La nostalgia è fatta di piccole cose

La nostalgia è fatta di piccole cose

Quanta nostalgia si può avere di piccole cose che hanno segnato la nostra infanzia/adolescenza? Molta, soprattutto se quegli anni sono stati caratterizzati dalla spensieratezza che dovrebbe contraddistinguerli. È per questo motivo che se siete dei millenials, non potete ricordare le iconiche, fantastiche e profumatissime sorpresine firmate dalla Mulino Bianco che oggi, a 40 anni di distanza tornano in commercio. L’azienda ha infatti deciso di rinverdire il legame con i ragazzini degli anni ’80/’90 riproponendo una collezione di gommine in una chiave nuova.

Un tuffo nel passato

Poco importa se lo scopo è una pura mossa di marketing, possiamo dire che ha colpito nel segno. E’ il 1983 quando per la prima volta l’azienda lancia le Sorpresine del Mulino , ideate da Graziella Carbone. “Carta vince e carta perde” è la prima sorpresa che si trova. Seguiranno 650 tipi di gadget diversi che segnano un nuovo modo di “acchiappare” i piccoli consumatori, stile che seguiranno successivamente tutte le altre aziende. Le prime sorprese si trovano all’interno di una scatolina che ricorda molto quelle dei fiammiferi, contenente anche un foglietto guida con le istruzioni per giocare.

Le sorpresine degli anni ’80

Chi di voi non ha conservato almeno una sorpresina? Le gommine erano quelle più gettonate perchè avevano la forma delle merendine. La nuova collezione ha l’obiettivo di portarci indietro nel tempo, e rivivere quelle emozioni che molti di noi hanno provato nell’aprire una delle famose scatoline a fiammifero contenenti una sorpresa. Ma il viaggio dei ricordi è spesso una cosa improvvisa, ci avete mai fatto caso? Questo ritorno all’adolescenza mi ha fatto fare una riflessione sui ricordi nostalgici che ognuno di noi ha.

La nostalgia è fatta di bei ricordi

A volte basta un odore, un oggetto, una frase che ci riporta indietro velocemente ad una persona, ad un luogo, ad un momento. È un po’ come gli odori: anche quando non li senti più hai memoria di essi. E spesso ti ricordano delle persone a cui sei stato legato. Io, per esempio, ho ben memorizzato nella mia memoria olfattiva l’odore di mio padre che non c’è più. Anche se quell’odore non lo sento da anni ormai, ne ho memoria e potrei riconoscerlo tra mille. E quando ci penso sono felice. Perché la nostalgia non è sempre negativa. Provarla fa bene. Perché ci ricorda cose belle, che abbiamo vissuto che sono sì passate ma se proviamo ancora sentimenti quando ci tornano in mente, allora vuol dire che sono state esperienze positive. Che sono state cose belle.

A volte basta nulla, anche una grande azienda che decide di riproporre dei gadget di quarant’anni fa perché sa cosa ha significato per due generazioni di ragazzi. La nostalgia è fatta di bei ricordi.

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#ostinatamenteEclettica

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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