L’importanza del bidet

L’importanza del bidet

Può sembrare un argomento frivolo, divertente, inopportuno o, per alcuni, addirittura un tabù. Ma vi assicuro, non lo è. L’italiano che vive in Italia non riconosce l’importanza del bidet. L’italiano che vive all’estero si. E come debutto della mia rubrica in questo nuovo anno, non potevo che partire da un disagio che l’italiano emigrato all’estero nota ancora di più quando torna a casa per le feste, come è successo a me in questo periodo.

Quando si fanno i bagagli e si parte per una nuova avventura, pensiamo di essere pronti a tutto. Nuova lingua, nuovo lavoro, nuova casa, nuovo stile di vita. Ma siamo fortemente convinti, in cuor nostro, di mantenere alcuni capisaldi. Lo siamo ancora di più quando non siamo i soli a spostarci ma lo facciamo con tutta la famiglia.

Continuiamo le nostre tradizioni , grandi o piccole che siano, le nostre abitudini cerchiamo il più possibile di ricrearle nella nostra nuova realtà. Primo per farci sentire più vicini a casa, secondo perché siamo abituati così e certe cose non andrebbero proprio toccate.

Ad esempio: non beviamo il cappuccino a fine pasto; la tavola la apparecchiamo con la tovaglia prima di mangiare. Sempre sul fronte mangereccio, quando andiamo a fare la spesa, la facciamo all’italiana maniera, ossia come se fossimo in Italia. Difficilmente proviamo cose molto diverse, anche se, spinti dalla curiosità magari le proviamo, per poi pentirci e tornare sui nostri passi italiani.

Guardiamo la televisione italiana, o leggiamo i giornali italiani, perché un occhio a quello che succede nel nostro Bel Paese lo buttiamo sempre. Ci abituiamo quasi a tutto, ma c’è una cosa, una sola, unica cosa che ci fa capire subito di non essere a casa, e che ci fa trasalire ogni qualvolta entriamo in un bagno: l’assenza del bidet.

L’importanza del bidet per l’emigrato italiano

Le prime parole sono: ” Manca qualcosa…ah, il bidet!” Dopo un attimo di esitazione, cresce un po’ di ansia, ci si guarda intorno spaesati, come a cercare qualcosa che si è perso, e la seconda domanda è: ” Ed ora? Come faccio”? Si perché, anche se quando siamo entrati per la prima volta in casa nuova abbiamo verificato quest’assenza, il momento in cui ci facciamo questa domanda è dopo aver, come dire, battezzato il bagno della nuova abitazione, quindi siamo praticamente con le mutande calate e il sedere all’aria. E’ in questo preciso momento che il disagio della mancanza di bidet cresce nell’emigrato italiano.

L’amato bidet

Ma visto che siamo un popolo molto fantasioso, iniziamo subito a scervellarci per trovare una valida alternativa. Anche perché, e va sottolineato, qui non si tratta di un breve soggiorno, o di una vacanza all’estero, dove facilmente ci si abitua all’assenza dell’amato bidet. No. Qui si tratta proprio di vivere senza bidet. E credetemi non è una cosa che si accetta subito, facilmente.

Con le testimonianze che ho raccolto sull’uso alternativo al bidet, ho fatto una classifica. 1) al primo posto ci sono le salviettine umidificate. Se ne usano diverse per il nostro scopo e bisogna fare attenzione a smaltirle correttamente perché non possono essere gettate nel water. Quest’ultima cosa è abbastanza fastidiosa. 2) bicchiere d’acqua. Si sciacqua la parte interessata riempiendo un bicchiere monouso ( non quello che poi mettiamo in tavola per bere).

3) allungare il doccino della vasca da bagno fino al water per potersi sciacquare. Però non sempre abbiamo la fortuna di avere il water vicino alla vasca o di avere una vasca. 4) lo squat dentro la doccia o vasca. Ci si mette in posizione squat, come un lottatore di sumo ma senza mutande e ci si lava. 5) In equilibrio sul bordo della vasca da bagno. Ci vuole un po’ di pratica, le prime volte si fa un lago, ma una volta imparata, questa tecnica, permette di non svestirsi completamente per pulirsi il deretano. 6) il metodo della bottiglia o caraffa o bacinella che funziona come il bicchiere. Ovviamente la bottiglia o caraffa in questione deve essere usata solo per questo scopo e non per altro. La bacinella pure.

L’importanza del bidet è così sentita tra gli italiani all’estero che è tema hot topic di gruppi e community, oltre argomento irrinunciabile di chi racconta la vita degli italiani all’estero su Youtube.

A me capita spesso di tornare a casa, in Italia, diciamo in media una volta ogni tre mesi per una settimana circa. Ed ogni volta, appena metto piede in bagno, esclamo la stessa frase: ” Ah! Il bidet…” con voce tra lo stupito e il romantico.

Dopo sei anni all’estero, ogni volta che riparto dall’Italia, io saluto il bidet come se fosse un membro della famiglia. Perché già so che, appena chiusa la porta del bagno, mi mancherà.

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Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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