Elettricità, ma quanto mi costi?

Elettricità, ma quanto mi costi?

È una domanda che ci stiamo facendo tutti o che ci faremo ( fidatevi) nel prossimo, imminente futuro: quanto pagheremo di elettricità?

Ogni volta che penso alle bollette elettriche mi viene in mente una frase del presidente francese Emmanuel Macron che, parlando di elettricità, ha testualmente, detto ai suoi cittadini “È finita l’era dell’abbondanza”.

Se andate al mercato sapete quanto costano le mele e sapete anche che i fagiolini costano di più, ma soprattutto sapete esattamente quanto di più. Verosimilmente, se andate allo stesso mercato anche il giorno dopo sia le mele sia i fagiolini avranno mantenuto lo stesso prezzo, quindi potete uscire di casa con la quantità di denaro giusta giusta per fare la spesa.

Con l’energia no! Sfido a dirmi quanto pagate la corrente elettrica! E non è solo una questione di raccapezzarsi nei meandri di una bolletta con costi fissi, variabili e contributi vari, ma piuttosto nel non sapere quanto si pagherà nel prossimo bimestre.

Il mercato dell’energia, questo sconosciuto..

Il mercato dell’energia è legato mani e piedi al prezzo del gas naturale che a sua volta subisce oscillazioni. Ebbene, queste oscillazioni fino ad un anno fa, erano pressoché nulle e quindi si riusciva a stimare, con ragionevole certezza,  il costo della prossima bolletta, ma soprattutto il prezzo era “basso”. Tutto nella vita è relativo e se si dice “basso” si deve rapportarlo a qualcosa. Questo qualcosa è il prezzo ad oggi.

I giornali hanno riempito con fiumi di inchiostro pagine e pagine, i telegiornali ne stanno parlando da settimane. Il prezzo è decuplicato in poco più di 12 mesi, ma gli effetti ancora non li vediamo del tutto. Alcuni ristoratori per protesta postano sui social le bollette esorbitanti che sono costretti a pagare minacciando chiusura. Il problema è che non sanno quanto dovranno pagare alla prossima scadenza. Le aziende energetiche stanno ribaltando su famiglie e aziende i maggiori costi di produzione, ma questo ribaltamento non è istantaneo, prende del tempo e soprattutto non lo conosciamo con esattezza.

Bisognerebbe essere un esperto trader di energia per stare dietro a queste fluttuazioni. In un precedente articolo avevamo scritto che la transizione energetica sarebbe stata dolorosa e solo ora ce ne rendiamo realmente conto. La transizione energetica da sola però non produrrebbe un sacrificio cosi forte (le UE non lo permetterebbe). La velocità del cambiamento è esacerbata dal conflitto Russo-Ucraino e nessuno al mondo è attualmente in grado di rinunciare improvvisamente a gas e petrolio. La transizione prende tempo, ma il tempo ora non lo abbiamo, o meglio,  il nostro fornitore principale – la Russia – non ce l’ha dato.  40 milioni di ucraini sotto minaccia di morte, 750 milioni di europei sotto minaccia energetica e 7 miliardi di persone sotto minaccia nucleare.

Contenere i costi dell’elettricità: si può fare?

Le alternative sono molteplici, ma dure da realizzare soprattutto in tempi brevi.

Tagliare i consumi: bisogna tornare indietro al lontano 1973/74 per avere qualcosa di simile. Molti governi dei Paesi occidentali, compreso quello italiano, furono costretti ad emanare disposizioni volte al drastico contenimento del consumo energetico, in seguito alla crisi petrolifera del 1973.  Abbiamo vissuto per 50 anni senza dover sacrificare le nostre abitudini ed ora, cambiare la mentalità, non sarà semplice. Imporre razionamenti ancora peggio.

Fissare un prezzo massimo al gas: se ne sta parlando, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Quello del gas è un mercato libero che non coinvolge solo l’Europa, ma il mondo intero. Auguri.

Produrre elettricità da fonti alternative al gas: nucleare? Credo che qualcuno di voi storcerebbe il naso. Già lo vedo il referendum all’orizzonte – si o no, tu che scegli?

Innovazione tecnologica? Eolico e solare, certo ma dove? E la burocrazia? La valutazione di impatto ambientale? E i costi?

Idroelettrico? Ovvio che si, ma i tempi?

Tutto si può fare e il futuro sarà molto probabilmente un mix di fonti energetiche, gas naturale compreso, ma la risorsa più importante di tutte al momento non è disponile: il tempo.  

Prepariamoci a stringere la cinghia, a mettere i soldi da parte per pagare le bollette perché come ha detto il presidente francese Emmanuel Macron “Tempi duri in arrivo, finita l’era dell’abbondanza”

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#ostinatamenteEclettica

Paola Proietti

Classe '77, giornalista professionista dal 2008. Ho lavorato in radio, televisione e, vista l'età, anche per la vecchia carta stampata. Orgogliosamente romana, nel 2015 mi trasferisco, per amore, in Svizzera, a Ginevra, dove rivoluziono la mia vita e il mio lavoro. Mamma di due bambine, lotto costantemente con l'accento francese e scopro ogni giorno un pezzo di me, da vera multitasking expat.

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