Covid-bon ton: le regole della nuova e buona educazione

Covid-bon ton: le regole della nuova e buona educazione

Partiamo dalle basi: insieme al cellulare, alle chiavi di casa, al portafogli e ai documenti, ricordate di indossare sempre ed ovunque la mascherina, tenendo ben presente che spesso “less is more“, o per dirvela senza troppi giri di parole che la versione chirurgica è più che sufficiente; risparmiateci la vostra discutibile verve creativa, voi che ancora abbinate il rosa con il rosso e il nero con il marrone, perchè a volte rischiate di essere decisamente “too much”. Un esempio? Vedo in giro mascherine di brillanti, fluo, in pelle di coccodrillo o con il proprio nome stampato a caratteri cubitali. Kitsch e pure mitomani, il galateo vi boccia su tutta la linea!

Punto numero due: siamo ben felici di risparmiarci certi spettacoli indecorosi di labbra cariche all’inverosimile di rossetto e denti dal colore indefinito ma ricordatevi che proteggere la bocca non vi esime dal lavare i denti. Tenetelo sempre a mente! Evitate poi di gesticolare vistosamente o di gridare mentre state parlando: avete una mascherina, non tre giri di nastro adesivo. Un’altra sana e buona abitudine riguarda i saluti: se la stretta di mano è bandita, vi suggeriamo un semplice cenno della testa. Discreto ed elegante, ma soprattutto meglio del “gomito-a-gomito” che è assolutamente out e molto sconveniente. I gomiti non si alzano a tavola, figuratevi per dire un semplice “ciao”.

Regola numero tre: siamo tutte (o quasi) in smart working e questo ci autorizza a lavorare struccate, in pigiama e con i capelli sottosopra. Se non potete proprio rinunciare ad una video chiamata, di lavoro o di piacere che sia, siete pregati di avvisarci per tempo! Va bene che “acqua e sapone è meglio” ma abbiamo pur sempre una dignità e vogliamo tenercela stretta. E a proposito di ambiente domestico, ho lasciato appositamente questo suggerimento per ultimo: le scarpe sullo zerbino della porta di casa sono da brividi sulla schiena. Di pessimo gusto e irriguardose per tutti quelli che salgono le scale, vi consiglio vivamente di studiare location alternative e che diano meno nell’occhio. A meno che non si tratti di un paio di Jimmy Choo, s’intende!

Eleonora Marini

Ciao sono Eleonora, nata e cresciuta a Roma, sposata con 1metroed85dimuscoli di nome Alessandro. Abbiamo due "coinquilini" bianchi, dalla coda lunga, che fanno le fusa tutto il giorno: Martino e Matilde. Sono una giornalista, amante di ogni forma di comunicazione, tanto che mi sono sempre divisa tra radio, tv e carta stampata. Per non farmi mancare niente! Assidua frequentatrice di palestra, alterno lo squat alla carbonara, il bilanciere alla bilancia, gli addominali ad un buon calice di vino, in un equilibrio perfetto che oscilla tra "da domani dieta" a "per me un altro tiramisù, grazie". Colleziono tacchi a spillo ma (ormai) vivo con le sneakers ai piedi; la mattina mi sveglio a volte Bridget Jones, a volte Carrie Bradshaw, ma comunque bionda e con la voglia di conquistare il mondo. O almeno un caffè alla vaniglia per svegliarmi. Sono innamorata della mia famiglia, di mio marito e dei miei amici. Ma più di tutto dei miei gatti, il re e la regina incontrastati della mia vita!

2 pensieri su “Covid-bon ton: le regole della nuova e buona educazione

  1. Il bello delle mascherine è che mie vitano di vedere gente dai colori accesi e sgargianti spalmati…sui denti…ora io le maschere chirurgiche mi fanno allergia, quindi uso quelle in stoffa e sono o nere o blu scuro. Il gomito non mi piace, oddio se posso dare una gomitata sui denti a qualcuno posso anche pensarci su, ma si anche con la mascherina i denti vanno lavati e ora che tecnicamente si avvicina l’estate e la gente ha imparato a lavarsi i denti, che diventi amico anche del lavaggio ascellare….non mi pare che il bon ton preveda di fare svenire giusto?

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