Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino

Ancora oggi un’aria ottocentesca permea la città di Torino, sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Il fermento risorgimentale aleggia tra le strade, i muri dei suoi edifici storici e le antiche caffetterie, simboli di un’epoca passata ma capaci ancora di fermare il tempo. Un’importante pagina di storia è stata scritta a Torino, prima capitale dell’Italia unificata nel 1861.
Per ripercorrere le imprese e i grandi personaggi di un periodo storico fatto di rivoluzione e libertà, è fondamentale una visita al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino (Piazza Carlo Alberto, 8), fondato nel 1878 e aperto al pubblico dal 1908. Questo museo è l’unico di carattere nazionale, dedicato al Risorgimento in Italia, per importanza e ricchezza delle sue collezioni. Tra queste anche l’aula originale della Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino. L’unica aula parlamentare rimasta intatta in Europa, tra quelle sorte dalle rivoluzioni del 1848.

In questo luogo, uniti da una stessa visione, i protagonisti del Risorgimento tra cui Cavour, Garibaldi e Gioberti, hanno deciso le sorti di una nazione. Proprio per preservarla, l’aula non è accessibile, ma visibile attraverso una vetrata. Ogni anno apre al pubblico in una sola e unica giornata, il 17 marzo, in occasione dell’Anniversario dell’Unità d’Italia.
“Sono figlio della libertà. Ad essa devo tutto quello che sono.”
camillo benso, conte di cavour
Il Museo si trova a Palazzo Carignano – sede UNESCO dal 1997 – e oltre a ripercorre la storia dell’Unità d’Italia, la sua visita permette di conoscere meglio il ruolo di Torino come capitale del Regno attraverso documenti, opere d’arte, armi e uniformi.
Il Museo conserva un immenso patrimonio, in parte esposto nel percorso museale e in parte valorizzato in mostre temporanee. Il primo nucleo della collezione nasce da una donazione. Si tratta di quella di Umberto I che, nel 1878, alla morte del padre Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, ne donò i cimeli alla città. Numerosi i dipinti, tra cui ritratti di personaggi illustri del periodo storico risorgimentale, paesaggi, eventi storici e scene di battaglia che celebrano gli ideali di quel periodo. Sculture tra cui busti, statue, bassorilievi ed altorilievi in marmo o in bronzo. Oggetti di uso quotidiano come il calamaio in argento dorato appartenuto a Carlo Alberto di Savoia, pezzo di alta oreficeria francese.

Al Museo è annessa una Biblioteca, specializzata in storia del periodo risorgimentale. Tra i pezzi più significativi si trovano l’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert stampata a Livorno tra il 1770 e 1778, stampe dell’epoca, e periodici dell’Ottocento. Una parte ancora maggiore, il Gabinetto iconografico, custodisce un’ampia collezione di fotografie, manifesti, stampe, cartoline e disegni che documentano il periodo risorgimentale.


Il Museo ospita inoltre la ricostruzione della cella di Silvio Pellico alla fortezza dello Spielberg in Moravia, luogo di prigionia di numerosi patrioti italiani, dove vi rimase tra il 1822 e il 1830. Lo studiolo di Cavour è conservato invece in forma originale con i suoi mobili, arredi e oggetti personali.


Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino conserva un prezioso patrimonio che racconta un periodo in cui gli ideali di patria e libertà hanno compiuto vere rivoluzioni. Aperto da martedì a domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00 (ultimo ingresso: ore 17:00).
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