Tre parole: 20 anni e non sentirli!

Tre parole: 20 anni e non sentirli!

“Tre parole”, una canzone che ha segnato l’Estate del 2001, compie 20 anni. Una canzone che per la maggior parte delle persone è stata un “tormentone”, ma che per me invece significa soprattutto Valeria Rossi.

Valeria, una mia amica, la sorella maggiore che non ho mai avuto. Valeria è colei che mi ha permesso di capire cosa significa essere un’artista, non solo per via dell’estro creativo, ma anche per la conoscenza del settore musicale e la consapevolezza nell’utilizzo dei suoi strumenti.

Non posso astenermi dal fare la “domanda da un milione di dollari”: chi almeno una volta non ha ascoltato “Tre parole”, citata o legata ad un episodio della propria vita?

Per festeggiare questo particolare traguardo di “Tre parole”, Valeria ha deciso di renderla più comprensibile all’opinione pubblica, raccontando tramite i social, cosa questo pezzo ha significato per molte persone.

C’è chi la porta sull’altare e c’è chi la porta all’università. Tra cori da stadio improvvisati non esattamente indimenticabili e magnifiche rivisitazioni di ogni tipo (che vi farò tosto sentire), tra le quali anche l’ultimissima nuova arrivata versione metal di @Simon Pietro, che adoro, Tre Parole ha avuto anche menzioni trasversali di cui vado particolarmente fiera tra cui questa.

Valeria rossi

Inoltre, ha colto l’occasione per rendere conoscibile al pubblico il suo pensiero sui temi importanti che si stanno discutendo in questi giorni. Come, per esempio, le occasioni mancate del Governo di sostenere il mondo dell’intrattenimento a causa del fermo per le restrizioni per la pandemia di covid-19. Ha espresso il suo sostegno alle coppie omosessuali, ma parla anche del tema della famiglia e del concetto di maternità.

Non è solo il nostro ventre ad essere pieno di vita, quello è un processo biologico meraviglioso; sempre pieno di vita è tutto il nostro corpo e la nostra fertile e feconda mente aperti alla novità ed al cambiamento.

Siamo tutti il genitore di noi stessi quando ci prendiamo cura di noi e degli altri amorevolmente.

Se ognuno di noi riuscisse a ricontattare e dare cittadinanza alla parte amorevole e assertiva di sé al di là dei generi, dell’età, della pluralità e delle proiezioni non ci sarebbero storture, né ruoli da difendere o reclamare, né strappi e prepotenze di nessuno a nessun’altra. Siamo tutti madri e padri di noi stessi.

Valeria rossi

Valeria si dice sempre inadeguata rispetto alla notorietà che le è “caduta addosso” e ai meccanismi del mercato musicale odierno. Ha provato cosa vuol dire cavalcare palchi importanti, ma allo stesso tempo ha capito cosa fosse meglio per lei e per esprimere la sua arte. Tant’è che dopo gli album, è passata alla scrittura pubblicando dei libri. Inoltre, si spende molto per la formazione, sia nella materia del canto, che in altre più vicine alla “scoperta del sè”.

In questi giorni la troviamo spesso anche su Instagram. Dal suo profilo si diletta con alcune dirette insieme a ospiti che, come lei stessa dice, “sanno come scaldarti il cuore”.

In questi anni Valeria con la sua “Tre Parole” ha ricevuto molti riconoscimenti, ma anche testimonianze che rivelano come questa canzone sia una “colonna sonora” delle nostre vite.

Tra gli esempi più commoventi c’è quello di una coppia che nelle proprie fedi ha fatto incidere la scritta “sole cuore amore”, e Valeria solo oggi ha la possibilità di rivelare che si trattava di una coppia di uomini.

Valeria mi ha sempre raccontato che dietro le strofe di “Tre parole” c’erano segreti, vibrazioni, e significati che andavano scovati. A 20 anni dall’uscita della sua canzone è lei stessa che decide di svelarcene uno:

Il Sole dell’intelletto che ci aiuta a discernere le cose importanti. Con il Cuore della Compassione che ci fa sentire ciò che l’altro sente. L’Amore dell’Energia Universale che ci ha fatto tutti diversi l’uno dall’altro, ma non separati.

Valeria rossi

Angela Tassone

Esperta di Comunicazione e Marketing. Componente della FERPI - Federazione delle Relazioni Pubbliche italiana. Socievole e inconsapevole accentratrice, cerca di indirizzare al meglio le proprie energie. E anche se ha imparato che nella vita le cose non si possono mai considerare definitive, il suo amore per la scrittura e i media non passerà mai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *