Diventare Mamme al tempo del Covid-19

Diventare Mamme al tempo del Covid-19

Nella vita di una donna c’è quella parentesi che non si chiuderà mai chiamata maternità e con essa il suo universo di paure ed emozioni ineguagliabili. Una vita nella vita, il mistero della vita stessa.

Dal primo istante di un test positivo ci sono due doppie linee che cambiano per sempre, almeno per me è stato così.

L’aver vissuto tutto questo, solo qualche mese fa, mi regala ancora vivi ricordi.

Le ansie che ogni donna si porta dietro insieme a quel pancione sono tante, il cambiamento fisico passa in secondo piano, tutto dipende da sé stessa e questo fa sorridere e tremare.

Quell’esserino indifeso continua inesorabile a farsi spazio dentro e si desidera solo che tutto vada bene.

Ogni ecografia, le analisi mensili, le visite più approfondite, sono un misto di emozioni e di paure, tanto più oggi al tempo del Covid-19.

Questa situazione ci ha obbligati alla cosa più triste, avere i nostri cari lontano, i nostri affetti più profondi fuori dalle nostre vite per così tanto tempo e sembra insopportabile tutto questo.

Penso da mamma a tutto quello che per esserlo ho affrontato e mi soffermo su chi lo sta vivendo in questo periodo.

I giorni in una gravidanza corrono veloci e tutto ti porta alla meta finale: l’incontro con lui e te lo immagini in mille modi.

Alle decine di domande miste ad ansie, c’è quel “quando sarà?”, quel “come sarà?” ed ora si aggiunge il “perché sarà così?… la mamma, la sorella, quell’amica che si desidera accanto, non potrà essere con noi, ma ancor di più il papà del bimbo, il nostro compagno, il nostro marito privato del suo giorno più bello.

Quel sostegno fisico ma soprattutto morale che il proprio partner dona in quel momento, anche solo il suo esser lì a rassicurare tra una contrazione e l’altra o mentre si ci veste in prossimità di un cesareo.

Quella carezza, quella mano amica al tuo fianco che aspetta come te quel momento da così tanto tempo.

Uno stress troppo grande da affrontare da sole per non parlare di un post-partum nelle sue primissime ore. Sarà quello il momento più duro per tutte e proprio lì che si sentirà la stanza vuota e intorno a quella culla solo il tuo amore.

Un supporto prezioso e essenziale è il ruolo di quelle figure specialiste che affiancano le donne in tutto il loro percorso fino al parto e il successivo sostegno che tutto questo richiede, perché le ansie e lo stress non ricadano, non volendo, anche sul nascituro. Ecco la voce dei professionisti che ogni giorno in corsia o in ambulatorio sono sul campo accanto a queste donne.

di Emanuela Impieri

Emanuela Impieri

Mi chiamo Emanuela Impieri, sono nata a Roma 34 anni fa. In passato, la mia timidezza mi ha portato a guardare il mondo senza essere guardata, nascosta dietro la macchina da presa, la mia più grande passione. Ho curato la regia e scritto la sceneggiatura di vari cortometraggi per poi approdare alla tv locale romana, prima a "canale 10" poi per undici anni nel reparto tecnico di Retesole essendone anche la responsabile, per arrivare a collaborare con le tv nazionali. Sono stata docente di dieci Master in Giornalismo Radiotelevisivo per Eidos Communication. Mi piace lavorare e far la differenza proprio in quei settori in cui le quote rosa sono latitanti. Ho cambiato tutto per questo lavoro, città, amici, un’intera vita, finché un matrimonio e una bimba hanno rimescolato le carte per rinnovare tutto di nuovo. Per loro mi diletto a “mettere a fuoco” la mia vita sull’altra passione; cucinare, prima che per gli altri diventasse una moda. Perchè “Cucinare è come Amare o ci si abbandona o si rinuncia”. Il mio stile di vita.

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