Quando ad aver bisogno di aiuto sono gli animali. Storie di “Anime randagie” e di gattini che non mollano

Quando ad aver bisogno di aiuto sono gli animali. Storie di “Anime randagie” e di gattini che non mollano

“Usate bene il tempo perché non sappiamo quanto ne avremo a disposizione” così Nadia Toffa scriveva nel suo libro “Tra luce e oscurità”.

Mi piace pensare che le persone possano fare propria questa filosofia e, ognuno con le proprie possibilità, migliorare questo Mondo.

Oggi vi racconto la quarantena di Erika Fuscà, una make up artist, da qualche giorno alle prese con l’allattamento di 6 gattini. Non è certo la prima volta che le capita. Guai però a chiamarla volontaria: “Mi sento indegna di fronte a chi fa quotidianamente cose straordinarie”, mi rivela.

Sono i primi giorni di Aprile e una ragazza trova questi mici appena nati rimasti senza una mamma. Non avendo alcuna esperienza chiede l’aiuto di Erika che, non si tira indietro.

“Non è semplice allattare gatti così piccoli, hanno bisogno di attenzioni particolari. A partire dalla posizione, bisogna evitare che il latte finisca nei polmoni, bisogna dare loro integratori, svegliarsi spesso” – mi spiega.

All’una di notte una gattina della cucciolata sta per morire.

“Corro in clinica con la piccola avvolta nel pile, boccuccia aperta e fiato corto” – racconta.

“La veterinaria mi dice che la gattina sta vivendo gli ultimi minuti della sua vita, che avrebbe tentato fino alla fine di salvarla ma – mi consiglia – di rassegnarmi. Torno a casa con l’amarezza di aver fallito, (mai avuto un piccolo in allattamento morto), ma la consapevolezza che non sempre dipende da noi. La mattina ricevo una telefonata dalla clinica: Signora venga a riprendersi la piccola. È viva, ed ha fame!”.

È lei a parlarmi di Anime Randagie. Un’associazione che in Calabria è riuscita in un’impresa davvero straordinaria: aprire un’oasi, completamente autofinanziata, che oggi ospita oltre 200 cani.

L’oasi di Anime randagie

Il mondo del volontariato infatti non si è fermato nemmeno di fronte al Covid-19 perché, come mi dice –  “L’uomo non ha mai smesso di comportarsi indegnamente e perché le Associazioni tamponano là dove non arrivano le istituzioni”.

Anime Randagie si trova a Bovalino, un Comune di 9000 abitanti in provincia di Reggio Calabria. Qui nel 2015 si assiste ad una vera e propria strage di randagi.

Un fatto che scuote le coscienze e raccoglie un gruppo di persone che decidono di iniziare a collaborare e mettersi a disposizione della causa, al fianco di Angela che, già da tempo, si occupava di quelli che lei stessa aveva ribatezzato “il branco del mare”.

Non c’era un minuto da perdere: bisognava mettere in salvo i cani che erano riusciti a salvarsi. Con impegno, sacrificio, spirito di abnegazione, i volontari ottengono dal Comune il terreno di un ex macello e iniziano i lavori per la costruzione di quella che oggi è L’OASI DI ANIME RANDAGIE. Una vera e propria riserva dove, cuccioli e cani anziani, spesso con un passato difficile fatto di violenze e abusi, non sono chiusi in gabbie ma hanno a disposizione aree sgambamento, tanti spazi verdi, ma anche un’infermeria e una nuova sala operatoria.

Parlo al telefono con Angela e mi racconta con orgoglio di quanto in questi anni lei e il suo staff siano riusciti a fare, parla spesso della potenza dell’amore, dell’importanza di sensibilizzare verso il problema del randagismo e dell’importanza della sterilizzazione. Mi dice: “Noi siamo come il lievito: ne basta un pizzico perché il dolce si trasformi in una torta deliziosa”.

Alcuni numeri: dal 2016 ad oggi, l’Associazione Anime Randagie di Bovalino ha recuperato e curato circa 1000 cani, di questi, 800 hanno trovato famiglia. Come Speranza, trovata in mezzo alle sterpaglie con tutte e quattro le zampe spaccate.

Tanti anche i pelosi che aspettano fiduciosi l’arrivo di qualcuno che si innamori di loro.

Come Orion, che mostra i suoi denti pronto a difendersi dopo chissà quali maltrattamenti. Sono bastate poche ore per trasformarlo in un cucciolone docile e pronto a farsi coccolare.

Belkis, pieno di rogna, oggi uno spettacolo di cane.

Moses, recuperato dal canile lager di Metauria. Guardate quanto il suo sguardo oggi sia diverso. La luce nei suoi occhi ci dice più di tante parole.

La forza dell’amore davvero tutto può.

“Nel diventare più maturo scoprirai di avere due mani: una per aiutare te stesso e l’altra per aiutare gli altri” diceva quel mito di eleganza e altruismo di Audrey Hepburn.

Per conoscere questa realtà, il cui modello (aggiungo io) è tutto da esportare, vi consiglio di visitare la pagina Facebook “IL BRANCO DI ANIME RANDAGIE 2.0”. Chissà che non veniate rapiti dallo sguardo di un cane in attesa di trovare una casa che lo accolga.

In questo periodo di grandi difficoltà, anche gli ospiti pelosi dell’oasi hanno bisogno di aiuto. E’ partita una lotteria per una raccolta fondi. In palio oggetti per i nostri amici a 4 zampe e mascherine. Basta un piccolo aiuto per rendere possibili grandi imprese.

E’ il momento di riscoprire le cose che davvero contano nella vita.

Dimenticavo…qui Erika ha dottato Lana, una meraviglia di cane che, dopo i primi anni vissuti dentro una gabbia per conigli, dopo tanto soffrire e numerose violenze oggi conosce il calore di una famiglia, sa cosa significa correre libera, ma soprattutto ha scoperto cos’è l’amore.

Erika e Lana

Allora grazie Angela, grazie Erika, grazie a tutti coloro che si mettono a disposizione di chi una voce non ce l’ha, ma ha senza dubbio, un grande cuore.

Intanto i gattini crescono…

distantimaunite

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