“Perchè non fai un figlio?” La domanda più odiata dalle donne

“Perchè non fai un figlio?” La domanda più odiata dalle donne

In questi giorni sono rimasta molto colpita da un post pubblicato da Paola Turani, modella e influencer seguita da oltre un milione di persone.

A chi di voi non è mai capitato di incappare in domande fastidiose, invadenti? Spesso anche una domanda fatta ingenuamente può andare a colpire i nostri punti deboli, ognuno di noi ne ha.   

Succede anche ai personaggi famosi, anzi, per loro questo è pane quotidiano. Certo, questa non è una consolazione, ma la condivisione di alcune storie, sensazioni e stati d’animo ci fa sentire meno soli.

L’influencer 32enne risponde così alle domande sulla sua mancata maternità:

“Non ce la faccio a stare ancora in silenzio, oggi non sorvolo più. Scrivo mentre mi tremano le mani dal nervoso, ma certo – scrive la bella bergamasca  – loro non possono capire come mi fanno sentire ogni volta che mi scrivono quelle cose perché non si mettono nei panni della donna a cui si stanno rivolgendo senza immaginare nemmeno lontanamente alle conseguenze. Perché oggi sono io, domani un’altra e via dicendo. Siete inopportune – continua Paola – senza un briciolo di tatto verso altre donne come voi, di cui fondamentalmente non siete a conoscenza della situazione che stanno vivendo in privato e che preferiscono tenere tale, senza immaginare la loro sensibilità e il dolore che gli state causando. E’ frustrante leggere continuamente decine e decine di messaggi di questo tipo. Fate male”

Probabilmente per la società siamo “programmati” per trovare un buon lavoro, sposarci, avere figli, una bella casa  et voilà che il cerchio si chiude con un “vissero felici e contenti”. Non è così, non per tutti, non sempre.

Le parole di Paola Turani arrivano dritte al cuore ed esprimono bene il pensiero comune a molti di noi, soprattutto a noi donne.

“Quando fai un figlio?” è una delle domande più fastidiose per una donna, viene chiesto a donne single, sposate, fidanzate.. poco importa!

Eppure sembra la domanda più “normale” e scontata da fare soprattutto quando l’orologio biologico si avvicina agli “anta”.

Non bisognerebbe mai chiedere a una donna quando farà un figlio, nessuno può conoscere le ragioni che implicano l’assenza di figli. La ragione più banale potrebbe essere l’infertilità.

C’è chi desidera un figlio con tutte le forze, chi ci prova mettendo a dura prova mente e corpo eppure non ci riesce. C’è chi non può averne. E c’è chi ha fatto altre scelte. Dietro all’assenza di figli può semplicemente esserci l’assenza di istinto materno

Ci possono essere tante motivazioni dietro una mancata maternità ma l’unica cosa certa è che sarebbe opportuno restare in silenzio!

Ogni persona che incontri sta combattendo

una battaglia di cui non sai nulla.

Sii gentile. Sempre

(Platone)

“E lo dico per tutte le donne che come me non sono madri: perché – scrive Paola –  magari non vogliono avere figli e non deve interessarvi sapere il motivo, magari non tutte hanno i vostri stessi obiettivi di vita; perché semplicemente non si sentono pronte o non è il momento giusto e saranno cavoli loro decidere quando senza render conto a nessuno; perché magari una coppia lo desidera ma non arriva e ogni mese si ritrova a piangere, a chiedersi cosa c’è di sbagliato, senza capire il perché. Ci sono coppie che hanno dei problemi e stanno intraprendendo un percorso delicato tra visite/ospedali/cure eccetera e il loro silenzio va rispettato; ci sono poi coppie che purtroppo non potranno mai avere dei figli propri e voi siete insistenti, sfacciate e irrispettose facendo così. Fatevi un esame di coscienza”

Un consiglio: memorizzate bene queste domande: “Perché non vi sposate?” e ancora “A chi aspetti a fare un figlio?” e se hai un figlio “Perchè hai rinunciato alla tua carriera” e se lavori “Ma che senso ha mettere al mondo un bambino se poi lo lasci giornate intere con la tata?” e potremmo procedere all’infinito..

Ecco, evitate di farle a chi vi sta intorno e, se proprio vi prude la lingua trattenetevi! Non sappiamo cosa si nasconde dietro alcune scelte. Chi avete di fronte (se vi va bene) abbozzerà un sorriso e risponderà nel modo più banale per non essere scortese..

Giovanna Di Notte

Il mio nome è Giovanna e sono una giovane 35enne  orgogliosamente campana “doc”. Sono moglie, mamma di Bianca e giornalista. Irrequieta, sensibile e testarda. Ho cominciato a muovere “i primi passi” con un microfono in tasca nella redazione romana di Retesole e dopo aver consumato le suole correndo (letteralmente) tra manifestazioni in piazza e diecimila conferenze in Campidoglio, mi sono rimessa in gioco anche nella tranquilla, ma mica tanto eh, provincia italiana. Tra una poppata e un ciambellone non ho mai perso di vista il mio obiettivo e attualmente collaboro per un quotidiano nazionale. Posso dirlo: sono felice. Ascoltare la gente e le loro storie rende questo lavoro speciale, non potrei farne a meno. La mia curiosità non conosce confini, sarà per questo che amo viaggiare. Il mio sport preferito? Cucinare.. Sono qui per raccontarvi cosa si dice in giro, con la stessa grinta di sempre

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