Too Good To Go: scopri come combattere, con un clic, lo spreco alimentare

Too Good To Go: scopri come combattere, con un clic, lo spreco alimentare

Sapevi che anche tu puoi combattere lo spreco alimentare direttamente tramite il tuo smartphone?

Si chiama Too Good To Go ed è l’app che con un semplice clic ti permette di salvare il cibo invenduto dei commercianti e di portarti a casa una sorta di “mistery box” a un terzo del prezzo originario. Un occhio all’ambiente, e una mano al portafoglio.

L’App salva cibo

Basta scaricare l’App, al cui interno si trova la lista dei ristoranti, bar e supermercati della zona di riferimento che ogni giorno propongono le loro Magic box con una selezione a sorpresa dei prodotti rimasti invenduti al termine della giornata. Ti basta scegliere, pagare e poi andare a ritirare all’orario stabilito.

Dallo studente al pensionato, dal single fino alla famiglia più o meno numerosa.

Dal 2015 ad oggi, complice la pandemia, il caro prezzi e una maggiore consapevolezza del tema del “no waste”, i download dell’App sono cresciuti in maniera esponenziale. Nel 2022 gli utenti e le aziende di Too Good To Go sono aumentati rispettivamente del 50% e del 40%.

L’intuizione rivoluzionaria arriva dalla Danimarca nel 2015 e oggi è presente in 15 Paesi d’Europa, negli Stati Uniti e in Canada, contando oltre 62 milioni di utenti. In Italia Roma è testa di serie tra le città più attente ad evitare lo spreco (di questi giorni il lancio della campagna “Salva il pianeta in ogni angolo di Roma”).

Troppo buono per essere buttato

Bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati e persino hotel grazie a questa formula possono recuperare e vendere on line a prezzi ribassati il cibo non consumato o invenduto. Si tratta, nella maggior parte dei casi, non di scarti, ma di piatti e prodotti freschi che non potrebbero essere rimessi in vendita il giorno successivo.

Curiosità: in Italia l’App è presente in oltre 600 comuni e “ha permesso di salvare più di 12 milioni di pasti, evitando così di vanificare l’emissione di oltre 22.500 tonnellate di CO2 impiegate per la produzione di alimenti”

L’ultima frontiera contro lo spreco alimentare è la Box Dispensa, con la quale è possibile acquistare cibo direttamente dalle aziende produttrici. Pacchi del valore di circa 40 euro venduti al prezzo di 20 euro che contengono dai 15 ai 30 prodotti differenti provenienti dalle aziende partner. Prodotti che per qualche motivo (etichettatura sbagliata, errori di confezionamento o programmazione ordini) non arriverebbero ai canali di distribuzione. Too Good To Go li acquista, li mette sulla piattaforma e poi li consegna a casa o ne organizza il ritiro presso “pick point” dedicati.

Lo spreco alimentare oggi

Attualmente un terzo del cibo ancora commestibile finisce nella spazzatura. In numeri 1,3 miliardi di tonnellate all’anno per uno spreco (economico) di 620 miliardi l’anno. Secondo gli esperti la metà della perdita avviene durante la raccolta o nelle fasi di movimentazione, stoccaggio e lavorazione.

Secondo i dati pubblicati dalla FAO oltre 3 miliardi di persone sono in stato di “insicurezza alimentare”, 828 milioni soffrono la fame.

Dati che dimostrano come lo spreco alimentare sia una vera e propria emergenza. Che noi tutti, nel nostro piccolo, possiamo contribuire ad arginare.

La piattaforma e-commerce Good To Go è solo uno dei tanti strumenti. Una sorta di buona pratica che costa poco in termini di denaro e di tempo. Mangiare bene e fare del bene allo stesso tempo. Con un semplice clic.

Prima di buttare il cibo, da oggi, pensaci.

#CaparbiamenteSognatrice

Scopri una delle nostre ricette antispreco all’interno della nostra categoria CuciniAmo.

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Elisabetta Mazzeo

Elisabetta, classe 1981. Ogni 18 anni un cambiamento. Prima la Calabria, poi Roma, ora Zurigo. Domani chissà. La mia sfida quotidiana? Riuscire nell’impresa di essere contemporaneamente mamma, moglie, giornalista, scrittrice e ora anche blogger. Ore di sonno: poche. Idee: tante. Entusiasta, curiosa, caparbia, sognatrice. Scrivere è un’esigenza. Una lunga gavetta nei quotidiani e nelle tv locali, poi l'approdo come inviata di Sport Mediaset. Non ho dubbi: il mio è il mestiere più bello del mondo. Una passione prima che un lavoro. Oggi ricopro l'inedito ruolo di vicedirettore a distanza di Retesole, l’emittente che mi ha visto crescere umanamente e professionalmente. Divoro libri e due li ho anche scritti, mi nutro di storie di sport, ma non solo. Scatto e colleziono foto, mi alleno quanto basta per non sentirmi in colpa e in compenso macino chilometri armata di scarpe da ginnastica e passeggino. L'arrivo delle mie due figlie ha rimodulato le priorità della mia vita. E adesso è con loro e per loro che continuo a mettere le mie passioni in campo. #CaparbiamenteSognatrice

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