Le colonne sonore della nostra vita

Le colonne sonore della nostra vita

Ognuno di noi ha delle musiche che diventano così nostre da diventare le colonne sonore della nostra vita o di interi periodi.

Sfido chiunque a dire il contrario, sentire quelle singole note che ti riportano ad un periodo, rievocano ricordi, etichettano un vissuto.

Ti basta ascoltare un intro musicale in un negozio o mentre giri le stazioni radio quando guidi.

Vuoi o non vuoi ti regalerà un ricordo o un’emozione, ti farà ricordare del passato andato, di una persona che ami, di un amico che è ancorato al tuo presente da anni e anni, degli inizi di un amore andato o di qualcuno che il destino lo ha portato via.

Tutto questo può fare una musica? Eh già. 

Il compito più difficile per me sarebbe indicarne solo alcune, perché la mia memoria musicale ha indicizzato interi periodi colmi di musica.

Che invenzione la musica, sono solo 7 note alternate tra loro che possono raccontare così tanto di noi.

Ma loro che ne sanno? Lo sanno, lo sanno!

Sanno essere così perfette in quel momento lì che tante volte non ne esci più in un loop continuo.

Una volta nel tragitto di un’ora e un quarto tra casa e lavoro ho messo in repeat una canzone, e non volevo ascoltarne altre.

Quella mattina era così, inutile dirvi che dopo più di un’ora nelle mie orecchie dello stesso brano, è diventato il tormentone della giornata.

La mia playlist è abbastanza strana, c’è la cantante Pink ma anche il compositore Einaudi, o come successi del momento o colonne sonore di film.

Veramente impossibile metterla nero su bianco o sacrificare qualcuna; sarebbe come fare una classifica dei periodi più o meno importanti della vita.

Perché questo significa una musica per me, incorniciare una frazione di tempo per sempre.

La musica è come la fotografia, immortale! Potranno cambiare i generi, passare di moda, diventare vintage ma tante avranno il dono dell’immortalità… sulla pelle, nel cuore e nell’anima.

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Emanuela Impieri

Mi chiamo Emanuela Impieri, sono nata a Roma 34 anni fa. In passato, la mia timidezza mi ha portato a guardare il mondo senza essere guardata, nascosta dietro la macchina da presa, la mia più grande passione. Ho curato la regia e scritto la sceneggiatura di vari cortometraggi per poi approdare alla tv locale romana, prima a "canale 10" poi per undici anni nel reparto tecnico di Retesole essendone anche la responsabile, per arrivare a collaborare con le tv nazionali. Sono stata docente di dieci Master in Giornalismo Radiotelevisivo per Eidos Communication. Mi piace lavorare e far la differenza proprio in quei settori in cui le quote rosa sono latitanti. Ho cambiato tutto per questo lavoro, città, amici, un’intera vita, finché un matrimonio e una bimba hanno rimescolato le carte per rinnovare tutto di nuovo. Per loro mi diletto a “mettere a fuoco” la mia vita sull’altra passione; cucinare, prima che per gli altri diventasse una moda. Perchè “Cucinare è come Amare o ci si abbandona o si rinuncia”. Il mio stile di vita.

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