Topolino & Co. e quell’eterno viaggio nella fantasia

Topolino & Co. e quell’eterno viaggio nella fantasia

La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane

(Italo Calvino)

Capita a tutti, nel corso della propria vita, di ritrovarsi ad un punto in cui ci accorgiamo di aver perso la fantasia. Mi spiego meglio: finché sono stata bambina, di fantasia ne ho sempre avuta tanta. Immaginavo storie, racconti, anzi forse ne avevo pure troppa. Leggevo molto e poco mi interessava se le storie erano vere o fantastiche. Per me tutto era reale.

La fantasia aiuta a staccarci dalla realtà, ed ogni tanto non fa male farlo.

Poi si cresce, gli impegni presi diventano tappe di vita ed è cosi abbiamo sempre poco tempo per fantasticare. Non bisognerebbe mai smettere di rifugiarsi, ogni tanto, nel nostro angolo fantastico. Non tutti sono dotati di fantasia, magari hanno altre risorse, ma l’evasione “fantastica” è sempre stata la mia preferita.

Crescendo si perde un po’ di fantasia. Meno male che, nel mio caso, ho due figlie che mi ricordano la sua esistenza. Come tante bambine, a me piaceva raccontar loro le favole. Così come sono state raccontate a me. Ci sono dei classici eterni, che secondo me non andrebbero mai archiviati, come quelli del mondo Disney.

Ora, io lo so di essere, diciamo un tipo classico, però mi sarebbe tanto piaciuto incontrare il signor Walt Disney e parlare con lui. Ha creato un mondo magico dove ogni bambino dovrebbe rifugiarsi almeno una volta nella vita. E un adulto anche.

E la prova l’ho avuta passando un giorno a Disneyland con le mie figlie. Una breve vacanza a Parigi e mi sono ritrovata catapultata nel magico mondo della fantasia “classica”, come quella che piace a me.

La cosa che mi è piaciuta di più vedere è stata la faccia delle mie bambine. Alla vista di Topolino e company, ma soprattutto delle principesse di cui hanno tanto sentito raccontare, il loro viso si è “aperto” con quella affermazione : “Ma allora, esistono veramente“?

Si, esiste veramente un mondo di fantasia nella testa di ognuno di noi. E non importa se è popolato da elfi, fantasmi o principesse. Da paperi o mostri. Ognuno ha il suo, e non dovremmo mai dimenticarlo. Perché per me pensare, anche solo per un giorno che Pluto o Paperino vivono nella loro realtà, mi fa stare bene. Mi da quella tranquillità che da qualche parte posso rifugiarmi, anche solo per un secondo, quando faccio fatica ad affrontare la realtà.

E comunque, diventare grandi è dura. Molto dura!

#OastinatamenteEclettica

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Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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