno a ritmi frenetici così come le nostre ansie. Arrendiamoci: per un motivo o per un altro, saremo in crisi perenne. Come ogni mamma che si rispetti.

Sottofondo musicale consigliato

Challenge time

Sfido Eleonora Marini a pubblicare sul nosto sito www.distantimaunite.com una sessione di allenamento dedicato a noi mamme. E sfido Anna Piccolomini, Emanuela Impieri, Giovanna Di Notte, Paola Proietti e Natasha Farinelli a raccontarci la loro vita di donne/mamme approfondendo ognuno l’aspetto che preferiscono condividere con noi, che sia il rapporto con il proprio corpo, il ritorno al lavoro o la gestione della vita domestica. Io stessa tornerò sull’argomento. Nel frattempo vi invito a leggere i seguenti post perchè i consigli per la sopravvivenza soprattutto in questo periodo di quarantena non sono mai abbastanza.

https://siamomamme.it/

Elisabetta Mazzeo

Elisabetta, classe 1981. Ogni 18 anni un cambiamento. Prima la Calabria, poi Roma, ora Zurigo. Domani chissà. La mia sfida quotidiana? Riuscire nell’impresa di essere contemporaneamente mamma, moglie, giornalista, scrittrice e ora anche blogger. Ore di sonno: poche. Idee: tante. Entusiasta, curiosa, caparbia, sognatrice. Scrivere è un’esigenza. Una lunga gavetta nei quotidiani e nelle tv locali, poi l'approdo come inviata di Sport Mediaset. Non ho dubbi: il mio è il mestiere più bello del mondo. Una passione prima che un lavoro. Oggi ricopro l'inedito ruolo di vicedirettore a distanza di Retesole, l’emittente che mi ha visto crescere umanamente e professionalmente. Divoro libri e due li ho anche scritti, mi nutro di storie di sport, ma non solo. Scatto e colleziono foto, mi alleno quanto basta per non sentirmi in colpa e in compenso macino chilometri armata di scarpe da ginnastica e passeggino. L'arrivo delle mie due figlie ha rimodulato le priorità della mia vita. E adesso è con loro e per loro che continuo a mettere le mie passioni in campo. #CaparbiamenteSognatrice

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