BeTv, la nuova casa dello sport

BeTv, la nuova casa dello sport

Il progetto è ambizioso: creare una nuova casa dello sport. O meglio, in un’ottica visionarie e interamente NO PROFIT è nata BETv, Il nuovo canale televisivo dedicato, oltre che allo sport, anche a prodotti e servizi, alcuni esclusivi, per la mobilità, l’assistenza, l’informazione e qualunque altra necessità delle persone disabili e delle loro famiglie.

BeTv nasce in connubio da l’Osservatorio Italiano Non Profit e Mediasport Group, gruppo editoriale televisivo già presente sul mercato sportivo. Il nuovo canale è il solo riferimento per entrare in contatto, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, con un unico veicolo di informazione, approfondimento, divulgazione e intrattenimento, che coincide con le esigenze ed i bisogni di quasi un terzo della popolazione del Paese. Katia Arrighi, segretario dell’OINP, l’Osservatorio Italiano NO PROFIT è convinta del successo di questa iniziativa:

“BeTv nasce perché da sempre abbiamo a che fare con ragazzi affetti da diverse disabilità. Abbiamo deciso di dare voce anche a loro, alle loro pratiche sportive seguendo le manifestazioni che avvengono nei vari territori. Questo perché, chi magari non si è ancora avvicinato al mondo dello sport, può sapere cosa c’è nel suo territorio, oppure avere la famosa illuminazione, ovvero vedere chi ce l’ha fatta, chi pratica sport e dice che lo sport fa bene nonostante i tanti problemi della vita”.

BeTv è in onda H24

Il palinsesto di BE riprende la struttura tipica dei più affermati canali tematici in onda H24, con una programmazione inedita giornaliera ed una multi-programmazione sui sette giorni della settimana, in modo da garantire la massima visibilità ai singoli contenuti. Inoltre, è garantita ai contenuti di rilievo una visibilità giornaliera nel palinsesto pomeridiano dei canali satellitari Sky, Tivùsat e digitale terrestre, (dove il canale sarà visibile anche accedendo alla piattaforma interattiva collegata), di riferimento a Mediasport Group.

Katia Arrighi

“L’idea è stata accolta molto bene – spiega Katia Arrighi – abbiamo il patrocinio del CIP, di molte federazioni ed enti di promozione sportiva. Hanno già aderito la Regione Lazio, la Regione Lombardia e presto anche il Piemonte. Il ministro delegato in materia di disabilità e famiglia, la dottoressa Alessandra Locatelli, ha presenziato alla conferenza stampa di Roma. La cosa più bella di questa nuova televisione è che i ragazzi possono raccontare il loro sport e li vedi così emozionati davanti al microfono e alla telecamera che hanno veramente voglia di trasmettere il loro messaggio positivo. Hanno voglia di farlo arrivare agli altri”.

Lo sport fa bene a tutti.

Alla fine ciò che conta è appunto il messaggio. Lo sport non solo fa bene al fisico ma fa bene al cuore. Fa bene al morale di tutti questi ragazzi che praticano con costanza e passione la loro disciplina. Ed è giusto che questo messaggio arrivi agli altri. A chi pensa che lo sport non può essere d’aiuto nella loro vita con disabilità.

Inoltre, da un punto di vista di promozione sportiva, questo nuovo canale arriva veramente a tutti ed è un potentissimo strumento in mano alle federazioni che altrimenti non avrebbero visibilità.

“Le federazioni sono contante di avere un canale per fare promozione del proprio sport – spiega Katia Arrighi – e questo è motivo di orgoglio perché vuol dire che l’idea funziona e può andare lontano”.

Un progetto certamente ambizioso e non senza difficoltà da superare, che richiederà nei prossimi mesi un impegno costante. Questo per garantire la massima visibilità anche ai protagonisti dello sport paralimpico con un palinsesto che cercherà di essere ricco di interviste, di gare, di eventi istituzionali, di storie dei protagonisti, da quelli più noti, che hanno portato lustro all’Italia a livello mondiale, fino alle piccole realtà provinciali. Ovvero tutti coloro che, attraverso lo sport, a più livelli, hanno potuto ritrovare una nuova vita dopo malattie o incidenti.

Le Paralimpiadi ce lo hanno insegnato e sopratutto hanno fatto arrivare il messaggio in tutte le case. Gli atleti disabili ci mostrano quanto determinazione, impegno, costanza, autodisciplina e resilienza possano portare sulle vette del mondo, nello sport e nella vita personale.

#ostinatamenteEclettica

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Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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