Il lunedì dell’Angelo…ovvero la Pasquetta

Il lunedì dell’Angelo…ovvero la Pasquetta

Diciamocelo, il Lunedì dell’Angelo…ovvero la Pasquetta è una delle feste, nell’immaginario comune, più amata. Forse perché dopo il rigido inverno rigido è la prima festività che possiamo passare all’aria aperta. In compagnia di amici, una bella griglia e tante cose da mangiare, accompagnati anche dalla colomba pasquale e dall’uovo di cioccolato del giorno precedente.

Questo anno dopo i due precedenti di restrizioni, ci affidiamo al meteo sperando che il bel tempo e il caldo ci aiutino nei festeggiamenti.

Ma come nasce la tradizione del “pranzo all’aperto”. Per raccontarvi il perché di questa tradizione devo parlarvi della sua origine cattolico cristiana. Infatti i vangeli ci raccontano che il giorno dopo della resurrezione di Gesù (ovvero il giorno dopo la Pasqua) Maria madre di Giacomo e Giuseppe, Maria di Mdgala e Salomè si recano al sepolcro con gli olii per imbalsamare il corpo di Gesù. Ma arrivate lì si presenta al loro cospetto un Angelo. Dice loro che, come annunciato da Gesù, lui è risorto e che devono andare dai discepoli ad annunciarlo. Da lì viene il nome della festa. Lunedì dell’Angelo.

“Non abbiate paura, voi. So che cercate Gesù il Crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto, venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mc 16,1-17). E aggiunse: “Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli.”

A quel punto gli apostoli si recano in cammino da Gerusalemme a Emmaus e quindi passando la giornata dopo la Pasqua in cammino e all’aria aperta mangiando insieme per la via di Emmaus. Ed è proprio per questo che si è attribuito a questo evento la gita fuori porta. La verità religiosa incontra le tradizioni del nostro Paese.

In Italia viene introdotta come festa nazionale, semplicemente per allungare la festività della Pasqua e solo dopo la seconda guerra mondiale. Quindi possiamo dire che è una festa molto recente.

Oramai è una festività alla quale nessuno riuscirebbe più a rinunciare, anche se, molto spesso, quasi a dispetto, il meteo non ci viene incontro, infatti è noto a tutti che il Lunedì dell’Angelo piove o fa freddo e allora, per non rinunciare alla gita fuori porta si va a mangiare al ristorante.

Ma la Pasquetta non è solo scampagnata, picnic oppure gite in campagna. Infatti in molte città italiane, o nei loro dintorni, si organizzano varie attività come feste e concerti in spiaggia o nei parchi, oppure visite guidate di castelli, zone archeologiche e alti luoghi di interesse storico e culturale.

Finally tourists are seen in Rome, pictured some tourists at the Fori Imperiali, Rome, Italy, 29 May 2021. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

A Roma, ad esempio  possibile organizzare delle visite guidate, magari ai Fori Imperiale e percorrere il Foro di Augusto e il Foro di Cesare rivivendoli proprio com’erano nell’antica Roma.

Ma ci sono tante altre iniziative per i parchi delle nostre città. Ad esempio c’è la rete di network dei più giardini d’Italia, “Grandi Giardini Italiani”, che organizza una Pasquetta nuova e alternativa, ovvero la 25° edizione della Caccia al tesoro botanico Grandi Giardini Italiani.

Iniziamo con il raccontare cosa è Grandi Giardini Italiani. Come dicevo è una rete di oltre 147 giardini visitabili in 14 regioni italiane, con in più il Canton Ticino (Svizzera) e Malta. La rete comprende giardini d’epoca rinascimentale, barocchi e moderni: cinquecento anni di design e storia dell’arte dei giardini e del paesaggio, un patrimonio artistico e botanico unico al mondo.

Il circuito è stato fondato da Judith Wade. Fondatrice e amministratrice di Grandi Giardini Italiani, che ha sede a Villa Erba (Como), è nata a Sydney e cresciuta tra Australia, Scozia e Inghilterra si stabilisce in Italia, nel 1972. Dal 2007 crea e certifica nuovi itinerari di giardini visitabili in tutte le regioni d’Italia, come “Un mare di giardini”, “Ferma il tempo. Visita un giardino veneto”, “I grandi giardini del Lazio. The Roman Countryside”.

Tornando alla nostra Pasquetta, e alla Caccia al Tesoro botanica, possiamo dire che si tratta di un gioco, che cerca di avvicinare i bambini al mondo e al rispetto delle piante. In più permette alle famiglie di trascorrere una giornata diversa, all’aria aperta e in luoghi fiabeschi.

È strutturata proprio come una caccia al tesoro. All’ingresso dei giardini, bambini e accompagnatori ricevono una mappa con cui poter svolgere il gioco. Ci sono le classiche domande alle quali bisogna rispondere per andare avanti nella caccia al tesoro e proprio grazie a queste che vengono poste durante la caccia al tesoro, i bambini sono stimolati a capire le principali caratteristiche della vita delle piante.

I parchi che hanno aderito sono: il Vittoriale degli Italiani alla Rocca di Lonato del Gadda in Lombardia; i giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano in Alto Adige, il Castello delle Rose di Cordovado in Friuli Venezia Giulia e il Labirinto del Masone, in Emilia Romagna. Ci sono  anche il Parco di Pinocchio in Toscana  a Collodi e il Centro Botanico Moutan a Vitorchiano, in Lazio. Caccia al tesoro anche in Sicilia, a Villa Tasca di Palermo e alla Fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni la Punta.
Sul sito di Grandi Giardini Italiani è presente l’elenco dei giardini dove si svolgerà quest’anno la Caccia al Tesoro. E la novità di questo anno è che chi lo desidera, può partecipare alla caccia al tesoro online.

 www.grandigiardini.it 

Laura Cardilli

#ostinatamenteottimista

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Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

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