La vita davanti a sé

La vita davanti a sé

La vita davanti a sé (The Life Ahead) è un film del 2020 diretto da Edoardo Ponti. La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo scritto da Romain Gary e già portato sul grande schermo col film nel 1977. Il film è ambientato in una magnifica Bari che a tratti avrei confuso con Roma, talmente appare grande, multiculturale e colorata. Si capisce che sono di Bari?

La vita davanti a sè

Madame Rosa, Sofia Loren, é un’anziana donna, ebrea sopravvissuta all’Olocausto, che ospita bambini nel suo vecchio appartamento per arrivare a fine mese.  Il dottor Cohen, le chiede di ospitare Momo, un bambino orfano e di origine senegalese. Inizialmente il loro è un rapporto piuttosto conflittuale. Momo in città frequenta persone tutt’altro che raccomandabili. Il loro rapporto cambia,  i due scoprono l’uno le debolezze dell’altro.

https://m.youtube.com/watch?v=imjSm7FNmwE

Madame Rosa ha dei momenti di assenza. Il dottor Cohen si rende conto che la mente della donna non è più lucida. Momo capisce in questo momento quanto tenga a madame Rosa, decide quindi di rompere ogni rapporto con i malviventi.
Non voglio raccontarvi tutto il film ma sappiate che spesso vi perderete nello sguardo di una Immensa Sofia Loren. Piangerete per il piccolo Momo interpretato dal bravissimo Ibrahima Gueye.

 Il film inizia con queste parole : “Dicono che tutto è scritto e non si può cambiare niente. Ma io voglio cambiare tutto. Voglio tornare all’inizio quando niente eta scritto”. Per me è la morale del film e un enorme punto di riflessione soprattutto in questo periodo storico. E sono sicura che l’anno prossimo sarete tutti in vacanza in Puglia per scattarvi una foto tra gli ulivi e la terra rossa del Salento o nella Bari vecchia.

Avete già visto questo film su Netflix? Ne siete entusiasti anche voi? Vi prego di lasciarmi un commento con le vostre impressioni e di partecipare al nostro sondaggio, perché La vostra opinione conta!

https://m.youtube.com/watch?v=S12iI1p8lpE

Anna Piccolomini

Come si chiama mamma? Piccolomini Anna. È grassa o magra? Grassa. È Bassa o alta? Alta. Cosa le piace mangiare? Pasta e anche un po' di gnocchi. Come le piace vestirsi? Bene. Quanti anni ha? 3 come me. Quale regalo vorresti fare alla mamma? Una macchina telecomandata. Chi ama la mamma? Io e non papà. Cosa fa la mamma? Sta con me e Leonardo. Di cosa ti parla sempre la mamma? Di non dire brutte parole. Dove vuoi viaggiare con la mamma? Alla scuola e all'asilo. Cosa vuoi fare da grande? Accompagnare un bimbo all'asilo. Di cosa ha paura la mamma? Di perdere il bus. Cosa piace alla mamma? Mangiare. Cosa fa arrabbiare mamma? Quando lancio le macchinine e dico brutte parole. Ecco come mi vede mio figlio. Mi descrive di sicuro come una donna sposata con due figli, che lotta ogni giorno per lavorare nel sociale. Vivo a Lussemburgo ma sono anche originaria di questo Paese e per metà pugliese. Amo il rosa da sempre e mamma dice che ho una classe innata. Amo osservare e mi lascio andare solo con le persone che amo. La mia prima impressione è sempre quella giusta.

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