Cavallette, grilli e gli altri food-trend del 2021

Cavallette, grilli e gli altri  food-trend del 2021

Qualche mese fa, prima che la Svizzera introducesse le forti restrizioni anti Covid, ho partecipato ad una festicciola di una compagna di classe di mia figlia. Faceva caldo, sul tavolo da buffet c’erano varie cose confezionate. Mi sono avvicinata ad una ciotola che conteneva degli snack. Erano grilli. Secchi. Commestibili. E c’erano pure le cavallette. Così ho scoperto i food-trend del 2021.

Dopo un momento di esitazione, dove la curiosità faceva a botte con il presunto gusto degli esseri mummificati, la mamma della festeggiata, vedendo evidentemente la mia faccia tra lo schifato e il curioso, mi sorride e mi dice ” Assaggiali! Non dirmi che non li hai mai provati? Da noi (sono australiani) si mangiano come le patatine”.

Li ho assaggiati, i grilli. E pure le cavallette. Le patatine sono di gran lunga meglio. Praticamente, gli insetti secchi non sanno di nulla ma “sono fitonutrienti” – continuava a ripetermi la padrona di casa. “Fitoche? Sono insetti secchi” – avrei voluto risponderle con accento romano (perché, ammettiamolo, si capisce meglio il senso di ciò che si vuole esprimere).

Comunque, tornata a casa, questa cosa degli insetti ha continuato a frullarmi in testa. Ho fatto un po’ di ricerche e poi mi sono imbattuta nell’indagine condotta da Innova Market Insights, e pubblicata su Food Industry Executive. Ebbene, nei prossimi anni ci sarà un’impennata dei cibi legati alle piante e agli insetti. Raggiungendo una crescita del 20% entro il 2024. Quindi? Mangeremo anche noi insetti secchi contrabbandando le patatine? Non esattamente, ma poco ci manca…

I food trend del 2021

I fito-nutrienti sono composti vegetali ricchi di proteine e vitamine, ideali per migliorare le funzioni immunitarie. Si, ma il gusto? Dove lo mettiamo? Da una recente ricerca americana è emerso che il loro consumo raggiungerà i 24 milioni di dollari entro il 2023. Ma nei food-trend dei prossimi anni non mancheranno neanche i cibi creati dall’intelligenza artificiale, e ci sarà spazio anche per i superfrutti dell’Amazzonia, come buriti e camu-camu. Il buritì, anche detta moriche, canangucha e anche in altri modi strani, è una pianta della famiglia delle Arecacee, diffusa in Sud America. Il camu – camu è un frutto esotico che cresce nell’Amazzonia Peruviana e pare abbia forti proprietà anti obesità. Ma non saranno le uniche tendenze.

Da quest’anno si registra il ritorno dei “climatariani”, ossia coloro che seguono una dieta indicata per combattere il cambiamento climatico.

I food-trend non sono solo insetti

Nel boom dei food-trend del 2021, molto ha giocato l’emergenza sanitaria. Tre consumatori su cinque, secondo una ricerca di Innova Market Insight, sono alla costante ricerca di alimenti che possano impattare in maniera benefica la salute mentale e garantire una migliore qualità del sonno. Ma non è tutto, perché spopolerà anche la pratica del foraging, ossia il raccogliere piante e ingredienti che crescono nei boschi e lungo i fiumi. 

Tra climatariani, i cibi creati con intelligenza artificiale, gli insetti, e i fitonutrienti e superfrutti, ci sarà spazio anche per un altro boom, questa volta da me approvato in pieno: la trasparenza delle aziende, perché la chiedono sempre più a gran voce i consumatori. Si presterà più attenzione all’origine dei prodotti. Ridurre gli sprechi anche della plastica negli imballaggi per alimenti è un’altra battaglia che prenderà sempre più piede quest’anno. Ci sarà spazio anche per il foraging, ossia la raccolta manuale delle piante che crescono lungo gli argini dei fiumi e nei boschi. Attenzione però: questa pratica, come quella di chi raccoglie funghi, deve essere fatta in totale sicurezza e, preferibilmente, il compagnia di un esperto.

Se da una parte i food-trend del 2021 e oltre, mi incuriosiscono, dall’altra mi sembra di perdere quella “spensieratezza del buon cibo” con cui sono cresciuta.

Una via di mezzo, come in tutte le cose, è forse la strada migliore per tornare a gustare il cibo senza farsi troppo male (caloricamente parlando)

Se, insetti a parte, volete provare ad essere più ecosostenibili, vi rilancio l’ultimo articolo della nostra Greentosa. Leggetelo!

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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