Le stagioni della nostra vita

Le stagioni della nostra vita
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Van Gogh, Campo di Grano – le stagioni della nostra vita

Le stagioni della nostra vita

preziose come l’oro del grano che ricopre i campi

e come l’argento denso dei forse

Possibilità che si aprono ma anche porte che si schiudono e finestre che si spalancano

Vento impetuoso che scompiglia i capelli insieme a lampi di calore e pioggia scrosciante

Come un temporale in estate così anche una tempesta di quotidianità

II viola penetrante della Fede incrollabile, in ogni caso

Verità e giustezza prima di tutto

Stagioni che si perpetuano e sussultano per un desiderio d’amore , mentre si risvegliano i sensi

Un cuore che batte per un possibile incontro o piuttosto per la certezza dell’impossibile

Il verde accecante come i prati di luglio

Muscoli guizzanti che cercano vita allo stesso modo delle fiamme nel camino

e nel mentre le mani indagano lentamente i contorni

Il giallo violento dei girasoli che così fissano il sole

Una trepidazione gelosa e ancora una tormentata tensione

Pure un’altalena dondola

e s’ode dei bambini il gioco così chiassoso

e poi il viaggio della fantasia

Blu ardente come gli occhi dolci e severi

sebbene esplorino e scrutino

La commozione che si scioglie inoltre nel pianto

Condivisione in realtà di un attimo eterno

Arancione come la creazione e l’equilibrio

Le vene che pulsano per la paura del desiderio ma che allo stesso tempo lo cercano

Sfumature profonde ma parole velate

Per quel bacio similmente sognato

Per un sogno tuttavia dissolto

Rosso del vino caldo della sera che in primo luogo incendia il nostro animo e quindi mette pace nella mente

poi lampi di passione e sprazzi di ragione

Rosa dei ciliegi sbocciati, come la tenerezza mai sopita

La caducità dei fiori ed anche la loro bellezza estrema e dunque la morte rapida

Un gatto che fa le fusa mentre è acciambellato sul divano

Un cane che scodinzola perché felice

Ugualmente una farfalla danza sui fiori e un’ape punge improvvisamente

Bianco come la neve che cade e sa di purezza appena nata

Vagiti delicati nonostante sorrisi gridati

Non solo Emozioni del cuore

Ma anche respiro dell’anima

Spirito universale che muove l’esistenza e che alla fine guarisce le ferite

Azzurro brillante come il limpido cielo d’agosto

Bianco accecante dei capelli ormai pochi sui solchi, da ultimo, disegnati, dal tempo

Sentimento d’infinito

Sabrina Villa

Per Vasco “Cambiare il mondo è quasi impossibile -Si può cambiare solo se stessi - Sembra poco ma se ci riuscissi - Faresti la rivoluzione” . Ecco, in questo lungo periodo di quarantena, molti di noi hanno dovuto imparare nuovi modi, di stare in casa, di comunicare, di esternare i propri sentimenti. Cambiare noi stessi per modificare quello che ci circonda. Tutto si è fermato, in attesa del pronti via, per riallacciare i fili, lì dove si erano interrotti. I pensieri hanno corso liberamente a sogni e desideri, riflessioni e immagini e, con la mente libera, hanno elaborato anche nuovi modi di esternazione e rappresentazione dell’attualità. Questa è la mia rubrica e io sono Sabrina Villa. Nata a Roma e innamorata della mia città. Sono un'eclettica per definizione: architettura, pittura, teatro, cucina, sport, calcio, libri. Mi appassiona tutto. E' stato così anche nel giornalismo, non c'è ambito che non abbia toccato. Ogni settore ha la sua attrattiva. Mi sono cimentata in tv, radio, carta stampata. Oggi, come al solito, mi occupo di tante cose insieme: eventi, comunicazione, organizzazione. La mente è sempre in un irriducibile movimento.

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