Think Green, i caschi verdi che ripuliscono Roma

Think Green, i caschi verdi che ripuliscono Roma

Think Green, letteralmente “pensa verde”, non è solo il mio motto e un’esortazione che faccio sempre a tuttə, ma anche un movimento fatto di giovani che si impegnano attivamente per vivere in un mondo più pulito. Vi ho già parlato di iniziative come il Retake e Protect Our Home e sapete quanto io ami e sostenga questi progetti, che cercano di porre rimedio ad un inquinamento dilagante.  Oggi quindi voglio raccontarvi una nuova storia su questo tema, che vede protagonista un gruppo di ragazzə romanə, che armatə di guanti, sacchi della spazzatura e con in testa dei caschetti verdi, ha deciso di ripulire il proprio quartiere. Il Rione Prati a Roma.

Think Green nasce infatti nella Capitale alla fine di febbraio 2021, all’interno dell’organizzazione no-profit LiberaMente. Anche se con qualche anno in più rispetto alle attiviste e agli attivisti di Fridays For Future, anche il movimento ambientalista dei caschi verdi romani è costituito prevalentemente da giovani (ma non solo), accumunatə dalla voglia di cambiare le cose e prendersi cura del proprio territorio, attraverso azioni concrete e partecipazione dinamica.

Ovviamente quando ho scoperto la loro esistenza, grazie alla segnalazione di Elisabetta Mazzeo, oltre a gasarmi tantissimo, ho immediatamente contattato il presidente di LiberaMente, nonché promotore di ThinkGreen, Leonardo Maria Ruggeri Masini, per farmi raccontare meglio questo importantissimo progetto.

1) Cosa vi ha spinto a scendere in strada per ripulire la città?

Coerenza. L’obiettivo che ci siamo posti con LiberaMente è quello di rivalorizzare la nostra Città lasciando ai e alle giovani la libertà di essere protagonistə, di impiegare le loro energie e le loro idee a beneficio dell’intera comunità. Avremmo potuto limitarci a criticare le amministrazioni che si avvicendano e a piangere le meraviglie naturali andate perdute a causa dell’inciviltà del vicino di casa. Ma non l’abbiamo fatto, perché agendo direttamente sul territorio impari a conoscerlo, a fare rete con chi non si arrende, finendo magari con il convincere qualche titubante ad aiutarti o quantomeno a non aggravare la situazione.

2) Com’è stata la partecipazione e la risposta delle persone?

Decisamente positiva! Sin dal primo incontro la partecipazione è stata oltre le nostre aspettative. Spesso le persone non si attivano sul territorio perché la vedono, paradossalmente, come un’attività ridicola e poco coinvolgente. Quando però hanno visto volti giovani sotto i caschetti, le persone si sono unite a noi e così continuano a fare, sostenendoci sia sul campo che sulla rete.

3) Da parte di chi riscontrate il maggior interesse e sostengo?

Giovani e persone di mezza età. Paradossalmente si tratta, per motivi diversi, dei e delle grandi delusə e sacrificatə dalle modalità di gestione del nostro paese, politica ambientale inclusa. Ma sono anche persone che non si sono arrese e che hanno solo bisogno di incoraggiamento per fugare gli ultimi timori. La voglia già c’è!

4) Qual è l’obiettivo di Think Green? quale messaggio volete mandare alle istituzioni e ai/alle cittadini/e?

Think Green vuole rilanciare il ruolo attivo dei cittadini e delle cittadine in campo ambientale, offrendo alle persone che vivono il territorio l’opportunità di proporre soluzioni e di vederle poi applicate, grazie al sostegno della comunità, a beneficio del contesto di riferimento. 

Tuttavia non bisogna mai dimenticare che le associazioni ambientaliste non dovrebbero nemmeno esistere, dato che la tutela dell’ambiente e la sua sostenibilità sono responsabilità delle istituzioni competenti, finanziate abbondantemente da fondi pubblici. Bisognerebbe quindi evidenziare la responsabilità di quelle istituzioni e non sostituirsi ad esse alimentando il problema. Purtroppo però ad oggi il terzo settore è quasi obbligato a dipendere da aiuti, peraltro limitati, delle istituzioni, locali e non, e questo porta spesso le associazioni a rinunciare in parte alla propria autonomia e libertà d’azione per sopravvivere. Ma i romani hanno bisogno di ricominciare a pensare ed agire liberamente. Noi ci impegniamo a farlo, oggi come in futuro, con la stessa determinazione che ci ha spinto a fondare Liberamente e a lanciare Think Green!

I prossimi appuntamenti

Da febbraio i Caschi Verdi di LiberaMente hanno già effettuato 3 interventi, tutti nel Municipio I. E ora, dopo lo stop forzato delle ultime settimane di zona rossa, sono pronti a scendere nuovamente in strada! Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 11 aprile alle 10:30 al centro di piazza Mazzini, per riqualificare in compagnia gli spazi urbani e verdi della zona. 

L’obiettivo però è quello di aprirsi anche ad altri quartieri romani, grazie alle segnalazioni fatte da cittadine e cittadini. Sabato 17 aprile ad esempio sarà la volta del Municipio III , che verrà invaso dall’onda green di Think Green.

Se siete a Roma seguite LiberaMente sui social, per avere tutte le informazioni necessarie per partecipare alle loro iniziative.

Ma ricordatevi che ovunque ci troviamo possiamo prenderci cura in prima persona del nostro meraviglioso Pianeta. Ongnunə può fare la differenza! Bastano un paio di guanti, la mascherina, un sacchetto della spazzatura e tanta buona volontà…

Think Green anche tu!

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Eloisa Dal Piai

Ciao a tutt* io sono Eloisa, Green-tosa in questo blog e nella vita. Sono nata e cresciuta a Padova, ma romana di adozione e di cuore. Vivo a Roma dal 2011 e amo questa città follemente, nonostante tutte le sue criticità. Ma io adoro mettere ordine nel caos e forse per questo anche amo vivere qui, tra storia antica, bellezza architettonica, traffico, buche, parchi immensi, caciara e il mare a 2 passi. Lavorativamente ho fatto di tutto: animatrice, babysitter, barista, assistente alla regia e insegnante di teatro, speaker giornalistica, redattrice e conduttrice radiofonica. Lavoravo nel mondo dello spettacolo, ma ho capito che non faceva per me. Sono troppo vera e genuina per quell'ambiente. E così, come faccio spesso, ho invertito la direzione della mia vita e ho cambiato strada. Perché finalmente ho capito cosa voglio: voglio alzare la voce, lottare per ciò in cui credo, fare la differenza e portare ben-essere nel mondo. Il tutto con il sorriso e tanto entusiasmo. Sono un'attivista, ambientalista e femminista, faccio volontariato e lavoro nel campo del sociale. Amo mangiare, stare in mezzo alla natura, ridere, leggere e continuare a studiare e scoprire sempre cose nuove. Vivo a colori! Il mio scopo nella vita: essere felice e portare felicità!

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