Still: La storia di Michael J Fox
![Still: La storia di Michael J Fox](https://www.distantimaunite.com/wp-content/uploads/2023/05/mjfox3.jpg)
Cosa vi viene in mente quando pensate agli anni ’80? La domanda è rivolta a chi, ovviamente li ha vissuti….A me viene in mente la giacca di pelle nera e la Delorian. Esatto, la macchina di ritorno al futuro. Ma non sono la sola ad associare quel periodo alla fortunata trilogia di film interpretati da Michael J Fox.
Non solo perché quello di Zemeckis è indiscutibilmente uno dei migliori film di sempre ( vi invito a dire il contrario….) ma anche perché Fox è diventato un simbolo, un’icona. Incarna perfettamente quel periodo: a 17 anni voleva avere successo. A 21 è diventato una star. Poi è arrivata la malattia. A 61 anni l’attore – che grazie alla Michael J. Fox Foundation ha devoluto 450 milioni di dollari per la ricerca contro il Parkinson – racconta la sua storia in Still: La storia di Michael J. Fox, documentario diretto da Davis Guggenheim, da vedere su AppleTV.
Un film documentario, vero, puro, forte e a tratti anche ironico. Il film è diviso in due parti raccontati in due toni completamente differenti: la prima parte è la storia di un ragazzino, basso, che detestava essere considerato adorabile ed è diventato popolare. Da Casa Keaton a Ritorno al Futuro passando per Voglia di Vincere, il docu-film ripercorre la carriera dell’attore e i suoi successi. La seconda parte è una sofferta e spietata rielaborazione della sua vita dal momento della diagnosi: Fox aveva 29 anni quando gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson.
La storia di Michael J Fox
L’attore racconta con una lucidità agghiacciante ogni momento di quegli anni terribili. Non vacilla, non si commuove, non piange mai. Più del dolore, è la paura di una malattia definita incurabile. Ma c’è anche speranza nelle sue parole: il segreto eper sopravvivere così a lungo ad un male che normalmente colpisce persone molto più avanti di età, è la sua famiglia. Non mancano nel film momenti riservati alla moglie Tracy ed ai suoi figli.
![](https://www.distantimaunite.com/wp-content/uploads/2023/05/mjfox2.jpg)
Come ci convive con il Parkinson?
«È incurabile. Ma questo, oggi, non mi fa paura. Quando ero più giovane ho combattuto con questa idea. Me l’hanno diagnosticato a 29 anni. Quando il dottore me l’ha detto la prima volta ho pensato che non stesse succedendo a me. Mi erano capitate soltanto cose belle. E invece era arrivata questa mazzata. Per 10 anni ho nascosto la verità».
La malattia vissuta come un dono. Sembra incredibile poter scrivere questa frase, eppure Michael J Fox riesce, attraverso una conversazione fiume ad entrarci dentro con potenza ma eleganza, con un tocco leggero ma che lascia il segno.
«Dico sempre che il Parkinson è un dono che continua a consumarmi. Mi ha insegnato molto. E ha fatto in modo che la comunità del Parkinson entrasse a far parte della mia famiglia. Se non l’avessi non avrei aiutato così tante persone come ho fatto. E voglio continuare».
Da vedere assolutamente.
Seguici sulle nostre pagine social Facebook e Instagram. Continua a leggere il nostro magazine. Troverai tanti argomenti simili nella categoria RecensiAmo