Roma e i suoi Santi Patroni

Roma e i suoi Santi Patroni

C’è una festività per i Romani, che per seguito e adesione equivale al Natale. Ed è il 29 giugno, ovvero San Pietro e Paolo, ovvero i Protettori della Città.

Probabilmente la vicinanza all’inizio dell’estate e la possibilità di allungare un “ponte” e farsi una settimana di ferie, fa sì che l’ultima settimana di giugno la maggior parte dei romani assaporano la prima vacanza d’estate.

Ma c’è un motivo e anche una storia che ci racconta il motivo per cui i due Santi sono stati messi insieme a protezione della città di Roma.

I due apostoli arrivano a Roma per professare la fede di Dio dove entrambi trovano la morte. San Pietro lo arrestano e crocifiggono ma a testa in giù, come richiesto da lui, perché non poteva essere ucciso come Gesù.

San Paolo è decapitato sulla via Laurentina e dal ribalzo della sua testa a terra ne sono venute fuori tre fontane. Dove poi nasce il Santuario della Madonna delle tre Fontane.

Ma perché Roma li festeggia insieme? San Paolo e San Pietro non si sono mai incontrati e a dirla tutta Paolo non ha mai conosciuto neanche Gesù. Ma ci sono delle assonanze tra di loro. Sono senza dubbio tra gli apostoli che si sono donati di più a Cristo senza temere il martirio che li ha portati alla morte. Li ha resi senza dubbio le radici principali per i cristiani. Ed è proprio per questo che Roma li celebra insieme. Perché è la città che li ha portati incontro al loro destino e dove è sorta la Chiesa Cristiana. Sono martirizzati insieme il 29 giugno.

Ma a questa data Roma è legata anche in precedenza ovvero la festività romana del Quirino, divinazione e festa romana che celebrava Romolo e Remo.

La festività si celebra dal 258 d. C. Fino all’inizio de secolo scorso a Roma il 29 giugno si festeggiava con le classiche scampagnate per i prati e le ville romane. O nelle fraschette alle porte di Roma.

Ma come detto all’inizio ancora oggi, quella di San Pietro e Paolo è una festa che coinvolge la città in due giornate.

In realtà anche la ricorrenza è il 29 giugno a Roma i festeggiamenti durano molto di più.

La sera del 28 giugno comincia nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Dove la statua è rivestita da Pontefice. E il Papa benedice i palli. La mattina del 29 giugno al cancello principale della Basilica Vaticana viene appena la “nassa del pescatore”.

Sono esposte le reliquie di tutti e due i santi, ovvero le catene con le quali sono stati martirizzati. Poi il 29 giugno al tramonto si porta in processione la reliquia della catena di San Paolo. Composta da 14 anelli di ferro, custodita nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura.

Sempre il 29 giugno al tramonto, la cupola della basilica di San Pietro è illuminata a giorno da decine di fiaccole. Mentre a Castel Sant’Angelo vengono fatti i fuochi d’artificio.

E visto che il 29 giugno si ricordava prevalentemente San Pietro, si decide di onorare San Paolo il 30 giugno. Con una giornata dedicata alle scampagnate e ai festeggiamenti.

Laura Cardilli

#ostinatamenteottimista

SEGUI DISTANTI MA UNITE! Sulle nostre pagine social: Facebook, TwitterInstagram e Telegram. Iscriviti alla nostra newsletter. E partecipa al nostro sondaggio perché La tua opinione conta!

Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *