L’agricosmetica, la scienza cosmetica che nasce dai frutti della terra
Parlare di agricosmetica significa raccontare un approccio innovativo alla cosmesi che utilizza i frutti in dono dalla terra per creare prodotti a base di ingredienti naturali, integrando agricoltura, sostenibilità e bellezza.
A supporto di questa disciplina lavorano istituti erboristici, laboratori e centri di ricerca dedicati allo studio delle piante e dei loro principi attivi, con l’obiettivo di trasformarli in ingredienti che creano benessere per l’uomo.
Un nuovo approccio alla cosmesi
Le materie prime utilizzate in agricosmesi sono spesso coltivate in modo biologico e trasformate in formulazioni per la cura della persona che rispettano il legame con il territorio e promuovono pratiche sostenibili. Numerose tecnologie consentono oggi di estrarre e conservare le virtù dei prodotti naturali, mentre i consumatori mostrano un’attenzione crescente verso cosmetici appartenenti alla categoria “green”.
Agricosmesi è infatti rispetto per la terra, per la natura, per l’ambiente e, naturalmente, per l’uomo. Un cosmetico “green” non contiene parabeni e ha in genere una data di scadenza meno estesa rispetto a quella di un prodotto tradizionale. Solitamente non presenta profumazioni intense ed è composto da ingredienti provenienti principalmente da ciò che la natura offre spontaneamente.
Un’altra caratteristica distintiva è la filiera corta e trasparente, grazie alla quale ogni fase è controllata per garantire qualità e sostenibilità. Fondamentale è anche la capacità di sviluppare un’economia circolare: spesso, infatti, nelle formulazioni si utilizzano elementi di scarto agricolo, riducendo gli sprechi e valorizzando ogni parte della materia vegetale.

Ingredienti di “terra” e tecnologie innovative
Di rilievo è inoltre l’impatto positivo in termini di sostenibilità ambientale, grazie all’impiego di packaging ecologici e di processi produttivi rispettosi dell’ecosistema. L’interesse dei consumatori verso prodotti naturali ha spinto molte aziende agricole a diversificare la produzione, avvicinandosi a questo settore. Così sono nati, per esempio, cosmetici a base di castagne che, utilizzando prodotti di scarto, si trasformano in creme per viso e corpo, offrendo una soluzione naturale per migliorare l’idratazione della pelle.
In Italia non mancano esempi virtuosi. Nel Mugello, durante la pandemia, un’azienda ha rinnovato la cosmetica utilizzando ortaggi locali e introducendo la tecnologia blockchain per garantire trasparenza sull’origine dei prodotti e sui controlli di filiera. La blockchain, registro digitale condiviso e immutabile, rende quasi impossibili alterazioni o contraffazioni, assicurando la qualità e l’autenticità delle materie prime.
Altre produzioni si distinguono per l’impiego di eucalipto biologico, da cui si ricavano oli essenziali destinati alla cura del viso, del corpo e dell’igiene orale. Le risorse naturali disponibili sono molteplici: fiori come camomilla, calendula e lavanda, foglie di tè verde, salvia e menta, radici come ginseng, liquirizia e bardana, oltre a cortecce e frutti. Importanti anche le argille, ricche di oligoelementi, apprezzate per la loro delicata azione esfoliante e facilmente rimovibili con il risciacquo.
Tra gli ingredienti più idratanti per il viso spiccano l’acqua di rose, che vanta proprietà antiossidanti, il miele di fiori, l’aloe vera con capacità riparatrici, l’uva ad azione rivitalizzante, il tè verde ideale per pelli grasse e l’avena, emolliente e lenitiva.
Filiera corta ed economia circolare
Questo tipo di produzione innesca un circolo virtuoso che migliora il benessere dell’ambiente e della persona. La tendenza verso ingredienti naturali interessa anche il settore hair care. Un’azienda di Bologna ha impiantato un’“ortofficina” sui colli circostanti, coltivando a km 0 gli ingredienti necessari per la cura del capello; solo quelli non disponibili localmente, come bacche di goji o burro di illipè, provengono da filiere biologiche certificate. Tutti i prodotti vengono immessi sul mercato con packaging plastic-free e realizzati utilizzando esclusivamente energia rinnovabile.
Nelle città stanno nascendo anche saloni di bellezza agricosmetici. Pur rappresentando ancora una nicchia, si distinguono perché scelgono fornitori eco-friendly e propongono rituali wellness che vanno oltre il semplice styling, puntando all’equilibrio interiore. Tra i trattamenti più apprezzati c’è l’hydro-dhara, che agisce sul settimo chakra e regala un profondo relax, spesso abbinato a massaggi al viso o alle mani. Anche le barberie si sono rinnovate, offrendo “Percorsi Barba SPA” che abbinano prodotti agricosmetici e aromaterapia con vapore, favorendo la penetrazione dei principi attivi e concludendo con un massaggio eseguito in collaborazione con fisioterapisti.

È il potere della natura, che nasce dalla terra e diventa cura per l’uomo, preservandone la salute in modo delicato ma efficace. Le formulazioni in agricosmetica sono pensate per utilizzare solo ingredienti di qualità, nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo. Si tratta di un approccio consapevole che mette in stretta connessione il mondo cosmetico con quello della natura, generando benefici tangibili.
Agricosmetica significa coltivare senza fertilizzanti, mantenere la naturale fertilità del suolo e valorizzare i microrganismi del sottosuolo. Una terra sana previene la maggior parte delle malattie che possono colpire le piante e garantisce materie prime che, una volta trasformate, preservano anche la salute dell’uomo.
Esperienze e pratiche virtuose
Prodotti naturali e sicuri rispondono così alle esigenze di un consumatore sempre più attento, che legge le etichette, si informa e seleziona non solo il prodotto ma soprattutto gli ingredienti che lo compongono. Se abbiamo compreso che l’amore e il rispetto per la Terra possono dar vita a qualcosa di buono, allora abbiamo colto la vera filosofia dell’agricosmetica: una scelta di vita consapevole, che accompagna ogni fase, dalla coltivazione alla produzione e all’acquisto del prodotto finito, con amore per la terra, per l’ambiente e per l’uomo. Perché chi si prende cura della Terra, in realtà, sta già avendo cura di se stesso e del patrimonio che lascerà ai propri figli.
Michela Sgobbo
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