Ricongiungimento

Ricongiungimento

ricongiungiménto s. m. [der. di ricongiungere]. – L’azione e l’operazione di ricongiungere, il fatto di ricongiungersi: il rdei due eserciti avvenne nel giorno prestabilitoanelava al rcon la famigliar. familiare, la possibilità offerta a un immigrato regolare, e stabilita da apposite norme, di essere raggiunto stabilmente dai familiari rimasti nel paese di provenienza.

ORE 12.15 Apro la porta di casa dei miei, non é la nostra casa da sempre ma da soli 15 anni, é quella in cui abbiamo meno ricordi. Rimangio cio’ che ho appena detto, ieri abbiamo creato un bellissimo ricordo, in quella casa ci siamo “ricongiunti”. Rivedere mia mamma che mi aspettava proprio dietro la porta, come quando origliava le mie chiamate con le amiche per sapere che cosa stessi combinando. Mamma, la donna più importante della mia vita, la mia migliore amica a cui ho raccontato la mia prima volta, a cui raccontavo tutti i viaggi con i miei fidanzati. Mi ha sempre detto ” voglio sapere dove sei ovunque tu sarai!” Per due mesi sapevamo benissimo dove eravamo, proprio quando la domenica era diventata per noi momento di ritrovo. Nel pomeriggio andavamo dai miei per fare passare ai bambini del tempo con i nonni, che lavorano durante la settimana.

I miei figli: Lorenzo aveva visto già visto i nonni qualche giorno prima perché mio padre aveva aiutato Daniele a montare la bicicletta che gli avevamo comprato. La sorpresa é stato Leonardo, piccolo strillone prepotente, che quando ha rivisto mia madre ha chinato la testa sul mio petto cercando protezione, come se fosse intimidito. Non riconosceva più i miei genitori. Leonardo é la fotocopia di mio fratello, credo anche caratterialmente, solo in braccio a lui ieri stava tranquillo senza timidezza o paura. Lorenzo ha riabbracciato mia madre prima di andar via dicendole ” Nonna, ora non ti preoccupare torno presto tanto il virus é finito”. E io pensavo “Magari amore mio”. Si é addormentato in macchina rientrando alle sette di sera per svegliarsi alle nove stamattina chiedendomi “Mamma andiamo dalla nonna?!”

Nonni: spesso mi chiedo come avrebbe reagito mia nonna a tutto questo. Quando vivevamo in Italia ogni sera andavamo a trovare la nonna. Passavo prima a prendere mia zia, e stavamo almeno due ore li a parlare mentre lei, mia nonna, guardava Topazio e ci sgridava perché facevamo troppo baccano. Cosa avrebbe detto se fosse rimasta sola più di due mesi senza le nostre visite. La nonna di mio marito, continua la quarantena, ha paura, lei racconta ancora della spagnola. Si chiama Felicia, ha ottantotto anni, sola a casa tutti questi giorni, non ha un cellulare moderno, non lo vuole. Forse almeno una volta avrà pensato che non sarebbe stato male fare una video chiamata con il nipote che vive a Lussemburgo e la nomina ogni giorno.

Zii: Lorenzo ha avuto una sola crisi durante questi due mesi e ha chiesto di mia sorella, lui la chiama Tata, zia in francese, é la sua compagna di follie. Tutto quello che lui chiede lei fa e non vedeva l’ora di vederla. I miei zii sono lontani, uno mi ha detto che mal che vada se ne va alla casa al mare e passa li l’estate. Pensare che lui mi ha sempre consigliato di non comprare casa, troppe tasse, gliel’ho ricordato e si é messo a ridere. Questo Virus mi ha fatto desiderare una seconda casa al mare, dove rifugiarmi, dove sentirmi a casa, magari con tutta la mia famiglia e quella di Daniele. Per avere tutti sott’occhio e non essere mai preoccupata per nessuno.

Amici: Lorenzo ha visto uno dei suoi due amichetti del cuore durante la quarantena, abbiamo deciso di fidarci dei suoi genitori e loro si sono fidati di noi. Credo che questa sia stata una bella cosa perchè giocare con un bimbo della tua età, per quanto un genitore possa impegnarsi, é tutta un’atra cosa. Io non ho visto amiche, perché la mia migliore amica é incinta e non voglio di certo metterla in pericolo e poi spero di poter ricongiungermi alle mie amiche del cuore in Italia a luglio.

Non ho messo a caso queste foto, é stato senza alcun dubbio il più bel assembramento della mia vita. Abbracci a non finire, tantissimi “ti voglio bene” sussurrati tra le lacrime di gioia. E’ proprio, abbracciare i miei cari che mi é mancato di più. L’ho fatto solo andando via ma mi sento meglio ora, molto meglio. Mi sono ricongiunta con me stessa e non solo con la mia famiglia. Quando ti mancano i tuoi cari, ti manca tutto. Per questo noi continueremo ad avere un comportamento responsabile, perché abbiamo paura di essere privati di nuovo della nostra quotidianità, dell’amore dei nostri cari. Spero che non saremo gli unici a pensarla in questo modo.

Anna Piccolomini

Come si chiama mamma? Piccolomini Anna. È grassa o magra? Grassa. È Bassa o alta? Alta. Cosa le piace mangiare? Pasta e anche un po' di gnocchi. Come le piace vestirsi? Bene. Quanti anni ha? 3 come me. Quale regalo vorresti fare alla mamma? Una macchina telecomandata. Chi ama la mamma? Io e non papà. Cosa fa la mamma? Sta con me e Leonardo. Di cosa ti parla sempre la mamma? Di non dire brutte parole. Dove vuoi viaggiare con la mamma? Alla scuola e all'asilo. Cosa vuoi fare da grande? Accompagnare un bimbo all'asilo. Di cosa ha paura la mamma? Di perdere il bus. Cosa piace alla mamma? Mangiare. Cosa fa arrabbiare mamma? Quando lancio le macchinine e dico brutte parole. Ecco come mi vede mio figlio. Mi descrive di sicuro come una donna sposata con due figli, che lotta ogni giorno per lavorare nel sociale. Vivo a Lussemburgo ma sono anche originaria di questo Paese e per metà pugliese. Amo il rosa da sempre e mamma dice che ho una classe innata. Amo osservare e mi lascio andare solo con le persone che amo. La mia prima impressione è sempre quella giusta.

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