Naturalmente magri con l’alimentazione intuitiva

Naturalmente magri con l’alimentazione intuitiva


Il ciclo distruttivo della dieta spiegato nel libro Naturalmente magri di Charie Martin. Le diete fanno ingrassare. Ecco come smettere subito con l’alimentazione intuitiva.

“Come ti senti oggi”?
“Grassa, grazie”.

Sono a dieta da una vita e so come ci si sente con qualche chilo di troppo. Viviamo quotidianamente con la sfida di perdere peso alternando periodi di diete drastiche ad abbuffate random senza mai ottenere i risultati sperati a lungo termine. Ogni compleanno soffiamo le candeline sulla torta esprimendo il desiderio di dimagrire e ripromettendoci: “stavolta ci riuscirò davvero!”.

Ed eccoci, all’inizio del 2023, che ci sentiamo cariche e determinate con un nuovo abbonamento in palestra sotto al braccio e una nuova dieta dimagrante da seguire. Punto e a capo.
Ma se abbiamo fallito fino ad ora, perché mai questa dovrebbe essere la volta buona? Pensiamoci.

Naturalmente magri con l’alimentazione intuitiva


Charie Martin nel suo libro cult “Naturalmente magri” scritto nel lontano 1997 affronta questo tema svelando i trucchi del dimagrimento naturale, educando i suoi lettori a smettere con le diete e mangiare come una persona naturalmente magra. Ma cosa vuol dire?


Te lo dirò, ma procediamo step by step.


Seguendo un regime alimentare ipocalorico si ottengono effetti a breve termine. Si riduce l’apporto calorico, si prova l’ebbrezza iniziale di vedersi dimagrire, magari si gettano i vestiti ormai larghi per acquistarne di nuovi. Ma una volta terminata la dieta, ritornano le solite cattive abitudini, torniamo a rimpinzarci con le solite schifezze ma questa volta ci diciamo: “me lo sono meritato, dopotutto domani posso sempre rimettermi a dieta”.

Il ciclo distruttivo della dieta nel libro ‘Naturalmente magri’ di Charie Martin

Diets don’t Work


A detta della Martin, seguire una cura dimagrante non funziona. Ricerche scientifiche avrebbero dimostrato che il 98% delle persone che si sottopongono a una dieta dimagrante, recuperano il peso perduto. C’è di più: avrebbero l’effetto contrario.
Il nostro fisico, infatti, non comprende il nostro desiderio psicologico di perdere peso, ma si limita a registrare una diminuzione della quantità di cibo assunta facendo scattare alcuni campanelli di allarme: “Attenzione, allarme rosso. Non c’è abbastanza cibo”.
Il nostro corpo non sa per quanto tempo durerà questa “carestia” imposta, dunque aziona dei meccanismi di protezione: rallenta il metabolismo, conserva energia, accumula grasso. Ci rema contro. Allora come uscire da questo circolo vizioso?

“Sono quello che peso”


Quanti di voi pensano: quando sarò magro sarò felice, cambierò lavoro, troverò il partner giusto e la mia vita sarà finalmente perfetta? Ti suona familiare? Vuol dire che anche tu hai un’ossessione per il peso e inventi scuse per non raggiungere i tuoi obiettivi, fino a che non avrai il fisico che desideri.

Nulla di più sbagliato. Essere magri vuol dire solo essere magri. Non tutto il resto. E a meno che tu non abbia scelto di fare la modella, potrai svolgere il tuo lavoro benissimo, anche con qualche chilo di troppo.


Forse anche nel tuo caso quello che non va è il rapporto con il cibo, la cosiddetta fame emotiva, ed è su quello che occorre concentrarsi. Non serve l’ennesimo nutrizionista, al massimo uno psicoterapeuta (magari esperto di alimentazione intuitiva).
Soffermati sul quando mangi. Io mangio quando mi sento sola, triste, annoiata, arrabbiata, confusa, di cattivo umore. Sai invece le persone naturalmente magre quando mangiano? Osservale. Loro mangiano tutto quello che desiderano ma solamente quando hanno fame e smettono di mangiare quando sono sazie. Sembra semplice e intuitivo ma se, come me, non sei naturalmente magro, risulta difficile.

Fame di “bocca” e fame di “stomaco”


I mangiatori compulsivi hanno sempre voglia di mangiare, in continuazione, anche quando non hanno appetito. Charlie Martin suggerisce di riconnettersi con il proprio appetito ascoltando i segnali del proprio organismo della fame fisica “di stomaco” e della fame emotiva “di bocca” e di non mangiare senza prima averli avvertiti. E’ il corpo che “ce lo dice”. Una volta attesa la fame fisica, a quel punto mangia ma quando sei sazio, fermati. Questo significherà rinunciare all’effetto calmante del cibo e ci metterà davanti alla prova di ottenere quel piacere e quella calma con qualcos’altro che non sia il cibo. Bisogna ascoltarsi, sentire il vuoto, interrogarsi, darsi delle risposte.

Il libro di Charie Martin entra a gamba tesa su tutte quelle abitudini a suo dire scorrette che finora abbiamo fatto nostre nel tentativo di dimagrire a lungo termine, mettendo a nudo le nostre fragilità e focalizzando l’attenzione sui nostri problemi di dipendenza da cibo. Invita il lettore ad ascoltare il proprio fanciullo interiore, smettere di tormentarsi, nutrire l’anima.

Affrontare di petto il nostro disagio è l’unico modo per porre una soluzione definitiva e a lungo termine del problema. Sarà così come sostiene l’autrice del libro? Non resta che provare per credere.


#Naturalmentedeterminata

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Cristina Autore

Giornalista. Nei miei sogni da bambina, quando giocavo a fare le interviste con il Cantatù. Nella testa e nel cuore, quando a 14 anni denunciavo quello che non andava a scuola sul giornale d’istituto. Sulla carta quando, a 21 anni, ho superato l’esame da Giornalista professionista all’ordine. Oggi, da 30enne, vivo di questo mestiere consumando le suole delle scarpe, l’inchiostro delle penne e facendo domande scomode a chiunque. Napoletana trapiantata a Roma da 10 anni. Ho svolto la mia gavetta in oltre 15 testate giornalistiche come Sky, Mediaset e Retesole e, negli ultimi 6 anni, ho lavorato full time a Montecitorio in qualità di addetta stampa per oltre 200 deputati. La mia passione più grande? Confezionare reportage e inchieste televisive. Sono #Naturalmentedeterminata e stacanovista, non per scelta, ma per istinto di felicità. Ho raggiunto alcuni dei miei obiettivi ma i sogni nel mio cassetto sono tanti e sgomitano tra di loro per uscire allo scoperto. Coltivo le mie amicizie con aperitivi e cenette improvvisate. Mi piace ballare da sola in casa con Alexa al massimo volume e nei corsi di gruppo in palestra. Organizzo tanti viaggi e, quando non posso partire, mi rifugio nei documentari Netflix immaginando di stare dall’altra parte del mondo. Amo la cucina e il cibo. Sono campionessa di comfort food, eternamente a dieta. Mi piace conoscermi e migliorarmi. Mi definisco ottimista, caparbia, buona d’animo e folle quanto basta per non arrendermi mai alle insidie della vita. “Ce la posso fare” è il mio mantra. Se fossi un oggetto sarei un martello pneumatico. Un animale, un picchio battente e tenace che scava a fondo la corteccia finché non scopre cosa c’è sotto.

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