Diaro semiserio: quando ho rivisto i miei | VIDEO

DIARIO SEMISERIO DI BORDO | FASE 2

Week2

Allora, come va? Meglio, no? Ho visto cose in questa seconda settimana di Fase 2 che mi hanno rallegrato non poco: foto di passeggiate in centro, foto di passeggiate nei parchi, foto di congiunti ricongiunti, foto di bambini finalmente all’aria aperta. Insomma, ho visto che avete sfruttato al massimo l’ammorbidimento delle restrizioni, bene, avanti così. Io per lo più sono stata in casa.

Sarà che ho perso l’abitudine a fare cose che non siano mangiare, dormire, lavorare al computer, fare videochiamate, ma non mi sono sentita particolarmente attratta dal mondo là fuori. Sono uscita una sola volta, domenica 10 maggio, per andare a trovare i miei genitori che non vedevo da un bel po’.

Ecco, quello sì, ho proprio voluto farlo. Mi sono addirittura messa il fondotinta e spruzzata la fragranza al papavero, la mia preferita. Era il giorno della festa della mamma, era domenica… ah, già! Pure questa è come Pasqua. Ok. Insomma, c’erano tanti motivi per farsi coraggio e varcare la soglia di casa per un motivo che non fosse di lavoro o necessità. Che poi un po’ di necessità di rivedere i miei ce l’avevo eccome.

Quindi mi sono armata di mascherina, guanti e sono andata. Sapevo che ne avrei scritto nei miei diari, in fondo è un incontro che immaginavo da tanto tempo, ma una volta fuori casa ho pensato: questa cosa la voglio filmare. Ecco perchè a margine di questo testo troverete il video dell’incontro con i miei.

Ho voluto dare un’altra dimensione al racconto, ho voluto dargli corpo.

E’ stato bello rivederli e accorgersi che possono passare i secoli, le guerre e le pandemie, ma loro stanno lì, come rocce, in un luogo che non è solo una casa, ma un posto preciso nel nostro cuore. Mi hanno raccontato delle mascherine cucite a mano da mamma con dei camici trovati non si sa dove, della bicicletta “da passeggio” di papà e poi mi hanno rimproverato perchè dicono che scrivo le parolacce nei miei diari.

Mi hanno confessato di essere preoccupati, non tanto per loro quanto per “noi giovani” ma, come sempre, mi hanno lasciato addosso la sensazione che in qualche modo ce la faremo.

Quindi ecco, sono uscita una sola volta questa settimana, ma credo di averla comunque sfruttata al massimo questa nuova libertà.