L’Estate Romana, storia di come nasce un evento lungo 45 anni

L’Estate Romana, storia di come nasce un evento lungo 45 anni

Nell’agosto del 1977, da un’idea di Giulio Argan e Luigi Petroselli, della giunta del Comune di Roma, nasce l’estate Romana, un evento lungo 45 anni. I due chiamano l’Architetto Renato Nicolini, assessore alla cultura del Comune e gli chiedono di progettare una manifestazione culturale in diversi luoghi monumentali della Capitale.

Così nasce la celebre manifestazione L’Estate Romana ancora oggi presente a Roma e soprattutto copiata da molte altre città.

In quell’agosto la città cambia volto. Eventi cinematografici, teatrali e musicali occupano le piazze del centro storico. Angoli di quartieri che si trasformano in palcoscenici per la poesia. La città si trasforma in un vero e proprio fenomeno di costume.

Giulio Argan consigliere comunale del Partito Comunista si rende conto che la città deve dare una risposta concreta alla emarginazione delle periferie. A quel punto l’architetto Nicolini pensa che il solo modo per far incontrare i due mondi che si stanno sempre più allontanando, ovvero quello del Centro Storico e quello delle periferie è la cultura.

Allargarsi sempre più e “occupare” sempre più piazze della Capitale. E allora mettono su spettacoli di musica pop unita a quella d’avanguardia. Il balletto e il teatro di strada. I Cineforum sono sempre più pieni e le discussioni i dibattiti animano le notti estive di Roma. Il Comune di Roma aveva in mente l’idea di abbattere i pregiudizi della Cultura Alta e la Cultura Bassa. Cercando sempre più il modo perché si contaminassero una con l’altra.

Roma veniva e viveva ancora anni bui con un terrorismo che spaventava sempre più la popolazione e la periferia sempre più abbandonata a se stessa. Il comune capisce che non poteva permetterlo ed è allora che ad Argan e Petroselli viene in mente di “curare” tutto ciò con la cultura. E in quelle lunghe giornate e serate d’estate dove i giovani ormai hanno finito la scuola e non sanno più dove andare che si decide di regalare spazi gratuiti. Dove ascoltare musica, guarda film e piece teatrali.

L’esordio de l’Estate Romana avviene il 25 agosto 1977 presso la Basilica di Massenzio con la proiezione del film “senso” di Luchino Visconti. Il tutto avvien in collaborazione con il cineclub della Capitale. Gli spettatori erano circa un centinaio.  Ma nei giorni successivi succede l’insperato. Il pubblico continua a crescere e presso la Basilica, contemporaneamente, vengono proiettati su 4 schermi diversi simultaneamente le prime maratone cinematografiche.

L’operazione proposta dal Comune di Roma è vincente tant’è che Renato Nicolini diventa uno dei personaggi più in vista di quella giunta. Ottavia Nicolini, figlia dell’architetto ci racconta:

“Se dunque mio padre così capì che gli spaghetti non facevano male, intuì anche che il segreto dell’Estate romana poggiava in prima istanza sulla possibilità di questo incontro inedito tra classi sociali diverse, in cui i gusti culturali invece di creare barriere facevano da apripista, invitando le persone a interagire gli uni con gli altri. Quel mix sapientemente dosato di «cultura alta» e «cultura bassa» è riuscito a gettare un ponte tra immaginari sconosciuti, portando la periferia in centro e il centro in periferia.”

Durante quelle estati non c’erano più lotte di classe. Le persone uscivano con l’intento di divertirsi e anche di conoscere cose nuove. Chi non poteva permettersi l’opera nell’estate del 1977 poteva scendere in piazza e godere di questi spettacoli.

La risposta di pubblico alle iniziative del Comune fa si che nei successivi anni gli organizzatori decidano di optare per luoghi storici più capienti.

Da quel 1977 di anni ne sono passati 45 e Roma le sue estati le riempie sempre con l’Estate Romana che ormai è diventato un luogo del cuore.

È riuscita a superare i favolosi anni 80 dove Roma era invasa da motori Sì e Ciao che percorrevano tutto il lungo Tevere fino a trovare la piazza che più si addiceva. Poi siamo passati per gli anni 90 dove salsa e caraibici riempivano il cielo di note. Per arrivare agli anni 2000 quando la Città Eterna si riempie soprattutto di concerti pop, rock, jazz.

Oggi l’Estate Romana inizia prima di agosto e dura molto di più. I romani hanno ancora voglia di uscire la sera per stare insieme. Ancora oggi si spostano anche dalla Regione o dalle Regioni vicine, perché la suggestione dell’Estate Romana anche a distanza di 45 anni non è passanti…anzi è l’appuntamento fisso che in molti continuano a aspettare.

Laura Cardilli

#ostinatamenteottimista

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Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

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