Più in alto di tutti. Il razzo di Skyward conquista EuRoC 2022

Più in alto di tutti. Il razzo di Skyward conquista EuRoC 2022

La fiammata del razzo di un colore blu acceso. I secondi che sembrano infiniti. Gli occhi rivolti al cielo. Il sudore delle mani che si intrecciano. Le menti e i corpi di giovani ingegneri il cui cuore batte per la stessa passione. Il fiato trattenuto. L’urlo di felicità che rimane, secondo protocollo, strozzato in gola. E poi, sorrisi e abbracci.

Il razzo dell’eccellenza italiana è volato alto. Più in alto di tutti.

Pyxis, creatura del team “Skyward Experimental Rocketry” del Politecnico di Milano ha sbaragliato la concorrenza, conquistando il primo posto nella competizione internazionale “European Rocketry Challenge – EuRoc 2022”.

Siamo in Portogallo. A Pont de Sor. Poligono di Santa Margarida.

Dall’11 al 18 ottobre team studenteschi provenienti da tutta Europa si sfidano a colpi di “lanci” di razzi sonda sperimentali, nell’ambito di una manifestazione promossa dall’agenzia spaziale portoghese allo scopo di incoraggiare lo studio verso le discipline scientifiche.

Il team italiano esulta. In trenta sono presenti all’evento, in rappresentanza dello sforzo collettivo di ben 105 studenti di vari dipartimenti, dall’ingegneria gestionale, all’elettronica, all’aerospazio.

In greco Pyxis vuol dire bussola e simboleggia la guida della nostra impresa, mi spiega Virginia Porro, vicepresidente dell’associazione.

Quest’anno siamo tornati in Portogallo per vincere con un nuovo razzo, più determinati di prima. In realtà la fase di progettazione di Pyxis era iniziata già a Settembre 2021, prima ancora di partecipare alla competizione con il nostro razzo Lynx, ma i due premi (“Team Award” e “Flight Award”) e il secondo posto ottenuti nel 2021 ci hanno dato la spinta per migliorarci!

Il team di Skyward lavora con dedizione e nell’edizione 2022 di EuRoc fa incetta di premi. Oltre alla vittoria assoluta, ottiene altri importanti riconoscimenti tra cui”Technical Awards“, premio per il miglior report tecnico, e “Anacom Rf Awards” per l’ottimizzazione del sistema a radiofrequenza per la ricetrasmissione della telemetria.

Sapevamo che saremmo saliti su quel palco ma non avevamo certezze, ci racconta Virginia. Alla fine siamo stati stupiti anche noi di esserci portati a casa il Technical Award, per la migliore implementazione tecnica e miglior report, e i due premi speciali Anacom per il miglior sistema di antenne (primo e secondo posto a causa dell’utilizzo di due frequenze diverse), oltre ad essere arrivati primi a pari merito per miglior volo (premio assegnato a RED, squadra di Lisbona) e per miglior team e organizzazione (premio assegnato a ASTG, di Graz). Infine con la somma dei punti siamo risultati primi assoluti guadagnandoci l’EuRoC Award e il titolo di campioni!

Il razzo, testato a Roccaraso, in provincia de L’Aquila, è volato fino a quota 3.034 metri ed è stato perfettamente recuperato, grazie agli studi e ai calcoli precisi del team.

Siamo stati i primi a lanciare e abbiamo inaugurato la competizione con un lancio nominale, apogeo di 3034 metri, apertura del paracadute perfetta e vela che ha dimostrato un ottimo controllo, atterrando molto vicina al target nonostante i forti venti. C’era sicuramente molta tensione durante il lancio e solo quando abbiamo sentito le parole “parafoil deployed”, che annunciavano l’apertura della vela, ci siamo permessi di festeggiare. 
Personalmente ero talmente emozionata che non ho neanche provato a trattenere il pianto di gioia finale!

Il team meneghino ha curato la realizzazione del razzo in tutte le sue fasi: dalla progettazione all’aerodinamica, dall’elettronica all’assemblaggio.

“Il più innovativo mai costruito”

Un anno di studi e sacrifici per presentarsi al meglio all’appuntamento con gli altri team concorrenti:

Quest’anno siamo arrivati in competizione con un progetto più caro rispetto all’anno scorso, ci confida Virginia. Ma grazie al sostegno di partner come Titiro Digital, Persico, Kaos Design, DBS, Aerogravity, 3D Metal e tantissimi altri abbiamo dovuto spendere di tasca nostra solo il 10/15% della spesa complessiva, senza dimenticare anche il sostegno del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali e del Politecnico di Milano. 

Pyxis, alto due metri e mezzo, 15 cm di diametro, è caratterizzato da una leggera struttura in fibra di carbonio e vetro. L’implementazione di un sistema di antenne molto avanzato e una modalità di recupero diversa del razzo sonda hanno permesso a Skyward di piazzarsi sul tetto d’Europa.

Per scendere nei dettagli tecnici ci affidiamo alla spiegazione di Virginia:

Per avere una trasmissione dati più efficiente ed affidabile (con in mente un’eventuale live stream direttamente dal razzo in volo per il futuro), il vano elettronico monta un array ottagonale di antenne che ci ha concesso di vincere ben due premi speciali elargiti da Anacom, sponsor della competizione. 

Feature più scenica di Pyxis è il parafoil: se l’anno scorso il razzo arrivato in apogeo si separava per far uscire il paracadute ma teneva i due pezzi (main e payload) uniti tramite una shock cord, questa volta i due pezzi si separano completamente e il payload viene riportato a terra da una vela controllata (prima di lanciare noi impostiamo una posizione verso cui tornare e la vela punta a quella direzione).
Il payload tra l’altro conteneva oltre a un nostro esperimento (delle connessioni elettro-meccaniche) anche dei sensori programmati dai ragazzi dell’Istituto Cigna Garella Baruffa di Mondovì
. Per noi che ci affidiamo tanto agli aiuti dei nostri partner è stata l’occasione perfetta per collaborare. Sarebbe per noi davvero importante riuscire ad ispirare ragazze e ragazzi a seguire una carriera nella scienza, per lavorare insieme al futuro.

Le sfide, per l’associazione Skyward, non finiscono qui. Per il 2023 il team del Politecnico di Milano è già pronto a mettere a punto il progetto “Gemini”. Sarà un razzo ibrido.

Tutti i team hanno già iniziato le fasi di design preliminare per Gemini i cui dettagli sono ancora da rifinire e che speriamo di poter presto condividere con tutti. Questa sarà una nuova sfida sotto tutti i punti di vista, da quello tecnologico, a quello organizzativo, a quello economico, ma noi siamo pronti a dare del nostro meglio.

Quegli occhi rivolti al cielo di giovani e talentuosi studenti brillano come non mai. Un sogno si è realizzato. Ma è solo uno dei tanti.

Da qualche parte, qualcosa di incredibile è in attesa di essere scoperto.

Carl Sagan

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Skyward Experimental Rocketry è un’associazione studentesca del Politecnico di Milano, che
riunisce più di 150 studenti di diverse facoltà ingegneristiche, con l’obiettivo di progettare e
realizzare razzi-sonda sperimentali.
Nata nel 2012, ad oggi con 7 lanci all’attivo, Skyward detiene il record nazionale di rocketry avendo
raggiunto un apogeo di 1500 metri su suolo nazionale (Settembre 2021, Roccaraso (AQ)).
Ad ottobre 2021, l’associazione ha partecipato per la prima volta a una competizione europea di
missilistica indetta dall’Air Summit portoghese, chiamata EuRoC, dove il lancio di Lynx, con un
apogeo di 3072 m e un recupero da manuale, è valso il Team Award, il Flight Award per la categoria
3km Solid Motor, oltre che il secondo posto nella classifica generale fra tutti i team europei
partecipanti!
Ad ottobre 2022, ha nuovamente partecipato ad EuRoC, dove il lancio di Pyxis, con un apogeo di
3034 m e un recupero perfetto, è valso il Technical Award (miglior design e miglior report), il RF
Award (miglior sistema di antenne), ma soprattutto il 1° posto in classifica generale ottenendo
l’EuRoC Award.
Per il futuro, Skyward si pone come obiettivo di continuare il progetto di rocketry creando un
razzo ancora più innovativo in vista delle future competizioni e integrarlo con Chimæra, il
progetto di realizzazione di un motore SRAD ibrido, molto più sicuro e affidabile rispetto ai
motori a propellente solido utilizzati fino a questo momento.
Come associazione studentesca, Skyward ha una presenza significativa tra futuri ingegneri ed esperti
del settore. Oltre a seguire i normali corsi di laurea, gli Skywarders lavorano in team su progetti
reali, creando una sinergia tra le conoscenze acquisite in aula e le competenze tecniche e soft
skills richieste nel mondo del lavoro.




Elisabetta Mazzeo

Elisabetta, classe 1981. Ogni 18 anni un cambiamento. Prima la Calabria, poi Roma, ora Zurigo. Domani chissà. La mia sfida quotidiana? Riuscire nell’impresa di essere contemporaneamente mamma, moglie, giornalista, scrittrice e ora anche blogger. Ore di sonno: poche. Idee: tante. Entusiasta, curiosa, caparbia, sognatrice. Scrivere è un’esigenza. Una lunga gavetta nei quotidiani e nelle tv locali, poi l'approdo come inviata di Sport Mediaset. Non ho dubbi: il mio è il mestiere più bello del mondo. Una passione prima che un lavoro. Oggi ricopro l'inedito ruolo di vicedirettore a distanza di Retesole, l’emittente che mi ha visto crescere umanamente e professionalmente. Divoro libri e due li ho anche scritti, mi nutro di storie di sport, ma non solo. Scatto e colleziono foto, mi alleno quanto basta per non sentirmi in colpa e in compenso macino chilometri armata di scarpe da ginnastica e passeggino. L'arrivo delle mie due figlie ha rimodulato le priorità della mia vita. E adesso è con loro e per loro che continuo a mettere le mie passioni in campo. #CaparbiamenteSognatrice

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