A carnevale ogni fritto vale.

A carnevale ogni fritto vale.

Questa è stata la settimana di carnevale, con il martedì grasso che ha portato via questa divertente festa in maschera.

E senza mettermi nessuna maschera e vergognarmi, ammetto che la cosa che più amo di carnevale, sono i suoi dolci.

Quei dolci di ogni tipo e che si fanno in ogni regione d’Italia. Sono tutti un po’ diversi ma tutti uniti da un unico comune denominatore “só fritti”. Di conseguenza dannatamente buoni.

C’è una leggenda che narra di una suola di scarpe fritta e che è diventata prelibata. A parte gli scherzi, ditemi cos’è che fritto non è buono? 

Anche i broccoli fritti diventano deliziosi.

Se poi c’è una festa che porta con sé la tradizione dei suoi dolci tutti rigorosamente fritti, tu sei disgraziatamente fregato. 

Oggi insieme a me vedrete uno di quei dolci che di certo non mangiamo una volta l’anno. Le graffe.

È popolare nel meridione (come tutte le cose buone culinarie) ma è conosciuta in tutta Italia, molto simile a sua sorella “la ciambella”.

Vi insegno 4 trucchi per farle in modo semplice nella mia rubrica del “facile e veloce” ma occhio a rispettare i tempi di lievitazione fondamentali e anche la Quaresima.

Quindi concedetevi con me l’ultimo peccato di gola, vi assicuro che non ve ne pentirete.

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Emanuela Impieri

Mi chiamo Emanuela Impieri, sono nata a Roma 34 anni fa. In passato, la mia timidezza mi ha portato a guardare il mondo senza essere guardata, nascosta dietro la macchina da presa, la mia più grande passione. Ho curato la regia e scritto la sceneggiatura di vari cortometraggi per poi approdare alla tv locale romana, prima a "canale 10" poi per undici anni nel reparto tecnico di Retesole essendone anche la responsabile, per arrivare a collaborare con le tv nazionali. Sono stata docente di dieci Master in Giornalismo Radiotelevisivo per Eidos Communication. Mi piace lavorare e far la differenza proprio in quei settori in cui le quote rosa sono latitanti. Ho cambiato tutto per questo lavoro, città, amici, un’intera vita, finché un matrimonio e una bimba hanno rimescolato le carte per rinnovare tutto di nuovo. Per loro mi diletto a “mettere a fuoco” la mia vita sull’altra passione; cucinare, prima che per gli altri diventasse una moda. Perchè “Cucinare è come Amare o ci si abbandona o si rinuncia”. Il mio stile di vita.

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