8 dicembre, il giorno dell’albero di Natale

8 dicembre, il giorno dell’albero di Natale

Ci siamo quasi, domani è l’8 dicembre, il giorno dell’albero di Natale!

Io me lo ricordo benissimo, quando ero piccola, ed era l’8 dicembre, il giorno dell’albero di Natale. Quello in cui ci si svegliava e si trovavano già per casa le scatole che contenevano gli addobbi di Natale. Prontamente emerse da cantine e sgabuzzini.

L’8 dicembre, ovvero dell’Immacolata Concezione, quindi giorno di festa, si rimaneva a casa dalla scuola, e per i genitori più fortunati, anche dal lavoro. E allora quale momento più adatto per aprire e scoprire cosa avevamo riposto l’anno precedente nel giorno della Befana? Ovvero, il giorno in cui ci si dedica a togliere gli addobbi natalizi.

E per quanto le cose oggi siano cambiate e ci piace addobbare case, balconi e strade molto prima dell’8 dicembre, quella data rimane sempre nella nostra mente, radicata come il giorno dell’albero di Natale.

Ma perché l’8 dicembre è il giorno dell’albero di Natale? Ce lo siamo mai domandato? Io, cresciuta nella tradizione cattolica, ho sempre associato questa data agli addobbi, proprio perché legata strettamente all’annunciazione nella venuta di Cristo. Ma in realtà i motivi sono molto meno spirituali e religiosi.

Ma iniziamo con il dire che non in tutto il mondo l’albero di Natale si fa l’8 dicembre. E soprattutto non in tutta Italia si fa in quella data.

Per il nostro Paese è stata individuata la data dell’8 dicembre come data canonica per l’addobbo dell’albero e la messa in scena del presepe, perché è la data di festa più vicina al Natale.

Quindi è un giorno in cui abbiamo tutti più tempo da dedicare all’albero e al presepe.

Poca spiritualità e molta praticità.

Come dicevamo, non per tutti il giorno dell’Immacolata Concezione è il giorno dedicato agli addobbi del Natale. Infatti, in Italia ci sono delle Regioni dove, oltre a festeggiare il Natale si festeggia San Nicola. Come in Puglia ma anche nelle Regioni del Nord Italia. Per questa ragione l’albero di Natale deve essere pronto prima della notte tra il 5 e il 6 dicembre, perché San Nicola porta i doni in quella notte.

A Milano, invece, festeggiando Sant’Ambrogio, tutto deve essere pronto entro il 7 dicembre. Visto che per tradizione alle ore 19 in Piazza Duomo viene acceso l’imponente albero di Natale.

Ma anche nel resto del mondo le cose differiscono dalla nostra tradizione. Negli Stati Uniti ad esempio si fa il 1° dicembre, ovvero subito dopo il thanksgiving day.

Invece in molti paesi del Nord Europa la data è il 21 dicembre, ovvero giorno del solstizio di inverno, questo perché, in antichità, il Natale era una festa pagana. Nata proprio per celebrare l’arrivo dell’inverno e il nuovo ciclo solare.

Ormai l’albero di Natale è il simbolo di questa festa che unisce molte religioni. E se si vuole identificare questo periodo dell’anno pensiamo tutti all’abete addobbato e colorato.

Domani per molti di noi sarà proprio il giorno dell’Albero di Natale. Giornata in cui molte famiglie si riuniranno per dedicarsi all’attesa della festa che più di tutti ci regala gioia e … molti chili in più!

#ostinatamenteottimista

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Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

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