Le amicizie durante la vita

Le amicizie durante la vita

Le amicizie hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita. Siamo tutti coinvolti in legami di affetto e fiducia. Abbiamo bisogno degli altri per svilupparci e per vivere una vita saddisfacente.

Ma che cos’è veramente l’amicizia?

L’amicizia è una relazione affettiva basata sulla fiducia e sul compromesso. C’è una diversità molto ampia quando si tratta di come le persone vedono le amicizie. Ciò è dovuto ai fattori costruttivi esistenti attorno a questo concetto. La soggettività di ogni persona influenza largamente l’opinione, alterando i criteri che definiscono l’amicizia.

In generale l’amicizia…


Per gli adulti una relazione di amicizia non è una relazione a senso unico, ma piuttosto a due. L’amicizia implica una reciproca soddisfazione psicologica caratterizzata dalla comprensione dei sentimenti e dei pensieri di ogni persona. Al contrario, osserviamo amicizie molto diverse durante l’infanzia.


Come si sviluppano le amicizie nel corso di una vita?

L’amicizia ha diverse fasi, ognuna delle quali ha caratteristiche specifiche.


Le Relazioni d’amicizia durante l’infanzia ovvero tra 0 e 2 anni.

In questa fase è difficile parlare di amicizia in senso stretto, ma ci troviamo di fronte alle prime approssimazioni della vita sociale. Gli studi ci dicono che i bambini iniziano e mantengono più interazioni con le persone che conoscono che con le persone che non conoscono. Questa preferenza implica acquisire fiducia in coloro che identificano come conosciuti.
Inoltre i bambini preferiscono avere rapporti con persone con cui hanno avuto esperienze piacevoli piuttosto che con persone che hanno generato qualche conflitto. Si potrebbe quindi parlare dell’inizio di un rapporto di amicizia in cui il bambino sceglie coloro con cui desidera mantenere lo scambio di gioco e mostrare affetto positivo.

Rapporti di amicizia durante la fase prescolare dai 2 ai 6 anni 

In questa fascia di età, i bambini mostrano una visione egocentrica della comprensione e dell’analisi delle amicizie. Non distinguono la propria prospettiva da quella degli altri perché non si è ancora sviluppata una teoria della mente.
Queste amicizie, infatti, sono caratterizzate da incontri instabili dove è facile scontrarsi, soprattutto quando ci sono conflitti interpersonali. Di solito i bambini sono amici dei parenti con cui vivono o dei compagni di classe. In sintesi, sono relazioni instabili basate sulla vicinanza e in gran parte dirette e controllate dai genitori o da coloro che si prendono cura dei bambini.


Rapporti di amicizia durante la fase scolastica tra i 6 e i 12 anni


Queste amicizie sono caratterizzate dal mantenimento di un rapporto di cooperazione e di reciproca assistenza.
A questa età, i bambini iniziano a capire gli altri, abbandonando gradualmente la loro visione egocentrica dell’amicizia. Invece, scelgono persone che mostrano loro affetto e che hanno a cuore i loro bisogni e le loro richieste.
In questa fase, il concetto di amicizia si avvicina alla visione dell’amicizia che ha la maggior parte degli adulti. Le relazioni sono di natura più duratura. Se durano fino all’adolescenza possono formare un legame stretto e molto affettuoso.


Rapporti di amicizia durante l’adolescenza dai 12 ai 18 anni

I rapporti di amicizia sono pensati come adulti. Gli adolescenti vedono l’amicizia come un rapporto duraturo basato sulla conoscenza reciproca e dove l’affetto gioca un ruolo centrale. Durante questa fase, le amicizie diventano molto più profonde, esprimendo valori di lealtà, fiducia, intimità e sincerità. Gli amici si scelgono in base alle loro caratteristiche psicologiche e interessi e passioni simili.
Fin dall’adolescenza, le amicizie si arricchiscono per la moltitudine di esperienze vissute. La distanza e i conflitti occasionali cessano di essere un ostacolo per mantenere e godere del legame emotivo creato.
Secondo questa classifica, i rapporti di amicizia cambiano con il passare del tempo, influenzati dallo sviluppo evolutivo dell’individuo. Inoltre, non possiamo dimenticare il fatto che l’amicizia è un concetto soggettivo che ogni persona costruisce tenendo conto di diverse variabili. L’importante è capire cos’è l’amicizia per ognuno di noi per avere un rapporto corretto e soddisfacente.

Le amicizie nella mia vita sono poche ma buone


Sono una persona che da subito tutto in amicizia. Forse perché se mi deludono subito almeno non perdonare tempo. Nella mia vita non ho un’amica che conosco dalle elementari, piuttosto dalle scuole superiori. Sono una persona che perdona molto difficilmente forse per questo non ho amiche di cosi lunga data. Dopo le vacanze penso sempre alle amiche che ho rivisto a quanto resistano alla distanza e ne sono felicemente sorpresa. Credo che l’amicizia ha bisogno come l’amore di essere coltivata e per me la distanza é un ostacolo. Cerco di essere un’amica presente nella vita delle persone che amo. Capito che io mi renda conto di essere stata esclusa da scelte o avvenimenti importanti oppure non sono stata presente perché lontana e questo ha causato un allontanamento. Vivo molto male questi momenti, soprattutto se ci tengo all’amicizia ma ho deciso di non parlarne con la persona interessata. Perché credo che la lontananza faccia da filtro e se l’altra persona non mi vede come amica quanto me, purtroppo non posso farci nulla. Forse la razionalità influenza molto la mia visione della vita e delle amicizie.

Infine…..

Continueró ad esserci finché sarò interpellata e trarrò le mie conclusioni.  Per fortuna questa estate una delle mie migliori amiche si é sposata e ci ho messo tutta me stessa per esserci. Ho organizzato le mie  ferie estive attorno al suo grande giorno. L’anno prossimo farò lo stesso perché se lo meritano e lo faccio con il cuore.

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Anna Piccolomini

Come si chiama mamma? Piccolomini Anna. È grassa o magra? Grassa. È Bassa o alta? Alta. Cosa le piace mangiare? Pasta e anche un po' di gnocchi. Come le piace vestirsi? Bene. Quanti anni ha? 3 come me. Quale regalo vorresti fare alla mamma? Una macchina telecomandata. Chi ama la mamma? Io e non papà. Cosa fa la mamma? Sta con me e Leonardo. Di cosa ti parla sempre la mamma? Di non dire brutte parole. Dove vuoi viaggiare con la mamma? Alla scuola e all'asilo. Cosa vuoi fare da grande? Accompagnare un bimbo all'asilo. Di cosa ha paura la mamma? Di perdere il bus. Cosa piace alla mamma? Mangiare. Cosa fa arrabbiare mamma? Quando lancio le macchinine e dico brutte parole. Ecco come mi vede mio figlio. Mi descrive di sicuro come una donna sposata con due figli, che lotta ogni giorno per lavorare nel sociale. Vivo a Lussemburgo ma sono anche originaria di questo Paese e per metà pugliese. Amo il rosa da sempre e mamma dice che ho una classe innata. Amo osservare e mi lascio andare solo con le persone che amo. La mia prima impressione è sempre quella giusta.

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