AO: Leonardo Bocci in scena al Teatro Garbatella

AO: Leonardo Bocci in scena al Teatro Garbatella

Dopo il successo al debutto nel mese di ottobre al Teatro degli Audaci di Roma, Leonardo Bocci torna a Roma con AO, un one man show in scena al Teatro Garbatella dall’ 8 al 10 dicembre 2023. Una produzione StArtLab per la regia di Danila Stalteri. Un progetto ideato, scritto e interpretato dalla web star capitolina per raccontare al pubblico il suo lato più vero e genuino, quello che spesso i social network non mostrano. Tre serate all’insegna dell’ironia, della comicità ma anche della riflessione sociale.

DmU Magazine ha incontrato Leonardo Bocci per una chiacchierata tra teatro e web.

Leonardo, questo spettacolo offre una visione del mondo attraverso i tuoi occhi. L’amore, gli affetti, la famiglia, l’arte, ma anche le piccole grandi beghe quotidiane, le fobie nostre e altrui! Hai saputo offrire un quadro lucido e variopinto del tuo mondo dosando ironia e serietà. Come e quando nasce questo spettacolo?

Nasce quest’estate insieme a Danila Stalteri, la regista, che mi consiglia di fare uno spettacolo tutto mio, è un sogno che avevo da sempre e quindi colgo subito la palla al balzo e mi metto a scrivere. Sin da subito non volevo portare in scena le stesse cose che faccio sui social, ma mostrare una versione di me più profonda e sincera. È uno spettacolo dove provo a far vedere tutto quello che penso e che so fare, cercando di far capire alle persone che i social a volte non mostrano totalmente la parte più vera di una persona.

Tu provieni anche dal cinema, hai preso parte ad alcune pellicole di genere commedia. Il web è più un limite o una libertà?

Il web è assolutamente una grande libertà, non smetterò mai di fare web perché ti permette di dire la tua senza nessun limite. E’ ovvio che per certi versi e lavorativamente parlando vieni un po’ etichettato come “quello che fa il web”. Ma è proprio grazie al web che sono poi riuscito a fare un po’ di cinema e il mio spettacolo…ma di strada da fare ce n’è ancora tantissima!

Hai saputo indagare manie e paure, ma anche sentimenti ed emozioni, parlando di te in prima persona e senza nasconderti. Quanto è importante raccontare il tuo vissuto e quanto conta per un artista condividerlo con il pubblico?

Pensavo che la condivisione fosse più “imbarazzante” ma alla fine ho notato che più sei vero e più il pubblico apprezza. Anzi, lo spettacolo è stato anche un modo per cambiare –  in parte – anche i contenuti che faccio sul web, rendendoli più miei e di conseguenza originali, senza dover inseguire per forza il like o il trend del momento.

In questo spettacolo sei diretto da Danila Stalteri. Insieme vi abbiamo visto anche nella commedia Ti va di sposarmi? Come ti sei trovato a lavorare con lei?

Danila è bravissima, la ringrazierò sempre per avermi dato quest’opportunità. Ci siamo trovati e subito presi, ci somigliamo anche molto.

Com’è il tuo rapporto con ciò che metti in scena, sei molto critico con te stesso?

Sono sempre critico, purtroppo, con me stesso. Però col tempo ho imparato anche a fregarmene, uno è critico con sé stesso perché pensa a quello che possono pensare le persone che ti guardano. Ma alla fine la sfida è sempre con sé stessi quindi, se a me piace e sono contento di fare quello che faccio, questo verrà percepito anche da chi guarda un video, uno spettacolo o un film.

Le tue produzioni per il web sono seguitissime. Qual è la fonte primaria di ispirazione per le tue storie?

Sicuramente l’attualità e quello che vivo tutti i giorni. Non c’è un segreto, a volte rimango per giorni interi a pensare cosa posso fare, non è così semplice! Però poi basta un episodio, una chiacchierata con un amico e ti viene subito l’idea per il video successivo.

E quando scrivi per il teatro hai qualche rito particolare? Prediligi momenti o luoghi per la scrittura?

Purtroppo no. Dico purtroppo perché spesso le idee mi vengono nei momenti più assurdi e se mi metto davanti al computer non mi viene in mente nulla. Ho il telefono pieno di appunti e note, che poi magari cerco di sviluppare a casa.

Cosa ami maggiormente di Roma e a quale quartiere sei più legato?

Il quartiere al quale sono più legato è sicuramente l’Appio Latino, quartiere in cui sono nato. Ora abito a Montagnola, ma il mio sogno è vivere a Trastevere, dove secondo me si respira la vera Roma. Con Roma ho un rapporto d’amore e d’odio, ma tanto anche se vai da qualche altra parte alla fine sai che solo Roma è casa tua, quindi non ne potrei mai fare a meno.

I tuoi progetti dopo AO?

Sto cercando di trasformare lo spettacolo per poterlo portare nei locali, diciamo in una versione un po’ da stand up comedy. Sicuramente il mio obiettivo è quello di scrivere almeno uno spettacolo all’anno e farlo girare il più possibile.

Con AO Leonardo Bocci porta in scena al Teatro Garbatella un one man show che lo fa uscire dagli schermi dei device per togliersi di dosso tutti gli stereotipi e i cliché che lo hanno accompagnato fino ad oggi.

Una parte degli incassi della serata dell’8 dicembre saranno devoluti da StArtLab a SOS Villaggi dei Bambini. Organizzazione impegnata da 60 anni in Italia affinché i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, concretizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente.

TEATRO GARBATELLA

dall’ 8 al 10 dicembre 2023

AO

regia di Danila Stalteri

drammaturgia di Leonardo Bocci

con Leonardo Bocci

Luci e fonica: Andrea De Simone

Produzione: StArt LAB

INFORMAZIONI GENERALI

TEATRO GARBATELLA, Piazza Giovanni da Triora 15, 00154 Roma

Per informazioni e acquisto biglietti:

cell. 366 200 3502 – teatrogarbatella@gmail.com

Orari spettacoli: venerdì e sabato ore 21.00 | domenica ore 18:00

Claudia Ripamonti

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