You’ll never walk alone. Pelle d’oca per Cristiano Ronaldo

You’ll never walk alone. Pelle d’oca per Cristiano Ronaldo

Sette giri d’orologio. Sette come il numero sulla sua maglia. Un applauso che è un abbraccio, potente e travolgente. Un messaggio indimenticabile. Un canto che unisce chi da sempre è rivale. Un minuto da brividi. You’ll never walk alone, per partecipare a un dolore smisurato. Sessanta secondi per ricordare a tutti cosa è la vita, cosa è il calcio e cosa significa essere tifosi e ultras. Uno stadio che innalza una preghiera, una voce unica e tanti cuori a commuoversi. Un mondo, una famiglia globale, che mostra rispetto e compassione. E i tifosi. Loro, che muovono anima e volontà. Loro, protagonisti e comparse di uno spettacolo che prova a cambiare ma che per fortuna resta sempre lo stesso. I tifosi, senza cui il calcio non sarebbe raccontato. Loro, che regalano emozioni. E che anche stavolta hanno offerto suggestioni incancellabili.

Ci vorrà parecchio tempo per smaltire la pelle d’oca.

Una cosa è certa sul tifo: non è un piacere parassita… Il calcio è un contesto in cui guardare diventa fare.

Nick Horby

19 aprile 2022. 30esima giornata di Premier League. Ad Anfield si gioca il match tra Liverpool e Manchester United. Quello che succede al 7’ minuto sugli spalti, in pochi istanti fa il giro del mondo.

Inizia tutto, purtroppo, con una comunicazione affidata da Cristiano Ronaldo ai social. Il campione portoghese il 18 aprile annuncia il grave lutto che colpisce lui e la sua compagna, Georgina Rodriguez.

La morte del loro bambino, durante il parto.

Con la nostra più profonda tristezza dobbiamo annunciare la scomparsa di nostro figlio. È il dolore più grande che un genitore possa provare. Solo la nascita di nostra figlia ci dà la forza di vivere questo momento con un po’ di speranza e felicità. Vogliamo ringraziare medici e infermieri per le loro cure e supporto. Siamo devastati da questa perdita e chiediamo privacy in questo brutto momento. Amore sei il nostro angelo. Ti ameremo sempre”.

You’ll never walk alone


Georgina era in attesa di due gemellini. La bambina è riuscita a venire alla luce, mentre per il maschietto non c’è stato nulla da fare.

Una sofferenza immensa per i due genitori, che è rimbalzata da un post all’altro, partendo da un angolo del globo e finendo al lato opposto. Ogni genitore, ogni fratello, chiunque si è stretto a Cristiano e Georgina.

“Il tuo dolore è il nostro dolore. Ti mandiamo forza e amore, a te e alla tua famiglia in questo momento“, è stato il commento del profilo ufficiale del Manchester United.

Il Real Madrid si unisce al dolore di tutta la famiglia e vuole mostrare loro tutto il nostro amore e affetto” è stato quello del Madrid.

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You’ll never walk alone

CR7, dopo 9 stagioni con il Real Madrid e 4 con la Juventus, è tornato a vestire la maglia del Manchester United, da cui anni prima è partita la sua stratosferica carriera. Una stagione, questa, che si è dimostrata non al suo solito livello però.

Il 19 aprile in calendario c’è il “The Classic”. Ad Anfield il suo United deve vedersela contro i Reds.

Cristiano Ronaldo ha appena subito la perdita devastante del suo bambino e decide allora di non scendere in campo. La scelta è quella di restare accanto alla sua famiglia, in un momento così triste. E non immagina certo che un’altra famiglia lo sta per ricoprire d’affetto.

Bisogna aspettare solo sette minuti dal fischio d’inizio.

E poi coinvolgimento e pelle d’oca affiorano. Dapprima lentamente, e poi in modo impetuoso.

I tifosi del Liverpool, dopo un tam tam mediatico, iniziato fin dalle prime ore della mattina, allo scattare del 7′ del primo tempo della partita mettono in scena una spettacolo, destinato a restare impresso nella memoria e nel cuore. Si alzano in piedi. E dedicano un lungo applauso al campione dello United. Una straordinaria dimostrazione di solidarietà. A fare notizia però non sono gli applausi. A fare scalpore è l’inno del Liverpool, intonato dalla curva Kop e innalzato da tutto lo stadio, senza distinzione alcuna. Un canto non indirizzato alla squadra o ai giocatori, ma proprio a Cristiano e a Georgina. A due genitori, due persone, con il loro giorno di dolore estremo.

You’ll Never Walk Alone.

E’ una canzone che parla di sofferenza, di forza e di speranza e ricorda ai Reds che non cammineranno mai soli. Ascoltato dal vivo, o anche solo in televisione, è da brividi. Riesce a trasmettere la vicinanza dei tifosi alla propria squadra e sottolinea come nei momenti belli e in quelli difficili, non importa contro chi e come, nessuno si ritroverà mai da solo ad affrontare le avversità.

Questa volta, You’ll never walk alone, è una dichiarazione di affetto e di comprensione umana, oltre che un omaggio, a Cristiano Ronaldo. Che fino a 24 ore prima era semplicemente il rivale, il nemico da sconfiggere. E che invece adesso è l’amico da abbracciare.

Continua a camminare attraverso il vento
Continua a camminare attraverso la pioggia
Anche se i tuoi sogni verranno scossi e spazzati via Continua a camminare con la speranza nel cuore
E non camminerai mai da solo

Anfield per Cristiano

Una dimostrazione di empatia capace di scardinare pure il silenzio, in cui si erano trincerati Cristiano e la sua famiglia.

“Un mondo… Uno sport… Una famiglia globale… Grazie, Anfield. Io e la mia famiglia non dimenticheremo mai questo momento di rispetto e compassione”, scrive CR7.

Gli fanno eco sua sorella Elma, da Madeira: “Grazie per questo, Liverpool. Non dimenticheremo mai quello che avete fatto oggi”, e l’altra sorella, Katia: “Oltre il calcio”, pubblicando un video con il ritornello di “You’ll Never Walk Alone”.

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You’ll never walk alone

Una manciata di secondi e in mondovisione ancora una volta è stato dimostrato cosa sia il calcio.

Forse qualcuno ne aveva bisogno e forse qualcuno si ostinerà ancora a non capire.

La parte fondamentale di tutto non sono le squadre, i dirigenti, e i giocatori.

Il cuore pulsante, senza il quale non ci sarebbero idoli da innalzare, aspetti economici considerevoli, spettacolo e stipendi per i tanti addetti ai lavori. Il tassello centrale del puzzle sono e restano quei tifosi senza i quali non esisterebbe l’intero movimento. Il calcio senza i tifosi sarebbe un film senza sonoro e senza gli spettatori in sala, quindi con nessuno a pagare il biglietto.

Le bandiere nel calcio sono i tifosi a crearle, gli interessi dei media sono i tifosi a spostarli e il cuore che batte è sempre il loro, che palpita per una vittoria o per una sconfitta, che pulsa per una decisione arbitrale, che si emoziona e si commuove, che piange, che ride e che si dispera.

Che si stringe al dolore di un altro essere umano.

Qualcuno la chiama mentalità, loro, i tifosi, lo chiamano rispetto. Quello stesso riguardo che da sempre chiedono, che urlano a ogni partita, per cui protestano e si agitano.

Al prossimo spettacolo dentro lo stadio, basta riflettere su chi è che lo sta offrendo.

You’ll never walk alone, vale sempre. Vale per tutti.

#IrriducibilmenteLibera

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Sabrina Villa

Per Vasco “Cambiare il mondo è quasi impossibile -Si può cambiare solo se stessi - Sembra poco ma se ci riuscissi - Faresti la rivoluzione” . Ecco, in questo lungo periodo di quarantena, molti di noi hanno dovuto imparare nuovi modi, di stare in casa, di comunicare, di esternare i propri sentimenti. Cambiare noi stessi per modificare quello che ci circonda. Tutto si è fermato, in attesa del pronti via, per riallacciare i fili, lì dove si erano interrotti. I pensieri hanno corso liberamente a sogni e desideri, riflessioni e immagini e, con la mente libera, hanno elaborato anche nuovi modi di esternazione e rappresentazione dell’attualità. Questa è la mia rubrica e io sono Sabrina Villa. Nata a Roma e innamorata della mia città. Sono un'eclettica per definizione: architettura, pittura, teatro, cucina, sport, calcio, libri. Mi appassiona tutto. E' stato così anche nel giornalismo, non c'è ambito che non abbia toccato. Ogni settore ha la sua attrattiva. Mi sono cimentata in tv, radio, carta stampata. Oggi, come al solito, mi occupo di tante cose insieme: eventi, comunicazione, organizzazione. La mente è sempre in un irriducibile movimento.

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