“Influencer” – romanzo di Eduardo Siciliano

“Influencer” – romanzo di Eduardo Siciliano

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Nel romanzo “Influencer” di Eduardo Siciliano (edito da Le Parche Edizioni) il mare è quello che bagna il golfo di Napoli, il dire sono le promesse elettorali di un giovane onorevole neo eletto in Parlamento e il fare… lascia il tempo che trova.

Ma andiamo con ordine. In questo libro il protagonista è Enea, un giovane studente di giurisprudenza esperto di comunicazione social che con passione e tenacia collabora alle campagne elettorali di alcuni amici a Napoli. In ballo c’è un seggio alla Camera dei Deputati. Uno di questi sará occupato da Trano. Enea gli da una mano e l’amico diventa il parlamentare più giovane a sedere sulla poltrona della Presidenza della Camera.

Fai del bene e scordati, fai del male e pensaci 

Il bello, o forse il brutto, deve ancora iniziare. Perché il potere a volte ti cambia, si sa, ed é proprio quel che succede a Trano mettendo piede nei cosiddetti “Palazzi del Potere”. Enea lascia Napoli e arriva a Roma, a Montecitorio, per collaborare all’interno dello staff del parlamentare. Un sogno che diventa realtà, sulla carta. Ma che si trasforma nell’inizio di un incubo. Tutto può immaginarsi… Tranne quel che purtroppo vivrà sulla sua pelle e che potrete leggere nel romanzo (#nospoiler).

Perché Infuencer?

Nell’era dell’interconnessione globale, il consenso politico passa anche attraverso i social network. Video, hashtag e numero di condivisioni diventano il metro di giudizio di un politico, la vetrina tirata a lucido di una persona che investe più sull’apparenza che sull’essere. Una copertina patinata. Trano vuole fare l’influencer prima ancora del politico? Forse sì.

Il castello di carta

Il romanzo di Siciliano dipinge a tinte nitide uno spaccato reale e presente oggi nelle istituzioni, un fenomeno che investe sempre più politici e che rischia di intrappolarli nella comunicazione “a tutti i costi”. Affronta di petto temi reali come il precariato dei portaborse e dei collaboratori parlamentari, ma anche quello degli onorevoli impegnati a dover comunicare in maniera pomposa tutte le proprie attività, il tema dei privilegi e degli scambi di favore.

Enea per sopravvivere in questo ambiente dovrebbe fare una sola cosa: tradire se stesso.

Ma è quello che desidera davvero?

L’autore
Eduardo Siciliano è nato a Modena nel 1993. Negli ultimi cinque anni ha lavorato nelle Istituzioni per
importanti politici rivestendo la figura di Social Media Manager e Digital Creator. Ha lavorato nella XVIII legislatura nell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati e presso il Ministero di Grazia e Giustizia.

Cristina Autore

Giornalista. Nei miei sogni da bambina, quando giocavo a fare le interviste con il Cantatù. Nella testa e nel cuore, quando a 14 anni denunciavo quello che non andava a scuola sul giornale d’istituto. Sulla carta quando, a 21 anni, ho superato l’esame da Giornalista professionista all’ordine. Oggi, da 30enne, vivo di questo mestiere consumando le suole delle scarpe, l’inchiostro delle penne e facendo domande scomode a chiunque. Napoletana trapiantata a Roma da 10 anni. Ho svolto la mia gavetta in oltre 15 testate giornalistiche come Sky, Mediaset e Retesole e, negli ultimi 6 anni, ho lavorato full time a Montecitorio in qualità di addetta stampa per oltre 200 deputati. La mia passione più grande? Confezionare reportage e inchieste televisive. Sono #Naturalmentedeterminata e stacanovista, non per scelta, ma per istinto di felicità. Ho raggiunto alcuni dei miei obiettivi ma i sogni nel mio cassetto sono tanti e sgomitano tra di loro per uscire allo scoperto. Coltivo le mie amicizie con aperitivi e cenette improvvisate. Mi piace ballare da sola in casa con Alexa al massimo volume e nei corsi di gruppo in palestra. Organizzo tanti viaggi e, quando non posso partire, mi rifugio nei documentari Netflix immaginando di stare dall’altra parte del mondo. Amo la cucina e il cibo. Sono campionessa di comfort food, eternamente a dieta. Mi piace conoscermi e migliorarmi. Mi definisco ottimista, caparbia, buona d’animo e folle quanto basta per non arrendermi mai alle insidie della vita. “Ce la posso fare” è il mio mantra. Se fossi un oggetto sarei un martello pneumatico. Un animale, un picchio battente e tenace che scava a fondo la corteccia finché non scopre cosa c’è sotto.

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