Pasqua in quarantena: #iorestoaCASATIELLO

Pasqua in quarantena: #iorestoaCASATIELLO

Oggi “metterò a fuoco” uno dei piatti simbolo della Pasqua, e se quest’anno ci hanno derubato degli abbracci dei propri cari, degli auguri fisici delle persone che amiamo, una cosa non potranno togliercela; la possibilità di sederci a tavola e vivere la Pasqua nel modo più semplice, ridando vita ai piatti della nostra tradizione che amavamo gustarci in ricche tavolate colme di commensali.

Quindi anche se in questa Pasqua saremo un terzo di quelli che eravamo l’anno scorso, cerchiamo per un giorno, di viverci l’intimità della nostra casa non come giorni di reclusione ma con la possibilità di avere il tempo mai avuto per cucinare quel piatto tanto amato.
Io oggi mi cimenterò per mio marito, le sue origini campane mi porteranno a fare il “casatiello” un piatto che non ha un’identificazione tra antipasto, primo o secondo.

Il casatiello è quel piatto da mangiare sempre, che il giorno dopo è buono, il giorno dopo ancora freddo lo è ancora di più! Ma come può essere!?
Cucinerò quel piatto quasi “sacro” della cucina partenopea e lo cucinerò da non napoletana ma con l’innamoramento di una quindicenne che da quando lo ha incontrato, è stato amore a prima vista.

Nella mia cucina ho un ingrediente fondamentale per questa ricetta: il ruoto, è uno stampo circolare (molto grande) stile quello del ciambellone, a me è rimasto quello di mia suocera Lisa, napoletana verace, ogni qual volta ci vediamo per il viaggio di partenza me lo prepara e vi assicuro che non esiste paragone con nessun “super menù completo” di qualsiasi autogrill!
Il “ruoto” con cui cucinerò è vissuto, maltrattato, di quelli che ne ha visti tanti di casatielli infornati lì dentro e ha visto l’impazienza aggressiva di chi lo azzannava ancora caldo!

È un piatto completo ed è anche quello perfetto per essere portato a pasquetta in una gita fuori porta… ma non quest’anno! Restate a casa!

Al resto pensiamo noi, cuciniamo insieme.

Emanuela Impieri

Emanuela Impieri

Mi chiamo Emanuela Impieri, sono nata a Roma 34 anni fa. In passato, la mia timidezza mi ha portato a guardare il mondo senza essere guardata, nascosta dietro la macchina da presa, la mia più grande passione. Ho curato la regia e scritto la sceneggiatura di vari cortometraggi per poi approdare alla tv locale romana, prima a "canale 10" poi per undici anni nel reparto tecnico di Retesole essendone anche la responsabile, per arrivare a collaborare con le tv nazionali. Sono stata docente di dieci Master in Giornalismo Radiotelevisivo per Eidos Communication. Mi piace lavorare e far la differenza proprio in quei settori in cui le quote rosa sono latitanti. Ho cambiato tutto per questo lavoro, città, amici, un’intera vita, finché un matrimonio e una bimba hanno rimescolato le carte per rinnovare tutto di nuovo. Per loro mi diletto a “mettere a fuoco” la mia vita sull’altra passione; cucinare, prima che per gli altri diventasse una moda. Perchè “Cucinare è come Amare o ci si abbandona o si rinuncia”. Il mio stile di vita.

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