L’Orsa Amarena

L’Orsa Amarena

L’Orsa Amarena da qualche giorno è diventata, suo malgrado, molto famosa. Per chi vive in Abruzzo, o lo frequenta molto, come succede a me, ha sentito parlare molto spesso di questa orsa e dei suoi due cuccioli.

A differenza di molti altri esemplari di orsi che abitano boschi e montagne, Amarena non era aggressiva. Era un’orsa che aveva imparato a convivere, con chi occupava i suoi stessi luoghi.

L’orsa Amarena aveva 10 anni e viveva all’interno del Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise. E capitava spesso, come per gli altri animali che abitano il parco, di sconfinare. Purtroppo l’ultima volta per lei è stata letale.

Ma lo sapete perché era famosa l’orsa Amarena? Di certo perché era un esemplare molto mansueto. E poi soprattutto perché era riuscita a creare un armonioso rapporto con gli abitanti dei due paesi che era solito andare a visitare: Villetta Barrea e San Benedetto dei Marsi.

C’è da dire che una delle caratteristiche dell’orso Marsicano, specie alla quale apparteneva Amarena, è proprio quella di non essere aggressivo. Quindi, gli abitanti dei paesi nel parco sono più spesso arrabbiati dai “danni” che fanno piuttosto che impauriti.

L’orsa Amarena in Abruzzo, e nella Marsica, era talmente famosa che non solo in molti erano a conoscenza delle sue imprese e della sua golosità ma era nota anche la cura che aveva nei confronti dei suoi cuccioli. Ci sono immagini in cui lei li aiutava ad attraversare la strada o li guardava giocare insieme.

Proprio in questa ultima estate, in un piccolo Borgo nella Marsica ai piedi del Monte Velino, nella loro ultima Sagra del Croccante, la XXI, che si è svolta lo scorso 17 agosto, la scultura più importante e imponente è stata dedicata proprio a mammifero e ai suoi due cuccioli.

E oggi pensare che a pochi giorni da quella celebrazione l’orsa è stata brutalmente uccisa fa male a tutti. Specie a chi quei territori li abita.

Non siamo qui per puntare il dito o per fare paragoni che non aiutano nessuno. Siamo qui per raccontare la vita di un’orsa che ha fatto di tutto per non dar fastidio a chi condivideva con lei e gli altri animali gli spazi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

E’ vero che non è sempre facile convivere con specie animali che fanno paura. Però è giusto provarci. E soprattutto è giusto ricordare che se ci troviamo in una situazione di pericolo o almeno noi la percepiamo come tale, possiamo chiamare i Carabinieri della Forestale o i Guardia Boschi.

Senza dubbio trovarsi di fronte orsa Amarena o qualsiasi altro orso spaventa, ma cerchiamo di venirci incontro, loro, gli animali, stanno provando ad adattarsi a noi, proviamo a fare lo stesso.

L’orsa Amarena era amata, molto amata da tutti gli abruzzesi che di sicuro non la dimenticheranno.

#ostinatamenteottimista

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Laura Cardilli

Laureata in Sociologia, indirizzo Comunicazione e Mass media, da sempre mette al centro della sua vita proprio la comunicazione sotto tutti i suoi aspetti. Durante l’università prende il tesserino da giornalista pubblicista collaborando con due giornali romani, per molti anni solo la carta stampata le regala la gioia della professione di giornalista, poi, grazie ad un laboratorio di comunicazione incontra quella che per molti anni è stata la sua grande passione, la radio, per diversi anni ne è stata redattrice e anche speaker. La prima formazione è stata quella sportiva, calcio e tennis soprattutto, ma poi soprattutto attualità è stata autrice anche di alcune sue rubriche. Per molti anni abbandona le scene del giornalismo e lavora per una grande azienda italiana sempre nella comunicazione esterna. All’attivo ha la pubblicazione di un suo libro “L’eterna rincorsa” e la pubblicazione di qualche poesia. Appassionata di social media si definisce un’ironia e sarcastica…non sempre compresa. Dopo un po’ di tempo e tanta mancanza decide di riprendere a scrivere per Distanti ma unite. Il suo hashtag è #ostinatamenteottimista perché sostiene che niente e nessuno potrà farle vedere quel mezzo bicchiere vuoto.

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