L’importante è poter essere la donna che vuoi!

L’importante è poter essere la donna che vuoi!

Se per consuetudine nella Giornata internazionale dei diritti della donna, o ‘Festa della Donna’, si ricordano le conquiste sociali, economiche e politiche degli anni passati, sarebbe un vero passo in avanti verso la modernità sociale poterci dire che l’importante è poter essere la donna che vuoi!

Purtroppo non possiamo nascondere che l’Italia è ancora fortemente caratterizzata dalla disuguaglianza di genere in vari settori, in primis quello lavorativo.

A confermarlo anche una delle ultime querelle riguardo la formazione del Governo Draghi in cui si è dibattuto sulla presenza quasi nulla di donne tra i ministri.

Preoccupante è l’aumento di casi di violenza di genere, soprattutto maltrattamenti in ambiente domestico, anche a causa delle restrizioni per la pandemia di Covid-19.

Per questo Unicef lancia #8marzodellebambine, una petizione per il rinnovo del piano antiviolenza perché non esistano più discriminazioni di genere e perché ogni bambina abbia la possibilità di diventare la donna che vuole essere.

Testimonial della petizione l’attrice Serena Rossi che si è prestata per realizzare un emozionante video:

Ad esprimersi in linea con questi concetti anche il Presidente della Repubblica Mattarella durante le Celebrazioni al Quirinale:

“Un distorto concetto del rapporto affettivo – che, non a caso, si trasforma in odio mortale – è alla base dei gravi e inaccettabili casi di femminicidio. Una mentalità che, al dunque, è solo possesso, bramosia, dominio e, in fin dei conti, disprezzo. L’amore, quello autentico, si basa sul rispetto e la condivisione. Se si giunge a uccidere una donna è perché non si rispettano il suo desiderio di libertà e la sua autonomia. Perché ci si arroga il potere di non consentirne le scelte, i progetti, le aspirazioni. A distanza di settantaquattro anni dall’approvazione della Costituzione – che ha sancito, in via definitiva, l’eguaglianza e la parità tra tutte le persone, senza distinzioni – gli orribili casi di femminicidio – che reclamano giustizia – ci dicono che la legge, da sola, non basta. Che un principio va affermato, ma va anche difeso, promosso e concretamente attuato”. (fonte: ANSA)

Sarebbe auspicabile che la “Festa della Donna” non fosse solo un modo per commemorare le vittorie del passato, ma che rappresentasse il raggiungimento della parità senza doverlo più ricordare.

Angela Tassone

Esperta di Comunicazione e Marketing. Componente della FERPI - Federazione delle Relazioni Pubbliche italiana. Socievole e inconsapevole accentratrice, cerca di indirizzare al meglio le proprie energie. E anche se ha imparato che nella vita le cose non si possono mai considerare definitive, il suo amore per la scrittura e i media non passerà mai.

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