Museo Ferrari a Maranello, tra passione e innovazione

Museo Ferrari a Maranello, tra passione e innovazione

Maranello è un luogo che fa battere il cuore più forte agli appassionati di motori di tutto il mondo. Qui sorge un “santuario” dei motori, ovvero il Museo Ferrari dove ogni giorno centinaia di appassionati provenienti da tutto il mondo celebrano la passione per la velocità, l’eccellenza ingegneristica e l’ineguagliabile stile italiano che hanno reso la Ferrari un’icona globale. La visita racconta il successo della Ferrari e del suo creatore Enzo Ferrari ( per il quale c’è un museo dedicato a Modena), sala dopo sala si racconta una storia di successo, di sfide e di trionfi.

All’ingresso, l’architettura moderna del museo accoglie i visitatori con le sue linee audaci e una scintillante esposizione di vetture che hanno fatto la storia del Cavallino Rampante. Qui si respira un’atmosfera di attesa, come se ogni auto fosse pronta a balzare in pista al minimo cenno del pilota.

La sala delle leggende

Il percorso inizia nella Sala delle Leggende, dove sono esposte alcune delle Ferrari più iconiche di tutti i tempi. La storia di Ferrari è narrata attraverso le sue creazioni più celebri, dalle vetture da competizione che hanno dominato le piste di Formula 1 alle edizioni limitate che hanno fatto sognare generazioni di appassionati. Ogni modello è accompagnato da aneddoti, dati tecnici e immagini storiche che permettono di immergersi nel contesto delle epoche in cui queste macchine hanno lasciato il segno.

La galleria delle vittorie Ferrari

Proseguendo, si entra nella Galleria delle Vittorie, un’area dedicata ai trionfi sportivi della Scuderia Ferrari. Questa sala è un inno al successo in pista, dove trofei, caschi storici e tute da gara narrano le imprese di piloti leggendari come Juan Manuel Fangio, Niki Lauda, Michael Schumacher e molti altri. Schermi interattivi offrono ai visitatori la possibilità di rivivere le gare più emozionanti e di conoscere da vicino la vita dei campioni che hanno contribuito a costruire il mito Ferrari.

Successivamente, si passa al Tempio della Tecnologia, dove il museo si apre alla scoperta dell’innovazione e della ricerca. Qui è possibile esplorare le avanzate tecnologie che stanno dietro alle prestazioni mozzafiato delle vetture Ferrari. Motori, telai e componenti aerodinamici sono esposti come opere d’arte, dimostrando come l’ingegneria di precisione sia parte integrante della filosofia Ferrari.

La pista di Fiorano

Un’area particolare del museo è dedicata alla famosa Pista di Fiorano, il circuito di prova privato della Ferrari. Una grande mappa interattiva mostra il tracciato dove ogni nuova Ferrari viene messa alla prova prima di raggiungere la produzione di serie. Video e simulatori di guida permettono ai visitatori di provare virtualmente l’ebbrezza di un giro veloce su questa pista leggendaria.

Infine, il museo ospita una Sala delle Mostre Temporanee che si rinnova periodicamente, mostrando nuove collezioni, progetti speciali e collaborazioni artistiche legate al mondo Ferrari. Questo spazio dimostra come la Ferrari non sia solo un marchio automobilistico, ma un vero e proprio simbolo culturale che attraversa diversi ambiti della creatività e del design.

L’origine del cavallino rampante, simbolo Ferrari

Come l’aquila ad ali spiegate di Moto Guzzi, anche il cavallino rampante viene dal mondo dell’aviazione. Si tratta dell’emblema personale di Francesco Baracca, maggiore e pilota della prima guerra mondiale abbattuto in volo nel 1918. Sulla carlinga del suo aereo spiccava un cavallino rampante nero, con la coda all’ingiù, simbolo di coraggio e temerarietà.

Non passano molti anni dalla scomparsa dell’asso Baracca che Enzo Ferrar ne conosce la madre, la contessa Paolina Baracca. È il 17 giugno 1923 e si sta disputando il gran premio del circuito del Savio, vicino a Ravenna. Enzo Ferrari vince questa prima edizione come pilota Alfa Romeo e la contessa Paolina gli propone di adottare come simbolo il cavallino rampante del figlio. Gli dà il permesso di applicarlo sulle sue automobili perché gli porti fortuna.

Al termine della visita, ci si rende conto di come il Museo Ferrari di Maranello non sia solo un’esposizione di magnifiche automobili ma una narrazione dinamica e affascinante di come l’eccellenza, la passione e l’innovazione possano tradursi in velocità pura e in oggetti di desiderio senza tempo. Sicuramente un luogo da visitare una volta, e poi ancora e ancora.

Segui DmU Magazine! Sulle nostre pagine social  Facebook, Instagram e Telegram.

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *